capitolo 30

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Pov's Maria

"Che ti cambia se registriamo oggi?" ormai avevo perso la pazienza in quella giornata.
"Non posso,ho un impegno e non posso di certo rimandare" si lamentò la mia "collega",anche se lavorava lì da quanto? Una settimana forse? E già voleva comandare tutto lei.
"Allora troverò una sostituzione,punto..fine della storia" sbattei la porta e me ne andai nel mio ufficio.

La giornata era iniziata bene fino a quando non ho messo piede qui,in questo studio,come facevo ormai da tanti anni. Avevo risposto male a tutti,anche a mio figlio appena l'ho visto; non riuscivo a mantenere la calma quando serviva. Presi alcuni fogli che mi avevano portato e li firmai,anche se la voglia di lavorare era pari a zero. Chiamai un'altra ragazza che conoscevo per sostituire Valentina,la cosiddetta "nuova arrivata,comando tutto io". Scelsi il vestito che volevo indossare in quella registrazione,mi dedicai al trucco ed ero già pronta e fatta,non come gli altri che ci mettevano anni.
"Puoi almeno fingere un sorriso?" mi rimproverò Rudy.
"Non siamo ancora in onda,quindi sto incazzata quanto cazzo mi pare e piace" risposi acida,come non avevo mai fatto prima.
"Okay sto zitto" si arrese con le mani in alto senza proferire nessuna parola.

La registrazione andò avanti,chiedevo spesso delle pause perché rispondevo male anche ai professori che magari parlavano di loro. Cercai di darmi un contegno,non volevo di certo mettere in cattiva luce il mio lavoro e tantomeno quello degli altri.
"Scusate,sono nervosa" mi scusai con alcuni dei presenti e tornai a camminare per raggiungere lo studio. Non avevo chiamato nemmeno Gabriele quel giorno e tantomeno Sabrina...spero vivamente di non litigare anche con lei.

Pov's Sabrina

"Gabriè so Sabrina" finalmente qualcuno in quella famiglia rispondeva a quel dannato telefono.
"Oi Sabri successo qualcosa?" mi chiese.
"No,ma sei in studio?"
"No..in realtà e chiuso da un'ora più o meno perché?" guardai l'ora e notai che era quasi mezzanotte.
"Grazie,ci sentiamo" chiusi la chiamata senza aspettare nessuna risposta e aspettai l'arrivo di Maria. Temevo che gli fosse successo qualcosa,magari si è sentita male per strada o agli studi,forse si è fermata da una parte e non sa più come tornare perché si è persa. Madonna che ansia! Camminai avanti e indietro come una matta,guardando l'orologio di tanto in tanto. Quelle cazzo di lancette si spostavano ogni due secondi ma di Maria nessuna traccia,neanche una chiamata,ma sicuramente avrà il telefono spento. Presi la borsa,il cellulare e qualcosa da mettermi addosso e raggiunsi la porta,ma andai a sbattere contro qualcosa..o meglio..qualcuno.
"Cazzo Marì ma dove sei stata? Mi hai fatto preoccupare" posai tutto e l'abbracciai,ma non ricambiò.
"Ho fatto tardi,dovevo svolgere alcune cose" si allontanò da me, posò le chiavi in cucina e se ne andò in stanza.
"Non mi dire che sei stata in studio perché ho chiamato Gabriele e sei andata via un ora fa..me potevi avvisà almeno no?" sbattei le mani sui jeans e aspettai una sua risposta.
"Non lo so ma oggi ce l'avete tutti con me? Okay non ti ho avvisato,mi dispiace,che vuoi che faccia?" si alzò e camminò per tutta la stanza. Non l'avevo mai vista così arrabbiata,neanche con Maurizio o con Gabriele.
"Mi hai fatto preoccupare.."
"Certo come no..come ti sei preoccupata anche un anno fa vero? Ti sei talmente preoccupata che mi hai lasciata da sola,come una cretina,solo perché dovevi pensare e poi? Scopro che non solo ti eri rimessa con Flavio ma che aspettavi anche un bambino da lui. IN CHE MODO TI PREOCCUPAVI SABRINA EH?"
"Ti ho già detto che mi dispiace,che mi sono pentita di ciò che ho fatto,mi spieghi perché ora mi tratti così? Ho abbandonato il mio lavoro per tornare qua,da te e mi tratti così? Sul serio?" mi asciugai le lacrime che stavano scivolando,perché con lei era sempre così,piangevo per ogni cosa.
"Non ti ho chiesto di tornare..sei tornata di tua spontanea volontà" prese le sue cose e si andò a chiudere in bagno.

Pov's Maria

Ecco qua,lo sapevo! Tutta la mia rabbia la sfogavo sempre e solo su Sabrina,anche quando non c'entrava niente. Mi guardai allo specchio e notai che avevo un aspetto orribile,come se qualcuno mi avesse picchiato o cosa. In quel momento mi odiai,mi odiai così tanto da prendermi a schiaffi da sola perché Sabrina non meritava quel trattamento da me,non lei,l'unica donna che io abbia mai amato in vita mia. Cercai di calmarmi con qualche respiro,mi dissi che era solo una brutta giornata,che sarebbe passata tutta con una dormita.

Uscì dal bagno ed entrai in camera,notando Sabrina di spalle. L'avevo ferita e non poco!
"Sabri.." provai a chiamarla.
"Vado a dormire sul divano se e necessario,domani me ne vado e tolgo il disturbo" aveva ancora le lacrime agli occhi,potevo percepirle dal suo tono di voce. Mi avvicinai a lei e l'abbracciai,lasciandogli qualche bacio sulla spalla scoperta.
"Scusami, ho solo avuto una brutta giornata a lavoro" le accarezzai il braccio.
"Te la prendi sempre con me,per qualsiasi cosa e ogni volta mi rinfacci che me ne sono andata,quando poi l'ho fatto per lavoro e non perché dovevo scoparmi un altro se e questo quello che volevi intendere"
"Hai ragione,scusami..fai bene ad odiarmi,ma resta qui,non te ne andare" mi distesi accanto a lei e gli accarezzai i capelli. Si girò verso di me e sorrisi,levandogli quelle poche lacrime che gli erano rimaste sul viso. Mi avvicinai e sfiorai il suo naso con il mio,proprio come due adolescenti. "Sei bella" le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"E tu sei stronza" risi e annuì. Aveva ragione,ero una stronza a livelli estremi! Le accarezzai le labbra,anche se erano screpolate per colpa del freddo ma lei non mi dava mai retta quando gli dicevo che doveva mettersi qualcosa.
"Io non potrei vivere senza di te lo sai. Sei la persona più importante della mia vita e se ti accadesse qualcosa non me lo perdonerei mai. Ho un carattere molto difficile lo so,ma non ti farei mai del male,non ne sarei capace"
"E un modo carino per dirmi che ti dispiace?"
"E un modo carino per chiederti se vuoi sposarmi" spalancò gli occhi e si mise seduta sul letto.
"Stai scherzando?" mi sedetti di fronte e a lei e presi l'anello che avevo in tasca da più di una settimana.
"L'ho preso una settimana fa questo ed ero incerta se chiedertelo o meno,ma non perché non ti amassi,perché volevo capire se io ero la persona adatta a stare con te,vivere insieme,lavorare insieme. Non sarà facile con me,sono una persona molto difficile e lo sai bene,ma non posso mettere in dubbio l'amore che provo per te da anni. Quindi si..." aprì la scatola e le mostrai l'anello "Sabrina mi vuoi sposare?" si portò una mano alla bocca e di nuovo iniziò a piangere. "Non devi rispondermi subito,puoi pen-"
"Si,si ti voglio sposare" si buttò addosso a me e mi abbracciò.
"Aspetta.." le presi il viso e l'accarezzai "se ci tieni ad avere un figlio io ti aiuterò,lo cresceremo insieme o se non vuoi crescerlo con me va bene..ma voglio che tu sia felice"
"Ci ho pensato.. Marì io non posso prendermi cura di un bambino,sono sempre fuori casa e tu lavori. E poi ho Gabriele come figlio no? Cioè e figlio tuo sicuramente ma e come se fosse anche mio,anche se vuole più bene a me" mi fece la linguaccia e scoppiai a ridere.
"Sei una scema"
"Ti dovresti far perdonare però per come mi hai trattata" mi fece l'occhiolino e io sapevo bene a cosa si riferisse.

Ero felice? Moltissimo. Di lì a poco Sabrina sarebbe diventata mia moglie e io ancora non potevo crederci.

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