capitolo 10

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Pov's Sabrina

Erano le 02:00 di notte ed io ancora mi trovavo in quel locale,dove la maggior parte delle persone erano ubriache. Lo ero anche io? Forse un po'. Continuavo a ballare come se la musica mi trasportasse in un'altra dimensione,sentivo l'alcool scendere giù nella mia gola come fosse acqua fresca.
"Vacci piano bella" sentì una voce femminile di fianco a me, probabilmente era la barista sexy che avevo visto prima.
"Non mi comandi" bevvi un altro sorso di un qualcosa che sembrava tanto vodka e tornai a ballare. Mi sentì prendere da un braccio e mi sedetti con la poca forza che avevo,su quella piccola sedia di quel locale.
"Ma che cazzo...che vuoi ancora?" dissi,levando il polso dov'era situato.
"Bevi questo..stai ridotta troppo male" mi porse un bicchiere con dentro penso del caffè e bevvi. Che schifo..era amaro! "Andiamo fuori" mi prese per mano e la seguì. Si..era proprio sexy!
"Chi sei? Cosa vuoi da me?" la seguì in un piccolo parco li vicino,sedute su una panchina cercando di riprendermi.
"Sono Alexa..tu devi essere Sabrina" mi sorrise e guardai i suoi occhi azzurri,i suoi capelli castani che gli ricadevano sulle spalle,quel vestito troppo corto..una dea!
"Potrei..beh grazie ma ora vado a casa" feci per alzarmi ma un giramento di testa mi fece risedere.
"Hai qualcuno che può venire?"
"Si.." presi il telefono dalla borsa e mandai un messaggio a Maria. "Continua a lavorare..io aspetterò qua" sorrisi e misi il telefono dov'era,anche se stare da sola mi spaventava a quell'ora.
"Aspetterò con te...tanto io ho finito"

Dopo mezz'ora arrivò Maria e io stavo morendo di sonno.

Pov's Maria

"Sabr-" mi fermai appena vidi lei."Che ci fai tu qua?" ancora una volta me la ritrovai davanti.
"L'ho aiutata perché era ubriaca" circondai il fianco di Sabrina e strinsi i denti dalla rabbia.
"Vi conoscete?" ci guardò confusa. Effettivamente non avevo mai parlato di lei a Sabrina e non avevo intenzione di farlo in quel momento.
"Andiamo" le presi la mano e ci dirigemmo verso la macchina. Sentì Sabrina ringraziare Alexia e la mia rabbia si fece ancora più grande.

Entrai in macchina e cercai di calmarmi. Se prima stavo morendo di sonno,adesso stavo morendo dalla voglia di spaccare qualcosa. Magari la sua faccia!
"Maria..ma che-" tentò di dire ma la fermai.
"Sta zitta Sabrina" risposi male anche a lei. Era quello che più odiavo di me: l'effetto che mi faceva ancora lei. Smise di parlare e arrivammo sotto casa,non l'avrei riaccompagnata a casa,era ancora un po' brilla. Le aprì la portiera e l'aiutai,anche se ero veramente di pessimo umore...che cazzo ci faceva quella a Roma? Voleva ancora rovinarmi la vita?

Aprì la porta di casa ed entrai,cercando di richiuderla ma Sabrina non era partecipe a questa cosa. L'accompagnai in camera e la feci stendere sul letto,mentre gli levai le scarpe e misi il suo solito pigiama orrendo che aveva da me. Andai in cucina e cercai di prendere aria,di dimenticarmi di quella scena del cazzo,di lei,di quello che mi aveva fatto,del male che mi aveva provocato per tanti anni. Sapevo benissimo che Sabrina non c'entrava nulla,me l'ero presa anche con lei e questa cosa mi fece stringere il cuore.
"Scusami per prima..non volevo prendermela con te" mi sedetti accanto a lei e gli accarezzai la mano.
"La conosci bene presumo" mi disse con la voce impastata ancora dall'alcol che aveva addosso.
"Dormi..domani devi lavorare" le accarezzai il viso e mi stesi accanto a lei.
"Marì...?" mi chiamò mentre la tenevo stretta a me.
"Dimmi"

Pov's Sabrina

Volevo davvero dirgli ti amo? E se poi mi pento? Che gli dico? Cazzo..che confusione!
"Nulla.. grazie per essere venuta" dissi la prima cosa che pensai.

Perché non riuscivo a dirglielo? Forse aveva ragione la mia testa...con Maria era solo una cosa passeggera,dovevo concentrarmi su Flavio,sulla mia famiglia,sul mio lavoro. Non riuscì a dormire per tutta la notte anche se sentivo ancora il sapore di alcool sotto il palato è inizia a pensare a quella ragazza,dai lunghi capelli castani e dagli occhi azzurri come il mare. Chissà se la rivedrò...!

*08:30*

"Sabrina..devi alzarti,devi andare a lavoro" la luce del sole mi arrivò dritta in faccia e fui costretta a chiudere gli occhi. Avevo un dolore alla testa allucinante,come se avessi sbattuto da qualche parte.
"Ho preso un giorno di festa..lasciami dormire" mi girai dall'altro lato,ma anche lì il sole iniziò a darmi troppo fastidio per i miei gusti. Vidi una piccola compressa e un bicchiere d'acqua, probabilmente l'avrà messa Maria perché sapeva già che mi sarei svegliata con un mal di testa allucinante.

Mi alzai dopo quasi un'ora e lei già aveva fatto colazione,allenamento e preparato anche il pranzo (cosa molto veloce perché non sapeva cucinare).
"Sei ancora più sexy vista da dietro lo sai?" si mise a ridere e si girò,con le mani sporche di tofu (cartone come lo chiamavo io). Si lavò le mani e mise il tutto dentro ad un contenitore,venendomi in contro per salutarmi. Sentì le sue dolci labbra sulle mie dopo tanto tempo,anche se erano passate poche ore dall'ultima volta.
"Vuoi spiegarmi di quella ragazza? Perché ce l'hai tanto con lei?" volevo sapere. Ormai stavamo insieme ed era mio diritto sapere quello che succedeva nella sua vita.
"Non c'è nulla da sapere" mi sorpassò e se ne andò,lasciandomi da sola a riflettere sulle sue parole.

La giornata come sempre era quella,l'unica cosa è che entrambe avevamo preso un giorno per stare insieme ma questo non accadde.
"Hai intenzione di non parlarmi perché ho avuto un dialogo con Alexia?" chiesi con le braccia conserte appoggiata alla porta mentre lei era intenta a guardare la TV.
"Non ce l'ho con te.." disse non guardandomi nemmeno in faccia.
"Me ne vado,torno a casa" andai in stanza e presi le mie cose. Odiavo il suo comportamento infantile nei miei confronti è odiavo ancora di più il suo "essere troppo gelosa" nei miei confronti.
"Scappi ancora una volta?"
"Che ci resto a fare qua...forse abbiamo sbagliato tutto dall'inizio" mi girai e la sorpresi a guardarmi.
"Sul serio? Credi che ti stia prendendo per il culo?" si avvicinò a me e iniziai ad avere paura. Indietreggiai e caddi sul letto: cazzo! "Davvero Sabrina? Ti allontani perché pensi che io ti possa fare del male? Alla donna che io amo più di me stessa..." si allontanò e la guardai con le lacrime. Mi alzai e le presi le mani,era così fragile in quel momento che qualsiasi cosa l'avrebbe frantumata in mille pezzi.
"Siamo sempre io e te ricordi?" le chiesi accarezzandogli le mani.
"A che serve ricordare se te ne vai.. l'hai detto tu no? Abbiamo sbagliato tutto" si allontanò da me e sentì un vuoto.
"Sei la persona più importante per me Marì,lo sai. Ma se non ti apri con me,non ti confidi,io non posso capirti"
"Alexia era una delle mie ex. Ci siamo conosciute in un gruppo,stavamo bene insieme,ci guardavano e dicevano che eravamo la coppia perfetta. Ho scoperto che scopava con un'altra mentre io ero via per lavoro e così ci siamo lasciate. Lei ha iniziato a perseguitarmi,e venuta a New York quando ero lì per cambiare vita,mi ha minacciata,mi ha usato ancora una volta. Da lì ho giurato che non mi sarei innamorata mai più di una donna..fin quando non ho incontrato te" la guardai e rimasi seriamente senza parole. Ma come poteva una persona fare così tanto male agli altri?
"Ci sono io okay? Non sono come lei,io non ti farei mai del male..ti amo Maria,ti amo più della mia stessa vita" asciugai le sue lacrime e la baciai.

Che ne sarebbe stato di noi? Avrebbe funzionato?

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