capitolo 19

345 16 2
                                    

Pov's Sabrina

"Ma dove mi stai portando Marì?" ormai erano minuti che camminavamo e io già non ce la facevo più con quei tacchi ai piedi.
"Cammina e non lamentarti" rispose guardandosi intorno. Si fermò ad un tratto ed estrasse dalla sua tasca una specie di maschera,tipo quelle che si mettono per dormire. "girati.." sgranai gli occhi quando capì il senso di quella cosa.
"No Marì,nun me metto niente" mi lamentai sbattendo i piedi proprio come una bambina.
"Dai fidati di me" mi sorrise e io cedetti a quella mossa. Mi girai,alzai i capelli e mi feci indossare quella cosa,con la paura che sarei caduta camminando ancora.

Ci fermammo dopo altri cinque-dieci minuti di cammino (da quello che dedussi) e mi levò la maschera per farmi vedere. All'inizio non riuscivo a vedere niente,la luce mi dava fastidio,mi era finito un po' di trucco nell'occhio,dovevo ancora capire dove stessimo.
"Ci sei Sabri?" rise e la guardai fulminandola con lo sguardo. Mi guardai intorno e notai che eravamo in un ristorante,forse uno dei più costosi di Parigi,situato proprio di fronte alla Torre Eiffel.

 Mi guardai intorno e notai che eravamo in un ristorante,forse uno dei più costosi di Parigi,situato proprio di fronte alla Torre Eiffel

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Non era abbellito come gli altri ristoranti,ma sicuramente aveva una vista mozzafiato. Mi venne in mente quando mi sposai con Flavio,era proprio qui che mi fece la proposta di matrimonio,di sposarci in segreto,senza far sapere niente a nessuno.
"Ei...se non ti piace puoi dirmelo,andiamo da un'altra parte" ritornai in me quando sentì la voce di Maria,guardandomi con una faccia triste.
"No Marì,e bellissimo qui.." sorrisi e mi andai a sedere,senza neanche concedergli un bacio.

Pov's Maria

Sabrina si era incupita all'improvviso e io non ne capivo il motivo. Ordinammo dopo qualche minuto,la guardai mangiare ma nessuno delle due fiatava e di solito non era così,nemmeno a casa. Forse l'aveva chiamata Flavio per il divorzio e non voleva dirmelo o magari avevo fatto qualcosa di male e non me ne ero resa conto.
"Sabri.." la guardai e presi la sua mano,accarezzandola. "Ho fatto qualcosa di sbagliato?" continuai con gli occhi spenti. Mi prese la mano delicatamente e mi sorrise accarezzandola.
"No,solo ricordi.. grazie" mi sorrise di nuovo,ma sapevo che c'era qualcosa sotto che non voleva dirmi.

Dopo aver pranzato,passeggiammo un po' per le strade di quella città,ma nessuna delle due osava dire qualcosa. Ci godevamo quel piccolo paesaggio,le persone che ci camminavano accanto,i negozi illuminati,la musica che sentivi da qualche persona in strada.
"Ti va di tornare?" proposi,stanca ormai di quella situazione. Annuì semplicemente e abbassò di nuovo la testa per continuare a camminare nella direzione opposta. Non sapevo cosa stesse frullando nella sua testa,ma ero certa che non era una cosa del tutto positiva. Arrivammo in hotel dopo qualche minuto,stanche è con un pessimo umore. "Puoi per favore dirmi che hai?" chiesi sbattendo le mani sulle gambe,ormai stufa di quella situazione. Si girò verso di me e giocò con i suoi piccoli anelli che aveva al dito.
"Nulla..era il posto dove Flavio mi ha fatto la proposta e questa cosa mi ha fatto ricordare tutto. Ieri mi ha chiamata per il divorzio,vuole lasciarmi tutto ma vuole la separazione" disse tutto d'un fiato. Mi avvicinai e le presi le mani,sedendomi sul letto,con lei sopra.
"Perché non me l'hai detto?" le accarezzai il viso e la strinsi per non farla cadere.
"Scusami,ti sto rovinando il viaggio" sorrisi e le accarezzai una guancia.
"Non mi stai rovinando nulla Bri. Supereremo tutto insieme,come abbiamo sempre fatto e scusami se ti ho portata lì,non lo sapevo,non volevo metterti di pessimo umore" le presi le mani e le strinsi. "amore.." le alzai il viso e le levai quelle piccole lacrime che stavano iniziando a scendere. "No piccola non piangere..ci sono io con te,sempre"
"Ti amo" unì le nostre labbra per farla smettere di piangere. Sapevo che era l'unico modo per mettere a tacere tutto!

Pov's Sabrina

Eravamo sul letto da diverse ore,nessuna delle due aveva intenzione di staccarsi. Però eravamo a Parigi,non potevamo stare di certo in una camera d'albergo.
"Marì,andiamo a mangiare qualcosa? C'ho na fame" sorrisi e mi alzai.
"Mi fa piacere rivedere la Sabrina di prima" mi voltai nella sua direzione e notai che mi stava fissando il vestito,forse un po' troppo scollato per i suoi gusti. Non ci feci caso e continuai a vestirmi,mettendomi però delle scarpe più comode,non avrei di certo sofferto come stamattina.
"Allora,dove mi porta la signoria Ferilli?" chiese prendendomi in giro,camminando ancora una volta tra le strade di quella città troppo grande.
"Non lo so,non conosco nessun posto..magari camminiamo e il primo posto che troviamo,ci buttiamo dentro" dissi cercando con gli occhi qualche posto carino dove metterci. In realtà Parigi era piena più di negozi,che neanche di qualche locale per mangiare o bere qualcosa con gli amici. Mi sentì prendere la mano,quando mi girai per vedere qualche negozio di vestiti,ma mi accorsi che lì i prezzi erano veramente molto alti,rispetto all'Italia.

Girando,girando,ormai si era fatta una certa ora e noi non avevamo ancora trovato nulla. La città si affollò ancora di più ed era quasi impossibile camminare senza imbatterci in qualcuno.
"Marì,se mai torniamo in hotel dai,ordiniamo lì" ci guardammo e annuì alla mia proposta. Anche lei non ne poteva più di tutta quella gente,ma almeno nessuno ci conosceva e potevamo stare alla larga dai riflettori finalmente.

Con tanta fatica arrivammo in hotel e quasi svenni dalla gioia.
"E noi ce lamentamo de Roma Marì" dissi aprendo la porta della nostra camera,lasciata in ordine sicuramente non da me.
"Che ti va di cenare?" chiese togliendosi le scarpe per rimanere comoda.
"Non lo so,prendi qualcosa" risposi mettendo in carica il telefono.

*Dopo 1 ora*

"Buonissimo Marì,assaggia" le porsi un pezzo di pane,anche se la maggior parte dei cibi in quel tagliere erano italiani

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Buonissimo Marì,assaggia" le porsi un pezzo di pane,anche se la maggior parte dei cibi in quel tagliere erano italiani.
"Sono sazia.." mi guardò divertita,mentre io continuavo a mangiare. Sembravo veramente una persona incinta! "Sei buffa quando mangi" la guardai e l'ammonì con uno sguardo,perché odiavo quando una persona mi guardava mentre mangiavo o facevo qualsiasi altra cosa.

La cena proseguì bene,finimmo quasi tutto ma arrivai ad una certa che nemmeno io ce la facevo più.
"Marì.." la chiamai mentre guardavo fuori,distesa sul letto.
"Dimmi amore" mi rispose e io sorrisi per il nomignolo che mi aveva associato già da un po'. Mi girai verso di lei e la guardai in tutta la sua bellezza.
"Credi...che un giorno potremmo...si.. cioè.." mi imbarazzava chiederglielo,avevamo già una bella età per la mia proposta.
"Vuoi per caso chiedermi di sposarti Ferilli?" scherzò lei raggiungendomi,posando il suo viso sul mio petto senza togliermi gli occhi di dosso.
"Sarebbe un'idea stupida?" chiesi.
"se me lo dovessi chiedere,io ti direi cento volte sì" sorrise e mi accarezzò i capelli.
"Ti amo...ti amo tanto Marì" baciai le sue labbra e sorrisi.

Si... l'amavo proprio tanto!

Una nuova storia d'amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora