Cap 41

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Non pensavo che il nostro discorso potesse prendere questa piega, in realtà avevo solo intenzione di stuzzicarlo un po e andarmene.

E'giunto il momento di chiudere questa rimpatriata così chiudo la conversazione girando i tacchi e andandomene ma sento la sua mano fermarmi, mi volta verso di lui e sono pronta a strattonare la presa quando ora a bloccarmi solo le sue labbra sulle mie.

Mi irrigidisco uno perché non mi aspettavo questa mossa da parte sua e due perché non ho avuto più contatti con altri uomini dopo di lui.

Non che non volessi solo che sono stata talmente presa da tutto il resto che lo svagarmi con un bello spagnolo è passato totalmente in secondo piano se non all'ultimo della mia lista di problemi. Certo qualche bacio quà e là è scattato ma non oltre.

Le sue labbra calde e morbide si muovono sulle mie e se in un primo momento mi ricorda una sensazione familiare mi costringo a ritornare in me e faccio pressione con le mani sul suo petto.

Tento di liberarmi ma con l'altro braccio mi stringe a se' e lo sento appoggiare la sua mano sulla parte della cicatrice, il bastardo sa che odio essere toccata in quel punto ma invece di protestare sapendo che come conseguenza gli avrei dato involontariamente l'accesso, gli mordo le labbra invece per farlo desistere ma a sua voce lui morde le mie facendomi male e alla fine inevitabilmente le due lingue si incontrano in una danza comandata da lui.

Sono rigida e non stò ricambiando il bacio ma a questo Derek non sembra importargli. Poco dopo stacca le labbra ma unisce le nostre fronti e sono pronta a dirgliene 4 ma dopo un bacio a stampo mi dice "reggimi il gioco e fai come ti dico. Niente domande e non parlare se non necessario." mi comanda diretto e serio prima di sentire una voce dietro di me

"Derek! Eccoti dov'eri, ti abbiamo chiamato parecchie volte ma non ti sei mai degnato di rispondere ed ora capisco il perché" davanti a me si trova un uomo pelato con parecchi tatuaggi.

In base alle mie ricerche lui è Riccardo Cavaliere, prima stava con Richard ma ora è solo un codardo che spera di fregarlo ed essere lui a capo del traffico di droga. Attualmente lo sbirro lavora sotto copertura insieme alla banda di questo Riccardo per cercare di avvicinarsi al mio ex.

"avevo da fare" risponde solo, mentre lo sento rigido al mio fianco

"oh lo vedo, e chi è questa bambolina non ce la presenti?!" il tipo allunga le mani piene di calli verso di me ma quando faccio per rispondere Derek mi avvicina a se' mettendomi la mano sul fianco e tenendomi stretta

"prova a toccarla e mi vedrai incazzato davvero, non vorrei che ti trovassi senza un arto" solo in un'altra occasione lo avevo visto così arrabbiato ed era quando in cella la guardia avevo preso il manganello perché gli avevo mancato di rispetto, all'ora lui si era messo in mezzo difendendomi.

"calmo Derek, non c'è bisogno di agire così, chi è la ragazza" chiede un altro della banda guardandomi da capo a piedi

"è la mia donna, lei non si tocca è chiaro?" faccio per dire qualcosa ma la stretta sul fianco di Derek mi intima di rimanere in silenzio.

"e la tua donna ha la voce oppure è muta" mi prende in giro un terzo uomo

Nonostante la stretta dello sbirro questa volta decido di intervenire "no hablo con los idiotas" tradotto non parlo con gli idioti

"uuuhh ha gli artigli la gattina. Te la sei scelta combattiva eh Derek" gli domanda ora Riccardo

"oh non sai quanto" sogghigna il ragazzo al mio fianco

"capisco i bisogni Derek ma quando ti chiamo devi venire alla base, puoi portare anche la tua donna non mi importa anzi ci fai solo un piacere ma devi venire" parla serio il capo ma allo stesso tempo non smette di guardarmi in maniera lussuriosa e viscida

"domani mattina verrò" ribatte solo ma capisco che è nervoso

"dillo anche a Bob che ho visto prima divertirsi con una biondina. Prima il dovere e poi il piacere ma per questa sera lasciamo stare. Credo che ora ci divertiremo pure noi, che dite ragazzi?!" chiede ai suoi due uomini che subito si guardano intorno leccandosi le labbra.

Riccardo continua a guardare me ed io faccio altrettanto solo che lui mi guarda in modo viscido, io come se dovessi dargli fuoco con un semplice sguardo. In carcere questa tattica funzionava con alcuni mentre con altri dovevo scattare proprio come stavo per fare con il tipo davanti a me prima che Derek mi prende contromano un'altra volta e fa ricombaciare le nostre labbra. Questa volta siamo entrambi consci che Riccardo ci stà guardando quindi ora ricambio il bacio mettendo le mani tra i suoi capelli facendogli uscire un piccolo gemito.

Quando ci stacchiamo vediamo Riccardo con un piccolo sorrisetto "ho capito il messaggio Derek, non te la tocco stai tranquillo" lo vedo avvicinarsi all'orecchio di Derek e sussurrargli "ottima scelta" prima di andarsene via definitivamente e aggiugo io finalmente.

Lo sguardo dello sbirro non abbandona la figura dell'uomo fino a quando lo vediamo allontanarsi dalla spiaggia e rientrare in casa.

"ci mancava solo lui adesso" lo sento dire teso

Poco dopo si avvicina Bob "che diavolo ci faceva qui e come sapeva dov'eravamo"

"se è vero che è una festa annuale sarà venuto a parteciparvi ma non si aspettava di trovarci qui, dimmi che"

"si Bea e Paul si sono allontanati, non potevamo rischiare" gli risponde il collega

Al mio orecchio invece sento Josè "Alex devi ritornare"

Sono stata qui anche fin troppo è ora che ritorni alla base "bene! Teatrino finito, ora si è fatto tardi, vi saluto sbirri" dico ai due interrompendoli e senza dare modo a loro di dire qualcosa giro i tacchi e mi affretto tra la folla ad andare via.

Dopo nemmeno dieci passi sento una mano prendere la mia e poi una presa fredda al mio polso che mi inchioda sul posto.

Guardo in basso e sbarro gli occhi per poi alzarli allo sbirro che ora sembra divertito "scacco matto mia regina".


Un clichè pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora