L'alba del giorno dopo sembra essere giunta e dire che non ho chiuso per tutta la notte è dir poco. Io e il ragazzo al mio fianco ci siamo concessi per tutto il tempo fino a quando circa due ore fa siamo crollati stanchi, io ho fatto finta di dormire mentre lui mi stringeva a sé cadendo nel mondo dei sogni.
Per tutto il tempo ho guardato il nuovo giorno farsi spazio lasciando alle sue spalle la notte, il giorno atteso è arrivato così come la mia via di fuga.
Ho bisogno di cambiare aria, di allontanarmi da qui, respirare la liberà anche se per poco perché poi devo organizzarmi e voglio scovare tutte le informazioni riguardo Richard per poi trovare un modo per prenderlo.
Guardo la sveglia e vedo che sono le 6 così sguscio via dalla presa dello sbirro che ancora dorme profondamente e mi vado a fare la doccia.
Mi immergo nel getto di acqua calda e mi insapono bene i capelli, involontariamente le immagini di questa notte mi tornano in mente ma le scaccio via cercando di concentrarmi per non far trapelare il mio nervosismo allo sbirro perché se capisce qualcosa sarò fottuta.
Mi guardo allo specchio e vedo una ragazza leggermente diversa a un mese e mezzo fa, il mio viso non è più così scheletrico e spento sembra aver assunto un po di colore, ho preso qualche chilo ma tutto sommato sono sempre io, lo sguardo non è cambiato ma lo farà solo quando inizierò a vivere, vivere davvero.
Una volta asciugata mi dirigo in cucina che sono le 6:30 per farmi una bella tazza di caffè che subito colpisce le mie papille gustative
"giorno" sento dire alle mie spalle facendomi prendere un colpo ma maschero il tutto con un piccolo colpo di tosse per poi girarmi verso il mio interlocutore che nonostante sia assonnato lo vedo guardarmi in un modo leggermente diverso ma alla fine credo sia normale, abbiamo passato la notte insieme.
"giorno" rispondo continuando a bere il caffè
"sei sveglia da molto?" mi chiede prendendo anche lui una tazza di caffè. Faccio non con la testa e in silenzio ci ritroviamo ognuno immerso nei suoi pensieri e a bere del caffè.
"mi preparo e andiamo in centrale, dobbiamo metterci di nuovo d'accordo prima di agire. Richard arriverà intorno al tardo pomeriggio"
"sembra che mi vedrò un bel film oggi" ribatto ricordarmi di dover star a guardare le telecamere "vado a vestirmi" mi avvio in camera quando sento due dita girarmi la testa verso il suo viso che mi guarda serio in cerca di non so bene cosa
"lo prenderemo ma mi devi promettere che non farai nulla, non posso concentrarmi su due fronti differenti" cerca di scovare qualcosa che non voglio che veda
"voglio che tu comprenda una cosa Derek" mi giro totalmente verso di lui "ho intenzione di mantenere fede alla promessa, vi aiuterò a prendere Richard e cercare prove che lo possano catturare una volta per tutte"
Involontariamente gli stò dando un messaggio che capirà solo in seguito o almeno spero.
"su questo devi credermi" affermo ancora
"ti credo ma non so perché non riesco a non pensare che potresti combinare qualcosa di sconsiderato" mi guarda serio con un cipiglio in volto
E' la prima volta che mi guarda così timoroso perché non più sicuro di avere tutto sotto controllo ma va bene così, non deve capire nulla.
"mantieni fede alla tua promessa ed io farò altrettanto"
"lo farò, aspettami in centrale e al mio ritorno ne parleremo" annuisco e si va a preparare lasciandomi sola in cucina mentre lo osservo di spalle.
"qui le nostre strade si separano sbirro" sussurro sapendo che non mi può sentire.
*
Arriviamo in centrale e subito si avverte un clima teso, Derek viene subito chiamato dai suoi colleghi e in sala server vedo anche gli altri ansiosi e impegnati in una discussione.
"Maria Gonzales" sento dire dietro di me così mi giro
"cosa?!
"il tuo nome sarà Maria Gonzales mentre il mio Cecilia Feliphes" mi fa vedere i nostri documenti falsi
"Maria... davvero?! Con tutti i nomi proprio Maria" le dico con un sopracciglio alzando
"amen sorella. Comunque io rimarrò in centrale solo fino all'ora di pranzo poi ti aspetterò fuori. Ho un amico particolare che ha un mezzo che fa al caso nostro, poi con un cambio andremo a Seattle da lì con un travestimento degno di nota prenderemo un aereo per scalo merci diretto in Messico per poi scendere e arrivare a Cuba e una volta lì Spagna arriviamoooo"
"per le telecamere come facciamo, il viaggio sarà lungo e i confini verranno sorvegliati tutti"
"per quello ho rintracciato da un vecchio amico un computer direttamente collegato al satellite e da lì puoi fare la tua magia di sostituire le immagini. Da quello che mi risulta qui in centrale non ci sono hacker speciali altrimenti non saresti qui e Lucas non può fare molto, tu fa le tue magie e il gioco è fatto"
"è un buon piano" rifletto su. Richard ultimamente ha sostato i suoi affari tra Portogallo e Brasile, devo accedere ad una buona posizione per poter avere un piano che possa funzionare.
"il problema è: come uscirai tu di qui. È vero che rimarranno pochi agenti però sarai strettamente controllata"
"per quello non ti preoccupare, inizialmente pensavo ad un corto circuito in modo da attirare la loro attenzione sul problema ma poi devo agire nel momento preciso perché non so ancora a che gioco giocherà Richard, potrebbe scappare o farsi catturare per scoprire come hanno fatto a rintracciarlo; non è stupido"
"credi che sappia già.. " domanda preoccupata
"credo che vorrà accertarsene. Lui non mi deve trovare. Non è un problema avere gli sbirri alle calcagna ma lui deve scoprire di me il più tardi possibile se non l'ha già fatto".
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Un clichè pericoloso
RomansQuesta storia è nata come un clichè ma quello che ne seguirà non lo sarà altrettanto questo ve lo posso assicurare. Una ragazza e un bad boy ma non ci sarà quel finale che noi tutti conosciamo, c'è tutta una storia dietro da scoprire e starà a voi...