𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐎𝐟 𝐌𝐲 𝐋𝐢𝐟𝐞 [𝐉𝐨𝐡𝐧 𝐃𝐞𝐚𝐜𝐨𝐧]

𝐗𝐋𝐕𝐈𝐈𝐈

Mi sarei aspettata di tutto da parte sua. Un rimprovero, una discussione dai toni accesi, qualsiasi cosa che trasmettesse immensa delusione. Ma il silenzio, quello non me lo aspettavo. Un silenzio così assordante mi fece male.

"non mi aspettavo di certo che tu me lo dicessi per telefono, ma non posso nemmeno pretendere dal momento che sono dall'altra parte del mondo" la rassegnazione con cui mi rispose, mi gelò il sangue. Come se lui sapesse che da un momento all'altro lo avrei deluso di nuovo. "da quanto tempo lo hai scoperto?" domandò con un sospiro. "Una settimana..ho rimandato finché ho potuto. John, la prospettiva di rovinarti la vita non era nei miei piani.. Sei così felice adesso, impegnato con i ragazzi, non volevo che questo complicasse le cose."

"Pensi che tu mi abbia rovinato la vita?" sconvolto, John prese parola come una furia. "Avevo il diritto di saperlo subito Maggie! Per quanto la situazione possa spaventarti, il guaio l'abbiamo fatto insieme!" Ma sembrò pentirsi subito di ciò che aveva detto.

"Il guaio.." sussurrai. Quella vita che cresceva dentro di me non poteva essere un guaio. "non era quello che intendevo, lo sai-" balbettò " e invece lo intendevi benissimo" chiusi la telefonata senza pensarci due volte. Il cuore mi batteva all'impazzata.

Ignorai le suppliche di Dominique mentre correvo fuori casa, e quando alzai gli occhi al cielo mi resi conto che ben presto avrebbe piovuto. Non sapevo dove andavo, sapevo soltanto che dovevo allontanarmi da lì prima di avere un crollo irreversibile. Qualunque luogo in quel momento mi pareva migliore delle mura di casa mia.

Mi strofinai le braccia con le mani per difendermi dal freddo. Dalla fretta di scappare non avevo pensato di buttarmi qualcosa di caldo addosso. Ovviamente. L'unico posto che sapevo potesse accogliermi in quel momento, benché fossi in ferie, era l'agenzia. Perciò la raggiunsi senza esitare.

Ad accogliermi non c'era Ian, ma una collega di nome Mindy, che aveva 65 anni e di andare in pensione non ci pensava proprio. Era dolce, affettuosa come solo una nonna sa essere, e quando mi vide sconvolta al portone, mi invitò subito ad entrare. "cara, non sembri avere una bella cera.."