Cap 55

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Pov Alexandra

Stò sistemando un po la mia camera, con tutto quello che è successo ho decisamente trascurato questa stanza ma è anche un modo per distrarmi perché so che a momento una certa persona per giunta arrabbiata irromperà nella mia camera.

Quando Beatriz ha detto loro che una volta finita questa storia poi spariremo non è una cosa detta a caso, è la verità, perché nonostante la collaborazione nata è tutto una cosa momentanea come il mio voler collaborare con la polizia, siamo scesi a patti ma le cose non cambiano, forse è vero che mi sono ammorbidita per quello che stà accadendo tra me e Derek ma so anche che non potrà ingannare Well in eterno e per non trovarci sorprese ognuno di noi prenderà la sua strada sparendo dal raggio della polizia che potrebbe rintracciarci più facilmente ora.

Quando mi sono girata verso il mio sbirro l'ho visto subito girarsi a guardarmi e questa volta non ho nascosto le mie reali intenzioni, l'ho visto subito il suo sguardo rabbuiarsi e stringere i pungi ma sa bene anche lui che le cose non cambiano. Cane e gatto possono anche andare d'accordo ma solo per un breve periodo.

È proprio con questi pensieri e mentre rifaccio il letto che sento la porta aprirsi per poi sbattere subito dopo. Faccio un respiro profondo che annuncia già una discussione, mi alzo e lentamente mi giro affrontandolo

"che significa" domanda secco trattenendo quel carattere impulsivo che ho imparato a conoscere bene

"quello che hai sentito" rispondo calma riprendendo a fare il letto. So che ha capito ed è inutile negare

Mi sento prendere da un braccio ed essere girata verso di lui "Alexandra che diamine stai facendo, non ne avevamo ancora parlato ma pensavo che era chiaro che dovevamo discutere su questa cosa"

"discutere di cosa Derek, lo abbiamo detto anche noi, è tutto momentaneo, ci stiamo godendo questa situazione proprio perché lontani da tutto ma non sarà così per sempre, tu devi fare il tuo lavoro ed io devo chiudere questa storia per poter ricominciare, per riavere la mia vita"

"PERCHE' CONTINUI A DIRE CHE DEVE ESSERE TUTTO MOMENTANEO. CAZZO ALEXANDRA LO SO CHE LAVORO FACCIO E ANCHE SE ANCORA CE L'HAI CON IL SISTEMA IO AMO IL MIO LAVORO MA NON HO SCELTO SOLO QUELLO, HO SCELTO ANCHE DI STARE CON TE! MA NON POSSO FARE TUTTO DA SOLO, DEVI COMBATTERE CON ME!"

"E CREDI CHE FINO AD ORA NON ABBIA COMBATTUTO? IO SONO FOTTUTAMENTE STANCA DEREK! VOGLIO AVERE UNA MIA VITA, VOGLIO INIZIARE A VIVERE DAVVERO, VOGLIO NON AVERE A CHE FARE NE CON LA POLIZIA NE CON UN EX CHE MI DA LA CACCIA" faccio un sospiro prima di continuare "non pretendo che tu capisca ma ho bisogno di andarmene via, quando mi assicurerai che i miei genitori saranno liberi e in salute qui il mio lavoro sarà finito"

"il tuo lavoro non è finito con ME! NOI non abbiamo finito. Perché non capisci che ci tengo a te, che non voglio che vada via, che non voglio finirla qui, CHE MI SONO INNAMORATO DI TE!" faccio un passo indietro come se mi avesse spinto guardandolo con gli occhi fuori dalle orbite e dopo un momento di sbigottimento faccio altri passi indietro scuotendo la testa

"ti stai sbagliando, è solo il momento. Pensaci: mi hai dovuto tenere d'occhio per tutto il tempo, mi hai cercata a lungo e ora che mi hai trovata e si è creata questa situazione pensi di provare delle cose ma è solo attrazione, è solo" concentrata nel mio discorso non lo vedo recuperare quei passi che io ho aumentato prima

"lo sai anche tu che non è così. Te l'ho detto quella sera in Hotel ricordi? Niente di tutto questo era programmato perché un noi non era una cosa fattibile ma è accaduto e lo sai bene che non è solo attrazione. Magari all'inizio ma ora lo vedi come reagisco alla tua vicinanza così come io vedo come tu reagisci al mio tocco, come ora mi cerchi di più, come vuoi stare con me, come finalmente non mi allontani più quando alla sera voglio stringerti. Ti stai aprendo a me e questa cosa ti spaventa ma non è andandotene che risolvi le cose. Ti prometto che troverò un modo, una volta dimostrata la tua innocenza non dovrai scegliere dove andare, potrai stare dove vuoi senza dover evitare uno stato per sfuggire alla polizia"

Continuo a scuotere la testa sospirando "in che guaio ci siamo ficcati, le cose non dovevano andare così" borbotto stringendomi i capelli nelle mani. Per la prima volta non mostro più la mia sicurezza ma mi mostro spaventata perché lo sono. Tutto questo è nuovo per me o meglio l'ho già vissuto ma in maniera sbagliata solo che ora mentre la vecchia me spinge per trovare sicurezza nelle sue braccia la ragazza che sono diventata non mi permette di lasciarmi andare del tutto.

"no infatti, sono andate molto meglio" mi sorride baciandomi poi la fronte e stringendomi a sé. "questa volta resta, combatti ancora e ti assicuro che ora ne varrà la pena, non sei sola, non più" mi dice con il mio viso affondato nel suo collo ma le mie braccia restano lungo i miei fianchi.

Io che tentenno per colpa di uno sbirro.. chi lo avrebbe mai detto, sicuro non io.

Nel letto tra le sue braccia, in una presa che sembra non volermi lasciar andare trovo il mio piccolo momento di pace

"ti odio sbirro" sussurro talmente piano per non disturbare il suo sonno ma ancora una volta mi stringe a se' "ti amo anch'io mia regina". Un calore al cuore riscalda quell'organo rivestito di spine fredde.


Un clichè pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora