capitolo 4

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Pov's Maria

Mi svegliai la mattina molto presto,come sempre. Mi dimenticai della presenza di mio figlio accanto a me,abituata a dormire da sola non ci avevo fatto poi così tanto caso. Mi alzai e presi il telefono con la convinzione che Sabrina mi avesse scritto,magari ieri notte perché non riusciva a dormire come suo solito...invece non era cosi. Nessun messaggio su quel dannato telefono,solo la risposta della sera prima: "anche tu mi manchi"..ma le mancavo realmente o l'ha detto solo per? Boh..non lo saprò mai probabilmente.
"Sei pensierosa già di prima mattina?" la voce di mio figlio mi portò alla realtà,come se in qualche modo mi fossi catapulta in un'altra dimensione.
"No stavo rispondendo a Rudy" mentii e io odiavo mentire, specialmente a mio figlio. Tra me e Sabrina non c'era niente e niente potrà esserci perché lei ama Flavio..siamo solo amiche.
"Caffè?" mi propose,ma l'unica cosa che volevo fare era rimanere a letto tutto il giorno.
"Si grazie" sorrisi e mi alzai controvoglia.

La giornata ebbe inizio,ma fu sempre la solita. Da quando non c'era più Maurizio in casa,mi sembrava tutto così silenzioso e io odiavo il silenzio.
"Quella la regalò anche a me per il primo lavoro" mi voltai nella direzione dove provenivano quelle parole. Ero nello studio di Maurizio è stavo osservando le sue tartarughe che regalava a tutti come "portafortuna".
"Solito suo..le regalava a tutti" la misi di nuovo sulla scrivania e osservai tutti i suoi libri..lasciati lì con la consapevolezza che nessuno più li avrebbe toccati.
"Sabrina? Com'è andata ieri?" mi cadde il libro che tenevo in mano. Sentire pronunciare il suo nome mi provocava un effetto strano,che non avevo mai provato prima.
"Bene..serata tranquilla" mi schiarì la voce e Gabriele dovette notarlo.
"Ti imbarazzi a parlare di Sabrina con me? Ti ricordo che sono tuo figlio" ecco appunto..proprio perché era mio figlio io non volevo mentirgli.
"No che dici..solo,noi siamo semplici amiche..niente di più" sorrisi e andai in cucina per incamerare aria. Si..quando si toccava l'argomento "Ferilli" io andavo in tilt,non riuscivo più a capire niente.

Pov's Sabrina

"Vado a lavoro..ci vediamo dopo" salutai Flavio e finalmente potevo considerarmi "libera". Mi alzai dal letto,sistemai un po' casa e mi misi a leggere un libro che in quel periodo stavo amando. Sfogliavo le pagine del libro,fin quando non mi ritrovai una frase: ogni cosa parla di te, perché tu sei l'unica cosa di cui valga la pena parlare . No..anche qua no eh! Mi stava forse perseguitando? Perché ogni frase che leggevo ci rivedevo insieme? Però era vero..ogni cosa mi riportava sempre a lei..a Maria. Se andavo in un ristorante e vedevo anche uno stupido ingrediente,mi portava a Maria; se andavo in giro per Roma e vedevo il tramonto,pensavo a Maria; se guardavo Flavio,vedevo Maria. Tutto gira intorno a lei,alla mia migliore amica. Presi un colpo quando sentii il telefono vibrare,anche se in qualche modo sperai che mi stesse chiamando lei.

*Chiamata*
S: pronto? risposi senza neanche guardare.
M: pensavo stessi ancora dormendo.
S: si..mi perseguitava! No Marì mi so svegliata da poco in realtà
M: strano..di solito dormi fino a mezzogiorno
S:non esageriamo..tu? Come stai?
M: sto
S: Gabriele è con te? Hai bisogno di qualcosa?
M: Si è qui..tranquilla!
S: Se ti serve qualcosa mi chiami..

chiusi la chiamata e sentii un vuoto terribile. Con Maria era così,ma non da sempre..da qualche mese; eppure so che lei in fondo non prova niente è non sarebbe giusto nei confronti di Maurizio, specialmente in questo periodo.

La giornata passò tranquilla,feci i soliti servizi,cucinai e continuai a leggere quel libro. In realtà mi faceva al quanto paura perché pensavo che parlasse seriamente di me e Maria,come se sapesse tutto quello che provo. Amavo leggere, l'ho sempre visto come "rifugio" personale quando magari si ha una giornata no oppure quando ti senti triste e quindi catapultarti in un'altra dimensione potrebbe aiutare.

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