capitolo 9

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Pov's Maria

"Io passo in studio,ci vediamo a pranzo?" urlai dalla camera prendendo la mia borsa anche se di solito mettevo tutto in tasca perché le odiavo.
"Se vuoi porta anche Sabrina" sorrisi e pensai al loro rapporto. Gabriele in qualche modo e sempre stato legato a Sabrina,come se fosse un po' una seconda madre e ammetto che ero gelosa molte volte.
"Vedremo..a dopo" aprì la porta di casa e uscì,anche perché stranamente ero in ritardo.

Aprì la macchina,presi posto e partì. Pensai alla mia vita,era cambiata da un momento all'altro con la morte di Maurizio,avevo un figlio a cui badare anche se aveva la sua età,un lavoro a cui pensare e poi? Un nuovo amore? O era forse solo una cosa passeggera? Ho sempre visto un qualcosa in più tra me e Sabrina,forse inizialmente solo da parte mia ma da qualche anno vedevo che anche lei si comportava in maniera molto strana,mi abbracciava,era gelosa se qualcuno mi si avvicinava. Non ho mai pensato di innamorarmi di una donna,ma forse dovevo trovare solo quella giusta.. in fondo,l'amore non si comanda no? Non puoi decidere di chi innamorarti e chi no.

Arrivai con qualche minuto di ritardo perché mi ero persa nei miei pensieri,anche se la voglia di lavorare era ancora pari a 0. Come sempre oggi ci sarebbe stata la registrazione di uomini e donne,dovevo controllare i documenti che mi erano stati inviati,scegliere le storie per c'è posta per te,iniziare a guardare qualcosa sul serale di amici perché mancava solo una settimana...insomma..giornata frenetica! Presi dall'armadio il mio solito outfit anche se negli ultimi tempi era un po' cambiato è mi diressi a registrare,consapevole che dovevo finire prima perché avevo promesso a Gabriele di pranzare con lui.

Pov's Sabrina

"Okay,va bene..bravissima" erano solo le 09:00 del mattino ed io già ero esaurita sul quel set. "Preparati..tra 5 minuti giriamo la parte del bacio" sorrisi e andai a cambiarmi per la centesima volta. Ormai cambiavo più panni io che nemmeno la protagonista principale di sto film! Andai in camerino e come sempre feci la mia solita routine: presi il vestito rosso che mi era stato consegnato insieme a dei tacchi neri e li indossai. L'ultima volta che ho indossato questo vestito è stato nel "signor quindici palle" quando dovevo fare la parte dove ballavo,anche se ero molto ma molto più giovane di adesso.

*Bussano*

"Arrivooo" urlai mentre cercavo di allacciare il tacco. Mi venne in mente Maria,non le avevo nemmeno scritto un messaggio dopo ieri mattina,ma sicuramente adesso starà lavorando.

Uscì dal camerino e aspettai per girare quella scena. Ammetto che girare scene di questo genere mi metteva sempre un po' in imbarazzo,ma più che altro perché erano sempre lì a fissarti. Anche quando feci il film "io e lei" con Margherita,avevo un ansia terribile di questo bacio ma fortunatamente nessuno se n'è mai accorto; più che altro perché era la fotocopia di Maria,quindi forse questo mi ha anche aiutato a mandare il film e soprattutto il bacio avanti...immaginavo lei! Ho sempre sospettato che a Maria potessero piacere le donne,ha sempre avuto quell'aria misteriosa che poteva nascondere a tutti ma sicuramente non a me che la conoscevo anche meglio di Gabriele un altro po'.
"Bene,bravissimi..Sabrina tu preparati che scattiamo qualche foto" ancora una volta mi dovevo cambiare è ripartiva la solita storia. Perché ho scelto di fare l'attrice? Ah non lo so...forse avevo bisogno di immedesimarmi in qualche personaggio che non ero io.

La giornata passò in fretta,tra set,foto,chiamate e tanto altro. Notai solo ora la chiamata di Maria è questo mi fece preoccupare perché lei non chiamava mai,se non per dirmi che era successo qualcosa. Composi il numero e aspettai che rispondesse,ma come al solito rimase solo quello stupido bip a fine chiamata per annunciarmi della segreteria telefonica. Presi tutto al volo e lasciai il set (tanto avevamo finito) e corsi agli studi,sperando di non trovare qualche brutta sorpresa. Erano le 19:00 e le strade di Roma come ogni sera erano pienissime,a che conveniva camminare a piedi ma era troppo lontano ed io ero troppo stanca per correre...poi non avevo più l'età eh!

Arrivai agli studi e cercai Maria in ogni angolo,ma non la trovai.
"Cerca qualcosa?" mi spaventai a sentire quella voce dietro di me.
"Si..sto cercando Maria" dissi cercando di trattenere il pianto. Se le fosse successo qualcosa?
"Dovrebbe essere nel suo studio" ringraziai e corsi per quel corridoio troppo stretto in quel momento.

Arrivai e aprì la porta,trovando una Maria senza maglia.
"Sabrina..chiudi" mi disse coprendosi con le mani. Chiusi la porta e corsi ad abbracciarla forte,come se avessi paura di perderla. "Ma che ti prende?" mi abbracciò anche lei e cominciai a calmarmi.
"Ho visto la chiamata..pensavo che era successo qualcosa. Ti ho cercata dappertutto,ma non ti ho trovata"
"Ma no,Gabriele voleva chiederti di venire a pranzo con noi..tutto qua" sorrise e si rimise la maglietta,anche perché iniziai a sentire veramente caldo.
"Scusami..pensavo fosse successo qualcosa" abbassai la testa per l'imbarazzo. Mi prese le mani e mi alzò il mento con delicatezza per farmi assaporare le sue labbra che mi erano mancate così tanto in queste ore. "Sei dimagrita parecchio Marì..mi stai mettendo seriamente paura" toccai il suo braccio e sentì l'osso sotto la mano. Dio mio,e io non facevo altro che addossarle i miei problemi.
"Non ti devi preoccupare per me"
"No,mi preoccupo..non voglio perderti è devi mangiare" le accarezzai il viso e le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Quasi avevo paura a toccarla,avevo paura di rompere ogni parte del suo corpo!
"Questo vestito ti sta da dio..sei molto sexy" mi attirò a se e mi baciò il collo. Per quanto amassi quel contatto,non potevamo perché eravamo in un luogo dove poteva entra chiunque e nessuno sapeva della nostra "presunta relazione" a parte suo figlio Gabriele.
"Marì..ti devo ricordare dove siamo?" risi e poggiai le mie mani sui suoi fianchi.
"Passa una giornata con me allora..domani,mi prendo un giorno di festa"
"Vedrò cosa posso fare..ora però vado che si è fatto tardi" gli lasciai un bacio e me ne andai.
"Vai piano amore e scrivimi quando arrivi" mi urlò dietro,tanto ormai eravamo rimaste solo noi due la dentro. Amavo quando mi chiamava "amore"!

Una nuova storia d'amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora