capitolo 15

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Pov's Maria

Alzai la testa dopo l'impatto che avevo subito,ma non ricordavo cos'era successo,solo che una macchina mi si è parata davanti e poi il nulla più totale. Mi toccai la fronte è vidi del sangue,segno che mi ero fatta un taglio bello grosso.
"Merda.." dissi tra me e me cercando di prendere il telefono e chiamare mio figlio. Avevo la vista un po' offuscata,un mal di testa allucinante,non riuscivo a muovere il collo,mi faceva male il braccio..però almeno ero stata fortunata a non essere già in ospedale! Chiamai mio figlio e lo aspettai seduta sul sedile della mia macchina sentendo gli occhi pesanti.

Arrivò dopo qualche minuto per colpa del traffico,come sempre.
"Mamma,ma che e successo? Stai bene? Andiamo in ospedale.." gli presi il braccio e lo feci calmare.
"No,sto bene..andiamo a casa" mentii,avevo un enorme mal di testa ed ero tutta indolenzita.
"Non esiste,ti porto,punto" mi fece spostare dal lato del passeggero e mi tenni il braccio dal dolore. Beh,bella serata di merda no?
"Tieni,bevi..ti sarai presa sicuramente uno spavento" mi passò l'acqua e continuò a guidare.

Arrivammo in ospedale dopo mezz'oretta più o meno,il traffico anche alle 02:00 di notte ci stava. Feci alcune visite,una tac,mi diedero da mettere quel coso al collo e mi misero una benda per coprire la ferita. Fortunatamente avevo il mio amato ciuffo che copriva il tutto,perché odiavo le ferite.
"Sta bene tutto sommato,deve solo tenere questo al collo per 10 giorni più o meno,in caso di dolore venite subito qui" ringraziai il medico e uscì da quella sala,massaggiandomi il collo. Mi fermai non appena vidi una figura fin troppo familiare accanto a mio figlio,ma non ricordavo di averla chiamata.
"L'ho chiamata io stai tranquilla" mi disse mio figlio risvegliandomi dai miei pensieri.
"Potevi non farlo,sto bene" me ne andai e la superai con una spallata. Con quale coraggio stava lì? Dopo che mi aveva chiaramente detto che aveva bisogno di tempo per pensare e così via.

Pov's Sabrina

"Rimango io con lei tranquillo" accarezzai il braccio di Gabriele e aiutai Maria a cambiarsi.
"So fare da sola.. è tardi puoi rimanere qua" mi rispose scostandosi da me.
"Lo so che cosa ti ho detto ieri,ma lo sai che quando si tratta di te io mi preoccupo" continuai a parlare mentre mi levavo il giubbino per mettermi a letto. "Vuoi o non vuoi,dormo con te" aggiunsi aspettando che lei venisse. Vederla così dolorante mi faceva stare male,mi faceva sentire in colpa perché era successo a causa mia. Si mise a letto e si girò dandomi le spalle,senza neanche darmi una spiegazione di ciò che le era successo.
"È stata colpa mia,sei uscita da casa mia ed è successo tutto..mi sento in colpa,dovevo esserci io conciata così" cercai di nascondere un singhiozzo e asciugai una piccola lacrima che uscì dal mio occhio destro.
"Che sei venuta a fare? Non avevi bisogno di tempo per capire?" mi chiese stando ancora di spalle mentre si massaggiava il braccio.
"Te l'ho già detto..quando si tratta di te io corro e lo sai. Mi dispiace per quello che ti ho detto,ne sono consapevole,ma cosa dovevo dirti? Baciarti come se niente fosse successo? Non riesco ad immaginare te e lei,che ti tocca,ti bacia,ti sfiora..non riesco ad accettarlo Marì. Ma non vuol dire che io non ti ami più,anzi.." spiegai gesticolando,consapevole che lei non mi potesse vedere ma mi aiutava a scaricare l'ansia. Si girò e guardò il soffitto,senza neanche degnarmi dei suoi meravigliosi occhi.
"Te l'ho già detto..io l'ho fatto per te,perché Alexa e perfida e sapevo benissimo che avrebbe fatto qualsiasi cosa per farti del male. Okay,la seconda volta ci sono andata io ma me ne sono andata subito,dopo aver capito lo sbaglio che avevo fatto" mi avvicinai a lei e la strinsi,appoggiando la testa sul suo petto.
"Allora ricominciamo da capo,dimentichiamoci tutto" strofinai il mio naso contro il suo collo e sorrise. "Sbaglio o questo è il mio profumo?"
"Non sbagli,almeno ti ho sempre con me" sorrisi e pensai a quanto era dolce quella donna,anche se molte volte era quasi più stronza di me. Le accarezzai il viso e baciai la sua ferita,come a dirle che non doveva nasconderla perché era bellissima anche con quella benda la sopra.
"Ti amo,non sai quanto mi sei mancata" gli lasciai un bacio e avvolsi le mie dita nei suoi capelli. La desideravo,desideravo essere toccata da lei,desideravo sentirla venire per me,sentirla stringermi i capelli perché stava quasi per venire..la desideravo in tutte le forme possibili e immaginabili.
"Questo pigiama è orrendo comunque" disse ridendo osservando il mio pigiama rosso e nero.
"Statte zitta che non capisci niente,sei te che te vesti da vecchia" le colpì il braccio e si lamentò per il dolore. "Ti fa tanto male?" chiesi preoccupata per lei.
"Un po' ma sto bene" le accarezzai il braccio e coprì entrambe con la coperta.
"Mi abbracci?" mi chiese e lo feci. Ne approfittò per accarezzarmi le gambe scoperte da quel misero pantalone che avevo,perché in casa avevo caldo.
"Mi stai facendo venire i brividi" le dissi baciando le sue labbra.
"Se vuoi smetto" mi baciò il collo e sorrisi,mantenendo la sua mano sulla mia gamba,per incitarla a continuare.

Ci addormentammo dopo poco,entrambe stanche morte,anche se sentivo Maria che si lamentava per il dolore.

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