Sempre sotto occhi vigili e attenti ad ogni mio singolo movimento mi dirigo in sala server dove trovo già tutti, compreso Derek che questa volta non mi guarda nemmeno per sbaglio.
"Allora" Well richiama la mia attenzione "Ieri ti abbiamo illustrato cosa il tuo ragazzo sia diventato, come puoi notare tutto questo non è nato all'improvviso, ma già dal liceo e a quel tempo ci risulta stavate insieme, dicci tutto quello che puoi e poi con Lucas vi metterete a cercare informazioni nel sistema, magari tu noti qualcosa che noi non vediamo."
"Punto primo non è il mio ragazzo ma bensì ex, secondo quando ci siamo messi insieme ovviamente non dava comportamenti che facessero sospettare qualcosa altrimenti non mi sarei messa con un tipo del genere, aveva l'aria del bad boy ma pensavo avesse solo problemi inerenti a droga o fumo o semplicemente problemi in famiglia, ma non mi ha mai parlato di quello che faceva. Poche volte si è fatto sfuggire qualcosa ma nulla che possa essere usato come informazione"
"Capo, con tutto il rispetto ma stiamo solo sprecando tempo, non ci aiuterà mai, sempre se si sia così innocentina come dice" ribatte la stessa ragazza che il giorno prima mi stava ancora una volta accusando di fare il doppio gioco.
"Mi crederesti se avresti adempiuto al tuo dovere" ribatto piano ma vengo sentita forte e chiara
"Lo so fare benissimo ed infatti credo fermamente che tu abbia collaborato con Richard, che le cose siano andare storte, lui abbia ucciso l'uomo, per poi far fare quei giochetti informatici a te e quando le cose stavano diventando troppo bollenti ti abbia lasciata indietro. Devo solo capire se la facciata che mostri ora sia odio perché ti abbia lasciata indietro oppure se fa tutto parte di un vostro piano ma stà sicura che in un modo o nell'altro lo scoprirò e poi te e tornerai dritta nel luogo in cui dovresti stare, in carcere."
I presenti si fermano a guardarci: Lucas ha smesso di digitare freneticamente al computer, Bob ha leggermente portato la mano dietro la schiena non appena mi sono avvicinata alla scrivania dove solo in questo momento noto esserci un taglia carte, Paul non si è mosso si una virgola, Well probabilmente sta sudando a giudicare dalla sua espressione tesa e Derek si stacca dalla scrivania nel quale era appoggiato e fa un passo verso di me pronto a qualsiasi mia mossa dato che avrà notato i miei pugni chiusi.
L'Alexandra di qualche tempo fa avrebbe preso ad urlare che era innocente, che era stata incastrata e via dicendo ma ora... ora l'unica cosa che mi ritrovo a fare è tirare su un sorrisetto non del tutto rassicurante. Mi chiedono di avere fiducia ma ancora una volta mi danno l'ennesima dimostrazione che faccio bene a non fidarmi, le parole di Well sono state solo parole, qui dentro mi credono veramente una criminale e nonostante vorrei dare un pugno in faccia a Bea almeno gli riconosco il fatto che è diretta, dice tutto quello che pensa al contrario del suo capo che promette tante belle parole e promesse ma che alla fine son certa non rispetterà al 100%. Esattamente come ha fatto la ragazza davanti a me sono molto bravi a rigirare la storia a loro favore, tutto pur di trovare un qualche colpevole, finire il compito e ricevere meriti dai capi.
Mentre tutti si allarmano credendo che faccia qualche stupidaggine da un momento all'altro armandomi di taglierini o forbici, l'unica cosa che faccio è sorridere fredda
"tks, voi vedete tutto nero o bianco vero!?" guardo uno per uno negli occhi "siete poliziotti e per voi è solo il bene o il male, bianco o nero, non credete alle cose di mezzo ma sapete la cosa bizzarra? E' CHE IO MI TROVO MALEDETTAMENTE IN UNA ZONA GRIGIA! Allora che vogliamo fare?! Parlate di fiducia nel sistema, fiducia nella giustizia e ci credevo, se penso che volevo studiare giurisprudenza sembra una barzelletta. Voi non vi fidate di me perché sarei una "criminale pericolosa" e io non mi fido di chi prima mi promette giustizia e poi cambia le carte in tavola. Vi sentite sicuri, avete il coltello dalla parte del manico ma non si può parlare di giustizia quando gli unici colori sono bianco e nero perché udite udite troppi innocenti sono stati mandati in quello schifo solo perché vi fa comodo trovare un responsabile. Sapevate benissimo che non c'entravo nulla con tutto quello che Richard progettava altrimenti non sarei qui oggi se fossi stata così pericolosa, non pensate per un solo instante che io sia stupida, non funzionano i ricatti con me, se vi aiuto" e questa volta guardo solo Well perché abbiamo già affrontato questo discorso ieri mattina in carcere prima di accettare "è perché so di poter trovare un modo per prendere Richard, perché se aspetto voi allora posso anche morirci in quello schifo di posto."
Mi rigiro a guardare Bea "sai fare il tuo lavoro? Allora dimostralo, perché se io sono qui allora hai già la tua risposta" ribatto dura uscendo dalla sala server e allontanandomi di pochi passi prima che una mano mi fermi ma questa volta no, infatti sapendo già chi sia lo aggredisco subito puntandogli un dito contro
"davvero mi vieni a chiedere come io abbia imparato le mosse di autodifesa? In un carcere? Ma davvero Derek! Dove pensi che io sia stata fino a un mese fa, mi hai chiesto perché non voglio che mi chiami Alexandra perché quella ragazzina ora non c'è più, sono solo Alex E QUESTO GRAZIE A VOI!" sputa acida
"non essere ridicola, non ti abbiamo di certo noi messo in quella situazione, il ragazzo te lo sei scelta tu e per come finisci nei guai non mi stupisce se ci sia qualcosa sotto. Ti ho già detto di non sottovalutarmi, è solo questione di tempo prima che scopra quello che hai in mente e in quel caso spera solo che il tuo odio sia più grande della mia rabbia. Ti ho avvertita, non farmi perdere la pazienza"
"ohh tu non ne hai idea" ribatto ma lo sbirro si è gia allontanato lasciandomi sola mentre in me si fa sempre più spazio la voglia di prendere una mazza da baseball e distruggere questo posto.
In molti si sono fermati a vedere cosa accadeva e tra i vari sbirri riconosco la chioma bionda della ragazza che ho incontrato nella palazzina
"però, ne hai di palle. Non pensavo" ribatte proprio lei
"e tu hai una lingua, pensavo ti limitassi solo a lanciare sguardi" dico acida
Lei mi guarda ancora un secondo e poi sbuffa una risata "sono Roxy"
"Alex" mi presento anch'io sempre con un tono secco che sono abituata a usare
"tu e lo sbirro fate scintille!!?" ribatte ora divertita
Butto uno sguardo in sala server dove sembra che ognuno di loro abbia ripreso quello che stava facendo prima e sbuffo in risposta.
"ti stà con il fiato sul collo perché nota il tuo sguardo" la guardo e corrugo le sopracciglia non capendo "hai lo sguardo di una che ancora non è uscita dal carcere, quest'ultimo è un inferno per chi c'è stato per parecchi anni e tu sembri non esserne ancora uscita fuori" e non ci furono parole più vere.
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Un clichè pericoloso
RomansaQuesta storia è nata come un clichè ma quello che ne seguirà non lo sarà altrettanto questo ve lo posso assicurare. Una ragazza e un bad boy ma non ci sarà quel finale che noi tutti conosciamo, c'è tutta una storia dietro da scoprire e starà a voi...