capitolo 29

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Pov's Maria

*07:30*

Mi svegliai sentendo quella maledetta sveglia,ma un peso al petto non mi faceva alzare. Guardai di fianco a me e notai proprio la donna di cui mi ero innamorata anni fa: capelli sparsi su tutto il cuscino,labbra schiuse,la mano chiusa a pugno mentre l'altra era sotto il cuscino. Sorrisi perché era veramente una bambina! Mi avvicinai a lei e iniziai a darle dei baci partendo dalle guance,fino a scendere sulla mascella e uno sulle labbra. Strofinai il mio naso contro il suo ed ero certa che di lì a poco mi avrebbe mandata a quel paese,perché lei era tanto ma tanto dormigliona.
"Ei dormigliona" mi avvicinai a lei e mi coprì con la coperta,dato che faceva particolarmente freddo.
"Ma che ore sono Marì?" aprì gli occhi lentamente e mise a fuoco tutta la stanza.
"Presto" mi attaccai a lei e circondai con una mano i suoi fianchi,tirandola verso di me. "Come stai?" le chiesi,sapendo quello che aveva passato proprio quella notte. Non gli avrei chiesto spiegazioni,me lo avrebbe detto quando se la sarebbe sentita.
"Ho sonno, m'hai svegliato alle 7 del mattino..che cazzo ci fai sveglia a quest'ora non lo so" si lamentò e risi.
"Sei tu che sei una dormigliona" mi avvicinai e le baciai il collo "una dormigliona bellissima" continuai. In realtà era un po' di tempo che vedevo Sabrina cambiata esteticamente: il seno era più grosso,le sue forme erano molto più evidenti e formose..quasi come se avesse avuto una gravidanza.
"Sei na paracula,famme dormì" mi schiaffeggiò il braccio e finsi dolore.

Inutile dire che si alzò quasi alle 9 ed io per colpa sua ero in un ritardo esagerato.
"Sabrina levati,sono in ritardo" la spinsi dall'altro lato e passai per prendere delle cose in camera. La vidi massaggiarsi la spalla, probabilmente avrà urtato contro la porta per colpa mia. "Scusami amore,ma sono veramente in ritardo. Ti sei fatta male?" le presi il braccio e lo massaggiai.
"No" si scostò dalla mia presa e si aggiustò la pashmina sulle spalle.
"Scusami,mi farò perdonare.. ti amo" gli diedi un bacio a cui non si oppose e scappai.

Pov's Sabrina

"Bene,tra quanto iniziamo?" chiesi ad Alessandra che stava ultimando il trucco. Il film procedeva bene,ma la situazione a Chicago era cambiata da quando non stavo più con Flavio.
"5 minuti più o meno" rispose e aspettai che terminasse. In realtà non ero molto entusiasta di fare questo film,ho un ruolo davvero particolare e non mi sento per niente me stessa nei panni di questo personaggio. Però e il nostro lavoro e noi dobbiamo saper fare di tutto!
"Ciao Ferilli,pronta?" alzai gli occhi al cielo e sperai che la giornata finisse in meno di due secondi.
"Robè non rompe er cazzo,so pronta" risposi alzandomi. Mi aggiustai il vestito e me ne andai,consapevole che sarei diventata una lastra di ghiaccio la fuori vestita così.
"Ti vedo pensierosa, successo qualcosa?"
"No,sono solo stanca" mentii ma di certo non andavo a raccontare i miei fatti a chiunque.

Le riprese iniziarono,sbagliai un paio di volte ma fortunatamente non mi dissero nulla,rispetto alle altre volte. Parlando di Roberto: era un mio carissimo amico,anche se molte volte non lo sopportavo perché tendeva ad entrare troppo nella mia vita personale e io sono una che non fa entrare nessuno,a parte Maria.
"Qualcuno qui e un po' triste" alzai lo sguardo e notai la mia truccatrice in piedi,aspettando una mia risposta.
"Non sono triste" giocai con l'elastico che avevo al polso. Si sedette accanto a me sul divano e mi prese le mani.
"Problemi a Chicago? Hai litigato con Flavio?" mi chiese.
"Io e Flavio non stiamo più insieme. In realtà era finita già qualche anno fa,poi ci abbiamo riprovato a Chicago ma nulla,non possiamo stare insieme,siamo troppo diversi e litighiamo in continuazione" spiegai.
"C'è qualcun'altro nella tua vita Sabri?" chiese diretta. Sapevo che potevo fidarmi di lei,ma se le avessi detto di Maria cosa sarebbe successo? Mi avrebbe guardata in un altro modo?
"Quando ero via sono rimasta incinta,di Flavio. Tu lo sai che a me piacciono i bambini,ma non potevo prendermene cura; con questa vita e con quella di Flavio,lo avremmo trascurato e non me lo sarei mai perdonata. Andai in una clinica privata,dove non mi conosceva nessuno e ho deciso di abortire,anche se dentro di me non volevo. Però sai cosa? Forse non è che non volevo un bambino,anzi..lo volevo,ma non con lui" strinsi le sue mani e mi asciugai una lacrima. "Stavo male a Chicago..non volevo un bambino con Flavio,ma con.." ci pensai prima di dire il suo nome. Come avrebbe reagito? Mi avrebbe allontanata? "Maria" abbassai la testa e mi morsi il labbro. Non potevo vedere la sua faccia stupita,ma la percepì troppo bene.
"Tu e Maria avete una relazione?" chiese incredula. Ormai tutte ci avevano viste come migliori amiche,ma in cuor nostro sapevamo che eravamo tanto,ma tanto di più.
"Si,da tanto ormai,ma non l'abbiamo detto a nessuno" la guardai.
"E Maria sa di questa cosa? Del bambino intendo.."
"No,ma glielo dirò" sorrisi e sentì bussare dall'altra parte. Mi asciugai in fretta le lacrime e tornai al mio lavoro.

Pov's Maria

"Sabri sei in casa?" entrai urlando,mentre chiudevo la porta. Intravidi i nostri cani,la luce era accesa,forse c'era Gabriele e non me l'aveva detto. Entrai in stanza e sobbalzai alla vista di Sabrina,di spalle,mentre guardava fuori. "Sabri ti ho chiamata.." dissi ma non rispose. Mi avvicinai a lei e la notai in lacrime,ma non capì perché. "Ehi,che succede?" le accarezzai i capelli e l'abbracciai.
"Nulla,avevo solo bisogno di piangere,mi capita spesso" si asciugò le lacrime con il fazzoletto e la guardai. "A volte penso che sono sbagliata,che le persone stiano con me solo per pena o perché piace il mio modo di fare altro e non per la persona che sono. Mi sento fuori luogo,anche quando sto con le persone,mi sento soffocare" continuò a piangere e mi si spezzò il cuore a vederla così. Le alzai il viso e le presi le guance,osservando i suoi bellissimi occhi.
"Tu non sei sbagliata,io ti amo per quello che sei. Non ti devi sentire fuori luogo,mai,perché tu sei perfetta,sei la donna che tutti vorrebbero..sei la donna che io vorrei e che ho. Non mi importa se non sai nulla di cultura,se non sai chi ha inventato l'astronauta o altro..a me importa che tu mi ami quanto io amo te Sabri,hai capito? Ti ho aspettata per tanto tempo e se sarà necessario ti aspetterò per altri 100 anni, perché ti amo,ti amo veramente tanto che a volte lo dimentichi e questo non deve succedere" mi prese le mani e me le strinse. Era così piccola e fragile,vorrei prendere il suo dolore per farlo mio.
"Quando ero a Chicago ho incontrato Flavio. Ci abbiamo riprovato per qualche mese, tant'è che sono rimasta...incinta.." la guardai con gli occhi spalancati. Incinta? Davvero? "Non me la sono sentita e ho abortito. Volevo un figlio, l'ho sempre voluto,ma non con lui. Ti ho pensata,sempre,anche quando ero in clinica per l'aborto e dio..mi sei mancata veramente tanto Marì. Io non voglio un figlio con nessuno che non sia tu,anche se adesso abbiamo una certa età eh e non potemo fa n cazzo" sorrisi e continuai ad ascoltarla. "Non te l'ho detto prima perché avevo paura. Ora tra me e Flavio non c'è assolutamente nulla,se non un'amicizia" concluse. Ci misi un po' a realizzare le sue parole,non me lo sarei di certo aspettato.
"Lo so come la pensi sui bambini,non posso dirti se hai fatto la scelta giusta o sbagliata perché la vita e tua e hai preso una decisione..quella che ti fa stare bene! A me non importa se il figlio era di Flavio o di qualcun altro,ma se fosse nato l'avremmo cresciuto,insieme,io e te,come se fosse stato mio" le accarezzai una guancia. "E poi tu hai un figlio no? Gabriele ti ama,a volte sono anche un po' gelosa" la guardai sorridere. "Vedi? Almeno ti ho fatta sorridere" gli toccai il naso e sorrisi guardandola. Staccò le nostre mani e mi abbracciò.
"Ti voglio bene Marì"
"Mi vuoi solo bene Ferilli?" scherzai.
"No,ti amo anche" la baciai e le palpai il sedere,come sempre ormai.
"Adesso noi asciughiamo queste" le asciugai le lacrime che erano rimaste sul suo viso. "Ci prepariamo una bella scatola di pop corn e patatine e ci vediamo un bel film,abbracciate" aggiunsi.
"Non sei stanca?" mi passò una mano sulla schiena massaggiandola.
"Quando sono con te,la stanchezza non la sento Sabri" le baciai la mano e ci alzammo. Misi in carica il telefono,mi levai il trucco e indossai la mia solita tuta.
"Marì.." mi sentì chiamare e mi girai. "Grazie" gli mandai un bacio volante e chiusi l'armadio.

Stasera non ci sarei stata per nessuno! Solo io e lei,come ai vecchi tempi!

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