𝐗

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Essendo stata graziata dalle nubi perenni che coprivano Londra persino in estate, decisi di indossare la camicetta floreale che avevo indosso quando ero uscita con John la prima volta. Si, la conservavo ancora nel mio armadio, e si, ero molto legata ai ricordi materiali.

Franny, come aveva promesso quella mattina, alle 18:00 bussò alla porta del mio dormitorio. Dominique era già uscita, per cui mi ero ritrovata sola a gestire non solo il casino che avevo nella testa, ma anche quello che regnava nella mia stanza. "Uh" fischiettò la brunetta, truccata di tutto punto e avvolta nel suo tubino verde acqua. Invidiavo quel corpo perfetto, ottenuto senza grandi sacrifici, ma ero conscia del fatto che ognuno aveva le sue fortune.

"Sei pronta?" mi domandò, osservando ben bene la mia gonna di jeans. I suoi occhi erano un libro aperto per me: approvava.

"Certo, andiamo" risposi. E di lì in poi, durante il tragitto in auto verso gli studi di Top of the Pops, l'ansia in me crebbe, come quando non puoi dormire perché il giorno dopo hai un esame. Ma io non andavo incontro ad un professore svogliato e insoddisfatto dalla vita; Io andavo incontro all'uomo di cui mi ero innamorata, e che non avevo mai dimenticato.

Franny fermò l'auto nei parcheggi riservati ai dipendenti, ma il badge che aveva al vestito, era un chiaro segno di riconoscimento e non ci sarebbero stati problemi. Indossai anch'io quel cartellino alla camicia, e scesi dall'auto. Mi tremavano le gambe, quasi cominciava a girarmi la testa. Lei dovette accorgersene, ma non mi chiese assolutamente nulla, cosa di cui fui grata, e che non avrei dimenticato.

Gli studi del programma gestito e creato dalla BBC, era zeppo di dipendenti. Non avevo mai visto niente di simile nella mia vita. Mi fermai più volte ad ammirare monitor, speaker e attrezzi dai nomi impronunciabili. "Adesso raggiungiamo il backstage, d'accordo? Potrai guardarti intorno dopo e fare le somme su cosa scrivere sul saggio" mi spiegò la bruna, affrettando il passo e spronandomi a fare lo stesso. Si era calata nei panni della giornalista, e la sua compostezza sciolta ma al contempo raffinata mi fece quasi sfigurare accanto a lei. Io ero ancora una ragazzina, non ero una donna fatta come lei, che a 27 anni possedeva già ciò che voleva dalla vita.

Attraversammo uno stretto corridoio che portava a dei camerini. Il chiacchiericcio, per ovvie ragioni, era così forte che nemmeno allontanandoci si affievolì. "Accidenti, ma sta succedendo davvero?" mi voltai indietro, dove il via vai non accennava a fermarsi, poi ritornai con lo sguardo dritto davanti a me. Franny era già sparita nel camerino numero 4. Io però mi bloccai. I piedi erano diventati improvvisamente di piombo, e le mie labbra tremolanti. Non capivo: i miei occhi erano certi di ciò che avevano visto, così come il mio cuore, ma la mia mente negava, mi sussurrava che tutto quello era soltanto uno scherzo e che non era possibile che stesse accadendo.

"John?" mormorai con un filo di voce.

Quella chioma inconfondibile, quella figura slanciata..Lo avrei riconosciuto ovunque. Lui era lì, davanti a me, dopo tre anni ch'erano parsi una vita.

Il volto rivolto nella mia direzione, immobile nello stesso identico modo. Il bassista era insieme ai ragazzi, che quando mi videro, decisero di fare un passo indietro, spingendo John verso di me.

Nonostante lui stesse avanzando, io rimasi bloccata e col fiato mozzato.

"M-Maggie?..-" la sua voce era rotta, mentre io annuivo, con gli occhi gonfi di lacrime. Ne sentii una rotolare giù, scivolando sulla guancia. "Sono qui, John" risposi, ingoiando poi a vuoto. Non ci furono parole per esprimere ciò che provai quella sera. Il mondo era più luminoso, quando lo rividi. All'improvviso mi abbracciò, sollevandomi da terra, e girammo un paio di volte su noi stessi soffocando lacrime mischiate a risate. "Mi sei mancata da morire!" esclamò poi, mettendomi a terra, ma continuando a stringermi tra le sue braccia. Afferrai il suo viso con delicatezza, per poterlo guardare meglio, e i nostri occhi si scontrarono, cercandosi.

"Non ho mai smesso di pensarti" dissi io, senza alcun filo di vergogna. Perché quando due cuori si mettono a nudo, all'unisono, non hanno più paura di esprimere i loro sentimenti.

𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐎𝐟 𝐌𝐲 𝐋𝐢𝐟𝐞 [𝐉𝐨𝐡𝐧 𝐃𝐞𝐚𝐜𝐨𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora