Cap 15

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Oggi è domenica e mi lasciano a casa, così ne approfitto per rilassarmi un po con una bella doccia calda per poi buttarmi nel letto infondo sono solo le 5 del mattino, anche se ora riesco a dormire qualche ora di notte però mi sveglio presto e in questi casi o vedo la tv o mi faccio una doccia, comunque non ho nulla da fare.

La porta è perennemente sorvegliata da un agente e in casa a parte la tv non c'è ne un telefono ne un computer come era già prevedibile.

Mi definiscono un hacker ma le mie conoscenze tecniche non erano di certo finalizzate ad entrare in file non autorizzati o bypassare sistemi, ma ammetto di aver sempre avuto una buona mano in queste cose.

Dopo essermi vestita con una semplice maglia lunga che arriva fino al ginocchio lascio i capelli bagnati e mi dirigo in cucina quando sento qualcuno bussare.

Sorpresa più che mai apro la porta trovando il mio agente e un altro agente che accompagna Roxy, la quale appena gli apro mi saluta con la manina per poi entrare chiudendo la porta in faccia ai due.

"Ma che ci fai qui?" domando subito

"abito sotto di te se non te lo ricordi e ti ho sentita fare la doccia così dato che mi annoiavo anch'io e in tv non c'è nulla ho deciso di passare se invece intendi come ho fatto a convincere i signori lì fuori beh... con il tempo riuscire ad ingannare gli agenti di sorveglianza è diventata una passeggiata quindi abbiamo un'oretta prima che ritornino a fare la spia" spiega tutto d'un fiato.

"anche tu soffri di insonnia?" domando accomodandomi con lei sul divano

"non direi insonnia direi più che quando stai in carcere e ritorni al mondo ci vuole un po di tempo per adattarsi no?!"

"solitamente non sono una che fa domande personali anzi mi faccio molto i fatti miei ma mi spieghi come mai ti lasciano diciamo con meno sorveglianza se anche tu sei uscita da poco dal carcere? Ho visto che in centrale sei sul computer, nessuno ti stà con il fiato sul collo e gli sbirri sembrano più affabili rispetto che con me"

"beh io sono fuori da 3 mesi e in questo lasso di tempo hanno imparato a mollare un po la presa, diciamo che sono una persona libera ma per avere una buona parola sulla mia fedina penale ho accettato di lavorare in polizia come i lavori socialmente utili, resterò lì per un po poi penso che tra qualche mese me ne andrò. Sai all'inizio guardavano anche me come guardano te, certo io sono finita in carcere solo per frode e furti ma anche per una cosa così piccola quando sei stato in galera ti trattano come una feccia all'inizio"

"tu sei pazza, se io fossi stata libera me ne sarei andata in qualche isola lontano da qui" ribatto

"e chi ti dice che non è una cosa che ho in mente, sto solo sfruttando i soldi e i server della polizia per essere sicura che avrò tutto quello che mi serve senza spendere un centesimo"

"e nessuno si è accorto di nulla?" domando sconvolta

"Baby non sono io che quando mi danno un computer nelle mani sono osservata da 4 persone. Non si accorgono di nulla perché sono molto brava in quello che faccio" ghigna divertita "ma che mi dici di te, invece perché lì dentro sembrano tutti pronti ad un tuo colpo di testa"

"Forse perché è così, loro non si fideranno mai come io non ho intenzione di fidarmi, mi hanno deluso una volta e c'è la mia libertà in ballo, sono stata privata della possibilità di iniziare la mia vita e di sicuro ora che ne ho la possibilità non metterò tutto nelle loro mani, non un'altra volta"

"se non sono indelicata come ti sei cacciata in questo guaio, non sembri una pericolosa o che ama i guai"

"non ero così, una volta era quella che al liceo viene definita la ragazzina per bene, non un'assenza da scuola, voti alti e con amiche sempre pronte a sostenermi più o meno. Ho conosciuto un ragazzo e fin qui tutto normale ma il mio sbaglio più grande è stato quello di credere di poter cambiare una persona che non voleva essere salvata. Credevo che la storia della santarellina e il bad boy fosse il mio caso ma questa volta il finale è ben diverso." Mi perdo nei ricordi non accorgendomi di stringere i pugni

"ti vuoi vendicare quindi"

"assolutamente si, ho intenzione di togliergli tutto proprio come lui ha fatto con me ma ho anche intenzione di farmi giustizia come si deve, farò quello che i poliziotti non sanno fare, troverò Richard, troverò tutte le prove che lo incastreranno, dovranno essere delle prove d'acciaio, non deve avere via di scampo e solo quando finirà in un carcere di massima sicurezza allora potrò dire di aver finito. Fino ad all'ora devo fare buon viso a cattivo gioco"

"mi piaci sempre di più ragazza. Cosa hai in mente" la guardo senza rispondere "non ti fidi ancora di me eh" ancora una volta non rispondo "sappi che dalla mia bocca non uscirà nulla, non so cosa hai in mente di fare ma spero per te di riuscirci, se avessi bisogno di una mano sono lì dentro da 3 mesi qualche dritta te la posso sempre dare" mi fa un occhiolino prima di aprire la porta ed andarsene.

Un clichè pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora