capitolo 18

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Pov's Sabrina

Finalmente avevamo deciso dove andare,anche se in realtà aveva deciso Maria per entrambe. Sistemai le ultime cose,presi i documenti insieme al biglietto e misi fuori un'altra delle tante valigie da portare con me.
"Sabri basta,non ci fanno partire così" sentì dire dall'altra parte.
"Ho fatto,possiamo andare" sorrisi soddisfatta e presi le mie due valigie,più il borsone che avevo già in spalla. Scendemmo giù e trovammo già l'autista di Maria,pronto ad accompagnarci in aeroporto. Il viaggio sarebbe stato molto lungo e nella mia borsa non poteva di certo mancare il libro che stavo leggendo.
"Sei felice?" mi girai dall'altra parte e sorrisi.
"Molto,grazie" le accarezzai la mano e tornai a guardare fuori,mentre era ancora buio.

Arrivammo all'aeroporto,facemmo i controlli necessari e aspettai Maria per imbarcarci. Ammetto che l'aereo mi ha sempre fatta molta paura,ma sapevo che Maria mi avrebbe tenuto la mano tutto il tempo.
"Andiamo" mi abbracciò da dietro e mi lasciò un bacio sulla guancia. Non potevamo esporci troppo,altrimenti tra meno di due secondi avremmo già avuto tutti i paparazzi attorno e la cosa mi dava al quanto fastidio. "Stai tranquilla,ho preso i posti riservati e quando arriveremo ci sarà una macchina per noi" mi disse manco se mi avesse letto nel pensiero. Sorrisi e le accarezzai la guancia,pensando a quanto fossi fortunata ad averla nella mia vita. Presi i bagagli e li trascinai in aereo,anche se con grande fatica perché erano enormi.

Pov's Maria

"Dai dammi la mano che tra poco partiamo" sorrisi e le feci segno di darmi la sua mano,perché sapevo che lei moriva di paura ogni volta. Partimmo dopo qualche minuto e mi persi nel panorama di Roma,così piccolo da lassù. Pensai a Maurizio,era sempre stato il suo sogno portarmi a Parigi ma purtroppo con gli impegni lavorativi non è stato possibile; in qualche modo,volando,era come se potessi sentirlo più vicino,come una carezza sul volto.
"Ti amo" si appoggiò sulla mia spalla e mi baciò il collo,come se volesse prendersi tutto il mio dolore in quel momento. Ne fui davvero grata per non avermi chiesto nulla a riguardo.
"Anche io ti amo" le diedi un bacio in testa e chiuse gli occhi.

Il volo fu abbastanza tranquillo,tranne che qualche volta si sentiva una specie di tonfo per colpa di alcuni viaggiatori che facevano cadere le cose. Guardai Sabrina,si era addormentata come una bimba sulla mia spalla,le labbra schiuse,i capelli scombinati che gli cadevano sul viso..era troppo bella!
"Ciao Mery" sentì una voce provenire da dietro,ma non sapevo chi fosse,eppure ero convinta di aver acquistato il biglietto privato.
"Oi,da quanto tempo..che ci fai qui?" mi ricordai di lei in meno di due secondi. Si chiamava Sandra,era la mia ex compagna delle scuole superiori.
"Ci lavoro,faccio l'hostess..tu invece? Come stai?"
"Bene dai,sto lavorando davvero tanto in questo periodo" sentì Sabrina che mi stringeva il braccio e notai che era sveglia, sicuramente già da un bel po'.
"Scusami,ti ho svegliata?" le dissi.
"No" si alzò e si stropicciò gli occhi proprio come una bambina.
"Lei è S-"
"Sabrina Ferilli..lo so,la conosco" ridemmo e guardai la donna di fianco a me. "Sono Sandra, un'amica di Maria" le porse la mano e lei la strinse cordialmente. "Vi lascio sole,mi ha fatto piacere vederti,magari ci sentiamo" mi appoggiò una mano sulla spalla e sorrisi.

Pov's Sabrina

"Chi era?" le chiesi stiracchiandomi.
"Dai non fare la gelosa,era solo una mia ex compagna del liceo" le accarezzai la guancia e le spostai il piccolo ciuffo che gli continuava a cadere.
"Quanto manca?" mi girai di lato e sentì un dolore alla schiena per come avevo dormito.
"Ancora qualche ora" mi rispose guardando sul tablet che avevamo davanti.
"Mi dai un bacio?" mi chiese con la voce di una bimba.
"Mhh,no" risi ma ovviamente se lo prese con la sua sfacciataggine.

*Dopo 5 ore*

Finalmente l'aereo era atterrato,dovevamo solo cercare la macchina dell'autista di Maria.
"Eccolo,vieni" mi prese per mano e mi tirò,facendomi quasi cadere. Qui erano quasi le 20:00 e io stavo letteralmente morendo di fame.
"Marì,io c'ho fame" mi lamentai sentendo lo stomaco brontolare.
"Anche io,ma ti aspetterà una bella cosa in camera" mi sussurrò all'orecchio e sorrisi. Oddio,che cosa aveva combinato sta volta?

Arrivammo all'hotel dopo quasi mezz'ora di macchina e cercai di rilassare le gambe indolenzite. Cercammo di comunicare con il signore della reception,ma purtroppo ne io ne Maria riuscivamo a capire chissà quanto il francese.
"Mamma Marì..un parto" risi portando la chiave della nostra stanza.

Appena entrai ancora ridendo,mi fermai vedendo la stanza abbellita così

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Appena entrai ancora ridendo,mi fermai vedendo la stanza abbellita così. Era tutto così accurato: fiori,un piccolo banchetto al lato con la cena,una vista pazzesca con la torre Eiffel,le luci come piacevano a me..un sogno!
"Oddio Marì,bellissimo" notai solo ora la scritta sul letto: *ti amo* . Mi girai e avvolsi le mie braccia intorno al suo collo e la baciai. Finalmente dopo tante ore potevamo passare un po' di tempo come volevamo noi,senza distrazioni,senza pensare al lavoro e agli altri problemi. Avvolsi le mie gambe intorno al suo bacino e caddi sul letto,proprio come due ragazzine. Non staccai le mie labbra dalle sue e iniziai a spogliarla anche con il suo aiuto.
"Sei sicura?" mi chiese mantenendo ancora un certo contatto.
"Mai stata più sicura" sorrisi e tornai a baciarla mentre lentamente mi spogliava. Sentire le sue mani sul mio corpo mi provocarono un certo calore tra le gambe,ma lei dovette accorgersene perché sorrise e passo la sua mano sulle mie mutandine ormai fradice per colpa sua. Mi levò anche quelle che finimmo in una parte della stanza e iniziò a baciarmi il seno,fino a scendere alla pancia e ancora più giù. Accarezzava con cura ogni mia forma,ogni dettaglio,voleva godersi al massimo quel momento,proprio come volevo fare anche io.
"Marì.." ansimai non appena la sua mano fredda entrò a contatto con la mia intimità. Si mosse lentamente entrando con un dito,accertandosi che stessi bene. Scesi lentamente fino alla sua di intimità e la massaggiai,volevo venire insieme a lei,sentire il mio nome. "Veniamo insieme,voglio sentire il mio nome da te" dissi stringendo le gambe per il troppo piacere. Entrai con un dito e iniziai a muoverlo lentamente,altrimenti sarebbe caduta sopra di me.
"Così non vale però,tu sei più brava" disse ridendo,cercando di mantenere una certa lucidità. Baciai il suo collo fino a scendere ai suoi seni,che presi prima uno e poi l'altro.
"più veloce" riuscì a dire tra un gemito e un altro. I minuti scorrevano e io sentivo l'orgasmo più vicino che mai è sapevo che sarebbe stato forse quello più bello che avessi mai avuto. Sentì le gambe tremare,il cuore battermi fin dentro la testa,il respiro mancare...ed eccolo che venne! Venimmo insieme e come avevo previsto,cadde sopra di me. Sorrisi e le accarezzai i capelli tutti sudati,ma non era l'unica cosa ad esserlo e poco mi importava.
"Ti ho fatta male?" mi chiese con l'affanno,abbracciandomi.
"No amore,per niente" le baciai la testa e accarezzai il suo braccio indolenzito. "Grazie per tutto" si alzò e strofinò il suo naso contro il mio collo.
"Ti amo è farò di tutto per renderti felice,sempre" sorrisi e baciai le sue labbra,ormai consumate dai nostri baci infiniti.

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