A dispetto del mio vecchio carcere dove potevamo andare all'aria aperta almeno 4 volte a settimana qui si può andare nel cortile solo una volta a settimana per il massimo di un'ora e si mangia in una mensa sempre solo una volta a settimana, anche in questo caso i giorni vengono distribuiti in modo che i prigionieri dei vari livelli non si incontrino.
Oggi sembra essere arrivato il nostro turno per tanto possiamo uscire fuori e dopo che le porte vengono aperte molti si tuffano fuori dalla propria cella così anch'io lascio la mia a differenza del mio compagno che sembra ignorare la sua possibile ora libera e continua a dormire mettendosi un braccio sopra gli occhi; non so se stia proprio dormendo o la sua è solo una strategia per passare il tempo ma senza guardarmi indietro seguo il gregge di persone che mi conducono in quel piccolo spazio che avevo visto il mio primo giorno.
Il cortile non è tanto grande ma è comunque spazioso per permettere di tenere sulla 80 di persone in maniera dispersiva così che uno non da fastidio all'altro.
Questo spazio non ha nulla a parte tre panchine ovviamente già occupati, noto subito che ci sono vari gruppetti ovviamente e molte guardie a controllare che non succeda nulla.
Non volendo fare la bella statuetta davanti alla porta trovo un angolo isolato e non occupato e mi dirigo proprio lì sotto lo sguardo di molti ma che puntualmente ignoro, in fondo sono quella che viene chiamata carne fresca ma dai tatuaggi sul mio corpo si può notare che non sono nuova di questi posti ma semplicemente vengo da un altro carcere; continuo per la mia strada senza guardare nessuno in particolare e raggiunta la mia meta mi siedo appoggiando la testa dietro di me ovvero nella rete che circonda questo spazio.
Può sembrare stupida l'idea di non fissare nessuno ma se non si vuole rogne questa è la tattica migliore anche se poi c'è sempre qualcuno che cerca comunque uno scontro.
Riesco per un po a non essere disturbata fino a quando nel mio campo visivo non entra una figura, alzo la testa trovando una ragazza minuta con i capelli a caschetto marroni, occhi del medesimo colore e un piccolo sorrido sulle labbra, sorriso che da anni non vedevo in una persona specialmente in questo ambiente.
"ciao, io sono Aria, sei nuova vero?" mi domanda calma e gentile ma non rispondo non volendo fare conversazione e soprattutto amicizia cosa che credo voglia fare la ragazza che ora si siede al mio fianco "sai ti ho notata subito e ho pensato di venire a fare un po di conversazione, anch'io all'inizio ero spaventata ma poi..." sembra perdersi nei pensieri poi riprende subito "insomma da nuova arrivata voglio darti un piccolo consiglio, in questo ambiente non è un bene che tu stia sola, potresti essere presa di mira proprio perché sola"
Cerco di trattenermi ma senza pensarci rispondo "so badare a me stessa" lei sorride come se gli avessi detto chissà cosa
"Allora non sei muta! Scusa pessima battuta, forse sono io ad essere troppo espansiva ma ho notato qualcosa di diverso in te e pensavo che potevamo diventare amiche" sbuffo una risata attirando la sua completa attenzione
"se non lo avessi notato non siamo all'asilo, qui nessuno è amico di nessuno, qui se non sei furbo ti fottono. Tu mi sembri troppo ingenua, mi ricordi me i primi anni di carcere. Fammi indovinare sei qui da poco vero?"
"Sono dentro da due anni e tra altri due esco, tu da quanto sei dentro?" mi domanda ma non rispondo continuando a guardare davanti a me "penso da più di tre anni vero?" mi giro verso di lei guardandola con un sopracciglio alzato "Ho tirato ad indovinare guardando i tuoi tatuaggi, solitamente chi è dentro da più di due anni inizia a farsi dei tatuaggi. Sembra come una piccola regola ormai" sbuffa però divertita.
Scuoto la testa come se avesse detto la peggiore delle fesserie, però è vero, poco prima del mio 2 anno di carcere ho iniziato a fare dei tatuaggi, in ogni carcere c'è sempre qualcuno che li fa e per mia fortuna i miei non si sono mai infettati.
"Alex" dico all'improvviso stupendola "Mi chiamo Alex" mi sorride sincera "Piacere Alex, ma è il tuo nome o un abbreviazione"
"Ma tu fai sempre tutte queste domande a gente che non conosci? Sei fin troppo ingenua"
"Solo sono gentile con persone che secondo me sono buone e nonostante l'aria da dura io penso tu sia buona, almeno sei molto meglio di molti qui dentro"
I brusii che prima riempivano l'area terminano d'improvviso così giro la testa cercando di capire a cosa sia dovuto questo silenzio improvviso e noto il mio compagno di cella che si gratta la nuca ancora mezzo addormentato poi si guarda spesso intorno come a cercare qualcosa e quando incrocia il mio sguardo sembra soffermarsi pochi secondi di più per poi dirigersi verso un piccolo angolo libero e appoggiarsi alla rete e accendersi una sigaretta tranquillo.
"E' arrivato" sento sussurrare da Aria così mi giro a guardala con un cipiglio non capendo, lei notando la mia espressione si appresta a spiegarmi "Devi sapere che qui dentro è il prigioniero più imprevedibile, è un tipo tranquillo infondo ma se lo si fa arrabbiare diventa pericoloso, qui tutti lo temono o meglio i più fifoni gli girano alla larga ma molti hanno provato a farlo fuori e lui li ha mandati tutti all'ospedale con qualcosa di rotto. Non so da quanto tempo sia qui dentro, forse poco meno di un mese ma in poco tempo ha guadagnato il terrore di altri criminali, pensa che anche le guardie non vogliono averci a che fare"
Subito ripenso alla guardia che ieri mi ha augurato buona fortuna, ecco a cosa si riferiva
"ottimo mi hanno messo con un pazzo, davvero ottimo" sussurro più a me stessa che alla ragazza che invece sembra capirmi bene dato che per poco non urla "COOOSAAA?! Vorresti dirmi che Derek è il tuo compagno di cella?!!!!!!" esclama sempre più scioccata "Devi stare attenta con lui non sai mai come può reagire"
<ah quindi il suo nome è Derek> cerco di ricordarmi
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Un clichè pericoloso
RomanceQuesta storia è nata come un clichè ma quello che ne seguirà non lo sarà altrettanto questo ve lo posso assicurare. Una ragazza e un bad boy ma non ci sarà quel finale che noi tutti conosciamo, c'è tutta una storia dietro da scoprire e starà a voi...