𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐎𝐟 𝐌𝐲 𝐋𝐢𝐟𝐞 [𝐉𝐨𝐡𝐧 𝐃𝐞𝐚𝐜𝐨𝐧]

𝐗𝐗𝐗𝐕𝐈𝐈𝐈

Avevamo parlato spesso, per via telefonica, elencando tutte le possibilità di tirarmi fuori dal mio incarico di braccio destro di Blaise; ma essendo in Giappone, John non avrebbe potuto aiutarmi come avrebbe voluto. Il mio capo, poi, non ammetteva alcun tipo di pensiero che andasse contro il suo.

"lo odio" aveva confessato lui, in un momento di debolezza. "persino un pezzente come lui riesce a vederti più spesso di quanto non riesca io" e lì capii che non si trattava soltanto di gelosia. Era amarezza. 

Poi venne l'ultima settimana di tour dei ragazzi, prima di tornare a Londra, e mentre ero sommersa di articoli da correggere, l'uomo che si nascondeva al di là di una gabbia dorata, si palesò alla mia scrivania. Lui era Tom, il capo. Vestito di tutto punto, con una cravatta glaciale quanto i suoi occhi, mi convocò nel suo ufficio. L'averlo fatto di persona gravava ancor di più sull'ipotetica idea di aver commesso un passo falso, di cui non ero a conoscenza.

"Non ci girerò intorno, Maggie, tu hai potenziale per la stesura di scoop scandalistici: quell'articolo su Jimmy Page mi ha lasciato senza parole..-" e se da una parte mi sentivo fiera del mio operato, dall'altra ne ero intimorita. Perché bastava poco per rovinare la vita delle persone. "la ringrazio ma.. è solo per questo motivo che mi ha chiamata qui?" doveva esserci un'altra motivazione. Perché si sarebbe scomodato tanto, altrimenti?

"vedi tesoro, c'è una band che sta suscitando scalpore per i propri testi così diretti e che ha bisogno di un po' di pubblicità..li conoscerai bene dal momento che il bassista è il tuo fidanzato"

Avvampai. Parlava di John. "che tipo di pubblicità, signore?" 

Aveva detto che il mio potenziale per gli articoli scandalistici erano il mio forte, e non mi fu difficile fare due più due. "voglio che tu scriva l'articolo più crudo e veritiero della tua intera carriera, sfogati e porta alla luce qualcosa che valga la pena di leggere!"

Non avevo mai preso in considerazione i rischi del mestiere, fino a quel giorno, e l'idea di tradirli mi faceva accapponare la pelle. "Se deciderai di rifiutare, beh.. in tal caso sarai ben lieta di cedere il tuo posto a chi è stato più sfortunato di te; Fanne parola con qualcuno e renderò la tua vita un inferno. Nessuna testata giornalistica ti accetterà mai a lavorare con loro, perché mi basterà alzare la cornetta del telefono."