Cap 50

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"che vuol dire. Che succede?" si avvicina Bob

"Richard con il tempo ha fatto in modo di far sparire lui stesso tutte le prove che potevano incriminarlo a situazioni a cui se la polizia ne fosse venuta a conoscenza non sarebbe uscito di prigione nemmeno con tutti i soldi che ha ma a quanto pare siamo riusciti ad arrivare ad alcuni nomi nonchè fonti essenziali" spiegò brevemente Josè ma le 5 facce perplesse e confuse degli sbirri gli fece intuire che non avevano capito il nesso così dopo un assenso generale spiegò

"In questi anni poco dopo che ci siamo conosciuti e Alex ci ha aggiornati su tutto ci siamo occupati di vari fronti: abbiamo cercato su ogni tipo di rete a livello mondiale eventi o notizie che potessero farci sospettare di Richard e a dire la verità non è stata una cosa alquanto complessa perchè con noi avevamo una persona che lo conosceva bene o meglio che conosceva il suo modo di agire e le vie che avrebbe preso ed infatti non è stato difficile per Alexandra capire quali fatti accaduti fossero per opera di Richard o fossero dovuti realmente a problematiche tra gang. Successivamente ci siamo concentrati sulle Black door, che non sono altro che ramificazioni di vari siti da cui non è stato facile entrare, se si vuole conoscere i fatti sporchi della società di sicuro non si può andare su google e digitare wikipedia. Richard ovviamente sa che Alex lo può fregare ma la cosa che sottovaluta è che siamo riusciti ad accedere a delle sue email che considera del tutto sicure, in fondo sarà anche un genio ma ognugno di noi conosce dei trucchetti informatici niente male quindi qualcosa siamo riusciti a ricavare.

Grazie ad altri aiuti esterni abbiamo scoperto la localizzazione di vari magazzini, con varie informazioni siamo riusciti a collegare il caro Richy con il traffico di droga gestito prima da suo padre poi messo in carico da lui in vari paesi dove hanno delle loro riserve e rifornimenti. Le armi e le macchine? Ci è bastato hackerare dei server dei soci di Richard, soci che ormai purtroppo sono ascesi al cielo o passati sotto l'inferno non vi so dire; in questi 3 anni ha fatto uccidere molti suoi collaboratori ma noi avevamo piccoli tasselli di puzzle che con il tempo hanno dato una figura chiara. Grazie a vari agganci e fonti che non rivelerò abbiamo accesso ad una lista di persone corrotte quali avvocati, giudici, giurie, poliziotti e guardie carcerarie. "

"in tutto questo tempo siete riusciti a ricavare così tante informazioni?" chiede sbigottito Lucas

"si, ah ho dato una sbirciatina alle vostre di prove e le ho aggiunte alle nostre, tranquilli è ancora tutto li ma per sicurezza ho passato tutto su un sistema da me ideato del quale anche Alex non ci capisce molto"

Gli sbirri mi guardano come per capire se è vero "molte cose che so ora le ho imparate da me o grazie a loro ma involontariamente metto sempre sistemi che Richard mi ha insegnato e se avessi messo un mio schema di protezione informatica di file lo avrebbe hackerato e non possiamo permettercelo"

"Avete tutto allora, che aspettate, datecelo e finiamo questa storia" interviene Paul

"non abbiamo finito" dice ora Roxy "manca la parte dell'omicidio e di alcune sparizioni improvvise. Senza queste Alex non sarebbe libera definitivamente" dice guardandomi e con un piccolo sorriso la ringrazio

"cosa non ci state dicendo" chiede ovviamente Derek

"te lo dicevo io" mi mima Roxy ma gli faccio cenno di non dire nulla così come agli altri

"Alexandra" mi richiama lo sbirro e con uno sbuffo mi giro a guardarlo

"nulla che a voi interessi"

"non farmi incazzare" dice anche se già si stà arrabbiando, lo noto dalla vena evidente nel suo collo ed io proprio come ho sempre fatto mostro il mio sorrisetto di scherno

"tutto a tempo debito, sapete la maggior parte delle cose il resto non è per voi"

"oh eccome se lo è" sbotta Derek "non costringermi a portarti di sopra e farti parlare a modo mio" lo guardo allarmata. Ha davvero detto una frase del genere così, senza preoccuparsi minimanete degli altri che ci stanno oserei dire giustamente fissando perplessi.

"Derek ma che" fa per parlare Bea

"non ora" la interrompe brusco "allora?" ribatte non staccando lo sguardo dal mio

"possiamo ottenere una confessione" gli rivela Thomas. Mi giro di scatto guardandolo malissimo

"ma che ti salta in mente. Non dovevi dire nulla" lo fulmino subito

"Alex non sono idiota, so i rischi che corri e mi metto nei suoi panni. È un piano di merda" dice con nonchalance

"Come farai" domanda rigido e secco lo sbirro al mio fianco "dimmi che non è quello che penso perché è la volta buona che ti chiudo da qualche parte" ora è molto incazzato.

"pensa quello che ti pare ma solo perché abbiamo fatto quel discorso non ti credere che le cose cambino, posso chiudere questa storia ma solo a modo mio. Devi lasciarmi fare, non intralciarmi" noto la sua vena nel collo gonfiarsi segno che tra poco esploderà ed io sono pronta a battermi perchè non deciderà per me, è sempre stato questo il piano, certo è da pianificare meglio ma anche con lui qui non cambierò idea.

Ancora una volta mi stupisce perché invece di urlarmi in faccia come eravamo soliti fare mi carica su una spalla sotto lo stupore di tutti e il viso sorridente di Roxy e mi riporta al piano di sopra, raggiungiamo la mia camera e mi appoggia a terra prendendo respiri profondi.

"hai deciso di farmi incazzare subito questa mattina o ti è dato proprio di volta il cervello"

"non andrò da lui senza un buon piano non prendermi per stupida. Prima del vostro arrivo stavamo già pensando a qualcosa e tu non mi fermerai" gli punto un dito contro

"non cominciamo" inizia a dire ma lo interrompo subito

"non cominciare TU! sono stata chiara Derek, ti ho detto che questo non avrebbe portato a nulla di buono, stiamo già litigando, mi stai già rinchiudendo da qualche parte e mi stai già fermando. Dov'è finito l'uomo eh, hai detto di mettere da parte lo sbirro ma tu lo fai?"

Mi prende la mano avvicinandomi a lui "non ti stò parlando da sbirro anche se lo vorrei, ti stò parlando da uomo che non lascerà che la sua donna vada in una missione suicida con quel pazzo poi che ti vuole morta. Pensi che andrai da lui, lo farai parlare e ritornerai qui come nulla fosse?!" mi dice arrabbiato ma sono rimasta ferma alla frase prima

"E da quando sarei diventata la tua donna spiegami. Perchè credo di essermi persa un passagio anzi chi cavolo ti ha dato il permesso di chiamarmi così e definirmi tale" perché questo uomo ha il vizio di affermare certe cose di sua iniziativa, non ne avevamo parlato e sentirglielo dire mi ha abbastanza spiazzata

"dio se mi fai diventare matto" mi spinge tra le sue braccia per poi sentire dei piccoli baci che mi lascia sul collo "cosa devo fare con te mm?"

"devi lasciarmi fare Derek" ritorno risoluta prima di perdere la concentrazione

"non così, troviamo un altro modo, ma tu non andrai da lui e su questo non si discute"

"non parlami con il tono da sbirro, non decidi tu" ritorno a fissarlo ferma nella mia decisione

"no infatti questa volta decideremo insieme". Non so chi dei due sia più testardo dell'altro.


Un clichè pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora