Pov's Maria
Mi svegliai sentendo un peso addosso e mi accorsi subito chi fosse. Aveva la testa appoggiata sul mio petto,il ciuffo che gli ricadeva sul viso,le labbra schiuse,la mano vicino alle labbra...dormiva proprio come una bimba adorabile! Le accarezzai il viso e pensai a quanto era bella e come avrei voluto stare così,insieme,molto tempo prima. Mossi il braccio che mi ero fatta male,anche se sentivo ancora un po' di dolore e le accarezzai il braccio,prima che si muovesse del tutto.
"Ma buongiorno dormigliona" dissi non appena aprì un occhio per guardarmi,anche se la luce del sole non aiutava sicuramente.
"Sei comoda lo sai?" si strinse di più a me e nascose il viso nel mio collo lasciandomi un bacio. Sorrisi a quel gesto e confermai la mia ipotesi...era proprio una bimba!
"Lo so,ma non mi sento più il braccio" risi e gli feci notare che avevo il braccio indolenzito proprio perché lei ci aveva dormito sopra.
"Oddio scusami,mi potevi svegliare" si allontanò da me e io sentì un vuoto improvviso.
"No resta qua,non mi lasciare sola" la trascinai di nuovo giù e incollai le mie labbra alle sue. "Perché non andiamo in vacanza?" proposi all'improvviso.
"Ma va Marì che abbiamo un sacco di lavoro..e poi,dove vorresti andare?" mi chiese accarezzandomi il viso.
"Non lo so,dove vuoi..per il lavoro ci inventiamo qualcosa" strofinai il mio naso contro il suo e sorrisi.
"Ci penso,anche perché in questi giorni dovrei incontrare Flavio per firmare le carte del divorzio" mi disse e notai il suo cambiamento d'umore.
"Ti manca?" le chiesi.
"No" mi abbracciò e le lasciai un bacio sulla testa.Ci alzammo dopo poco perché entrambe dovevamo nutrirci per affrontare questa giornata. Sabrina sarebbe passata a casa dei suoi per prendere i vestiti che aveva portato con sé,io sarei sicuramente rimasta a casa a lavorare e l'avrei aspettata fin quando non sarebbe tornata. Mi misi a leggere un libro,in realtà lo stavo portando avanti da un bel po' ma non avevo mai modo di finirlo per gli impegni lavorativi; mi colpì particolarmente una frase,racchiudeva proprio il rapporto tra me e Sabrina:
....Come quando torni a casa
e posi le chiavi all'ingresso
e sorridi perché sai
di essere al sicuroper me sei questo
Sottolineai questa frase con un piccolo evidenziatore e sorrisi. In fondo aveva veramente ragione,per me Sabrina era tutto,era la mia casa,la mia forza,la voglia di alzarmi al mattino. Per me Sabrina era questo: casa,famiglia, felicità.
Pov's Sabrina
Tornai a casa dei miei per prendere gli abiti che avevo lasciato la sera prima.
"Allora io vado,ci sentiamo va bene?" dissi a mia madre prendendo l'altra borsa che avevo portato con me.
"Perché tu e Maria non venite a cena qui? Magari parli anche a tuo padre di questa situazione" mi incitò ma io avevo tremendamente paura. Mio padre non è mai stato contro a queste cose,o almeno che io sappia,però non riuscivo ancora ad affrontare questo discorso.
"Ci penso e ti dico,non mi sento ancora pronta" sorrisi a mia madre e mi torturai le mani.
"Va bene,salutami Maria" salutai mia madre e uscì di casa con la mia roba.Arrivai a casa di Maria ma evidentemente non mi aveva sentito entrare perché non era nemmeno venuta a salutarmi. Passai davanti lo studio di Maurizio e la vidi lì,a leggere il suo libro che stava portando avanti da un bel po'.
"Sei bella anche quando leggi lo sai?" si spaventò al suono della mia voce..eh ce credo!
"Non ti ho sentita,sei passata a casa tua?" mi chiese chiudendo il libro.
"Si,dopo torno a casa e sistemo tutto"
"Perché non resti qui?" mi si avvicinò e poggiai le mani intorno al suo collo.
"Ti vuoi prendere la responsabilità di avermi davanti 24h su 24h?" risi e le spostai il ciuffo che gli cadeva sul viso.
"Ti voglio sempre con me,perché limitarci a vedere quando possiamo? Resti qui,dormi con me,ci facciamo compagnia a vicenda e poi quando viene Gabriele stiamo tutti e tre insieme" sorrisi al pensiero di passare la giornata con la famiglia Costanzo-De Filippi.
"Sei sicura sicura?"
"Se non lo ero non te lo dicevo" sorrisi e posai le mie cose nello studio,le avrei prese dopo.La serata passò tranquilla,anche se iniziai a preoccuparmi un po' per la situazione di Flavio. Odiavo i giornali nelle questioni private,avrei fatto di tutto (magari anche con l'aiuto di Maria) per evitare di trovarmi 800 paparazzi sotto casa. Uscì fuori a fumare e mi persi nella bellezza di Roma,anche se la giornata era stata veramente calda,ma la sera si sentiva quel fresco che però era piacevole.
"Sei qui" mi abbracciò da dietro e mi baciò il collo. "Che c'è? È successo qualcosa? Non vuoi stare qui?" continuai a fumare la mia iqos persa nella bellezza di Roma.
"No ma che dici Marì..mi stavo solo godendo la bellezza di sta città" sorrisi facendo finta di niente e la baciai.
"Come ti senti? Fa ancora tanto male?" le chiesi riferendomi al braccio. Fortunatamente l'avevo convinta a mettere almeno una specie di tutore,per evitare di tenerlo troppo in movimento.
"Un po',però con te non sento il dolore" sorrisi.
"Come stai veramente Marì?" le accarezzai il viso e vidi i suoi occhi spegnersi all'improvviso.
"Sto bene..penso spesso a Maurizio,mi manca davvero tanto. La vita senza di lui non ha molto senso,era il pilastro importante della famiglia,non solo per me ma anche per Gabri. Non fraintendere,tu mi rendi davvero felice ma con Maurizio ci ho passato l'intera vita e non averlo più in casa,non nascondere più i biscotti perché non poteva esagerare,non comprare più le vaschette di gelato al cioccolato...non è la stessa cosa" disse e gli cadde una piccola lacrima che asciugai subito.
"Lo so che e difficile ma andremo avanti insieme,senza dimenticare l'amore che provi per Maurizio" si limitava a guardare il panorama per evitare di incontrare i miei occhi. "Guardami Marì" le girai il viso piano per colpa del livido che aveva sulla guancia e la guardai negli occhi,ormai spenti da quel giorno. "Ti amo,supereremo tutto insieme" le sorrisi e l'abbracciai.
"Ti amo anche io,non sai per quanto ho sognato una vita insieme a te"
"Ammazza,e chi so? Jennifer Lopez?" scherzai e mi beccai un piccolo schiaffo da parte sua.
"Ti farò vedere di cosa sono capace quando sarò guarita.." mi sussurrò all'orecchio e deglutì a vuoto,sentendo un calore al basso ventre. Eh no eh..non poteva fare mica così!
"Allora speriamo ti passi subito questa cosa" la provocai a mia volta e gli baciai poco sotto l'orecchio,sapendo che era il suo punto debole,oltre a tanti altri.