La scena vista da fuori si presenta in questo modo: io con uno sguardo che se potesse incenerire qualcosa a quest'ora la cella andrebbe a fuoco, Derek cerca di mantenere un'aria seria ma il suo sguardo divertito lo tradisce e in fine l'agente Well che alterna lo sguardo tra me e lui.
"Bingo!" risponde solo.
"Sapevamo che era sveglia" esclama Well rivolgendosi poi al suo collega
In questo momento ammetto che la voglia di lanciargli qualcosa contro è tanta ma rimango ferma mentre loro aspettano una mia mossa che non tarda ad arrivare
"Ed io dovrei fidarmi della polizia? Questo rafforza solo il mio pensiero su di voi. Temo che la vostra recita non abbia sortito l'effetto sperato, un agente che è un finto detenuto, direi che la tua missione sotto copertura sia fallita sbirro in quanto da me non hai avuto nessuna informazione" li guardo gelida anche se dentro sento montare la voglia di urlare
"E' vero sei un osso duro, sapevo già che non mi avresti trattato come la tua migliore amica ma non immaginavo che avresti assunto questo comportamento, non hai parlato ma ti ho osservata bene e nonostante tu ti sia allenata a far tacere la tua parte impulsiva il tuo corpo e i tuoi atteggiamenti parlano per te. Come ti aveva già accennato il mio capo io non ero d'accordo su questo piano, per me potevi rimanere benissimo dove sei ma su suo preciso ordine mi ha fatto passare del tempo con te perché volevamo capire da vicino se ci stavi ingannando o davvero ti potevamo credere o meglio se vogliamo giocare a carte scoperte IO volevo capire che persona fossi, proprio come te non mi fido di chiunque"
"Ma non la vedere in maniera totalmente negativa, ho voluto che Derek ti controllasse anche perché in questo carcere se non avessi avuto un alleato vicino saresti stata presa di mira. Qui non siamo in un normale carcere qui dentro c'è la peggior feccia" mi spiega l'agente Well
"e per la cronaca non ti ho ingannato, non mi sono mai spacciato per il peggiore criminale qui dentro, quelle che ti sono arrivate sono solo voci; ero sotto copertura e capirai se non mi sono confidato a cuore aperto" non c'è che dire, ce lo vedo proprio come sbirro, quel suo modo di osservare ogni minima mossa che fai, il modo di provocare le persone per spingerle a rispondere, il modo di indagare.
"Tsk, non mi fidavo prima che ti spacciavi per criminale ed ora ancora meno che sei un polizziotto"
"Ok Well, abbiamo fatto a modo tuo con le buone, ora si fa a modo mio" Derek si alza dal letto e mi fronteggia "ti do un piccolo incentivo in più per accettare questa proposta altrimenti innocente o no me ne vado da qui e poi sono cavoli tuoi, io non sono buono e lo avrai già capito da quel minimo che ti ho mostrato. Non ti sei chiesta perché i tuoi genitori non si sono fatti più vivi? Ti rispondo subito"
"Derek no!" prova a fermarlo il suo collega
"Derek un corno!! così non andiamo da nessuna parte" si rivolge a lui per poi riportare l'attenzione su di me "prima di venire da te abbiamo chiesto informazioni ai tuoi genitori e loro pur di liberare la loro figlia hanno accettato, hanno chiesto in giro di Richard, hanno fatto di tutto pur di aiutarvi anche spacciarsi per agenti e andare in locale in locale dove eravate soliti passare del tempo insieme, ha parlato con dei vecchi amici del collage e qualcosa è venuto fuori solo che Richard deve aver saputo in giro della loro indagine e ha attentato alla loro vita, per questo abbiamo deciso di metterli nel programma protezione testimoni. Ti assicuro che stanno bene, non metteremo mai a rischio dei civili, ora sono lontani da qui e non ti posso dire dove sono ma ora ritorniamo al punto di partenza, collaborerai con noi aiutando te e i tuoi genitori o continuerai ad essere testarda e fare la bambina capricciosa?"
Ora ho capito cosa intendeva l'agente Well quando mi diceva che il suo ipotetico collega non era paziente quanto lui e ora posso vedere il vero Derek, non quello che osserva e basta ma quello che sputa fuori quello che pensa senza preoccuparsi minimamente di nulla e in fondo anche se al momento gli darei non so quanti schiaffi però devo ammettere che ha ragione, non risolverò nulla qui dentro e Richard ha tentato di far del male anche ai miei genitori. Il diavoletto ritorna sulla mia spalla e so cosa devo fare
Mi alzo dal letto sotto lo sguardo attento dei due "quando si parte" dico solo
I due si fanno un cenno e mentre Derek non cambia espressione invece Well sembra più rilassato "ottimo, ora usciamo di qui".
Ed è cosi' che tutti e tre ci accingiamo ad uscire di qui, Well firma dei fogli e pochi minuti dopo respiro l'aria di giugno, il caldo si inizia a far sentire ma il vento che fa smuovere la mia chioma nera mi fa sospirare di sollievo.
Avanziamo verso un suv nero e i due si accomodano davanti ed io dietro, mi rilasso sul sedile quando sento scattare la sicura dell'auto, guardo davanti a me e Well mi lancia delle occhiate dallo specchietto centrale "solo per sicurezza" dice ma lo ignoro e guardo fuori il paesaggio che man mano cambia allontanandomi da quel posto disperso nel nulla.
In lontananza sento i due parlottare di qualcosa ma sono troppo immersa nel mio mondo per pensarci, il mio sguardo fissa il paesaggio ma allo stesso tempo è immerso nel vuoto.
Ancora una volta sembra che la mia vita stia prendendo una piega diversa e chissà questa volta come andrà a finire, appoggio la testa al vetro e mi faccio cullare dal movimento della macchina.
Credo siano passate poco meno di due ore e il paesaggio è nettamente cambiato, non ci sono più prati e colline ma tanto edifici, ora ci troviamo in città e proseguiamo fino ad arrivare ad un altro edificio con i muri bianchi, ci posteggiamo e guardo il via vai di camice blu che entrano ed escono dalla centrale.
"rilassati, sei più tesa del giorno che arrivasti in cella" e chi poteva essere con quell'aria da so tutto io ad interrompere quel religioso silenzio.
Lo incenerisco con lo sguardo per poi apprestarci ad entrare nella centrale ed è inutile dire che ora sono al centro dell'attenzione, molti salutano Derek dandogli in ben tornato mentre altri mi guardano come se fossi un animale raro.
Sbuffo una risata, chi lo avrebbe mai detto che non solo mi sarei circondata di sbirri ma mi sarei ritrovata persino a collaborare con loro. Criminali e poliziotti, è come dire ad una pecora ed un leone di giocare insieme. Io non sono una criminale è vero ma quando tutti lo credono alla fine finisci per pensarlo anche tu.
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Un clichè pericoloso
RomanceQuesta storia è nata come un clichè ma quello che ne seguirà non lo sarà altrettanto questo ve lo posso assicurare. Una ragazza e un bad boy ma non ci sarà quel finale che noi tutti conosciamo, c'è tutta una storia dietro da scoprire e starà a voi...