POV THIRD PERSON
Dopo che la famiglia Han si avvicinò al tavolo dove c'era già seduta la famiglia Lee, essi iniziarono a presentarsi.
Tra inchini e saluti anche i due ragazzi con pochi anni di differenza si presentarono.
"Sono Han Jisung" disse il sottoscritto inchinandosi davanti al suo hyung.
"Lee Minho" rispose lo hyung.
"Bene ragazzi, voi due sarete vicini così potrete fare amicizia" disse la signora Lee, sorridendo ai due ragazzi.
Jisung iniziò ad osservare il ragazzo, egli indossava una camicia bianco panna, con i pantaloni neri di velluto e una giacca sempre nera e di velluto. Era etereo, il suo viso liscio e morbido, i suoi occhi erano delle stelle ma il suo sorriso ti avrebbe fatto sciogliere nel giro di due secondi.
"Ciao" sussurrò con un filo di voce Jisung
Il più grande ricambiò soltanto alzando un po' la testa.
All'inizio della cena restarono in silenzio, facendo finta di ascoltare i genitori e lanciandosi qualche occhiata.
Ma dopo un po' il più piccolo non ci riuscì più a sopportare la situazione ed iniziò a parlare sentendo qualche risposta ed intervento da parte di Minho.
"Sai, sei più simpatico del dovuto" disse in una mezza risata Jisung.
"Non sei il primo a dirmelo, tesoro" rispose Minho marcando l'ultima parola e facendogli un occhialino.
Il più piccolo si girò in imbarazzo, arrossendo.
Perché sto arrossendo? Si chiedeva Jisung.
Perché lo sto trattando un questa maniera? Si chiedeva a sua volta Minho cercando di distrarsi a sua volta pensando alla sua ragazza.
Non sono gay, no. Si ripeteva questa frase nella testa di Minho.
Ma,Jisung, cercando di mettere di lato l'imbarazzo continuò a parlare come se non fosse successo nulla e come se si conoscessero da anni.
Minho notando la situazione, lo seguì.
Minho continuava a guardare Jisung, riempirsi le guance col cibo e parlare, della sua vita.
"Avvolte odio mia sorella, non mi ascolta, ma guarda che bel make-up che mi ha fatto oggi" disse Jisung, svuotando le guance ed avvicinandosi al più grande senza paura.
Ma dopo essersi accorto della poca distanza tra i loro visi, si allontanò di scatto.
Nella testa del piú grande rimbombava sempre la stessa frase, non sono gay, magari lui lo è ma io no.
Dopo quel momento, l'imbarazzo si alzò e passarono quasi il resto della serata in silenzio, sussurrando qualche frase per far sciogliere il ghiaccio che si stava trasformando in un iceberg.
"Allora firmi qua e abbiamo finito" annunciò con gioia il padre di Minho.
E, senza pensarci due volte, il padre di Jisung prese la penna e firmò sotto lo guardo di tutte le altre persone sedute al tavolo.
"Okay, abbiamo terminato" annunciò con un grande sospiro la signora Han.
La famiglia Lee e la famiglia Han, si prepararono per pagare il cibo, di cui il conto fu diviso a metà, e per uscire dal ristorante.
"Allora, arrivederci, spero di poter fare altri contatti con voi" disse inchinandosi la signora Lee.
"Si, così porterò anche la famosa ricetta" disse ridendo la mamma di Jisung.
"Andiamo Minho" disse il padre del sottoscritto.
"Si, devo solo dire una cosa a Jisung" disse correndo verso di lui.
"Spero di non rincontrarti mai più" gli sussurrò all'orecchio il figlio della famiglia Lee.
Beh, non era completamente vero magari avrebbe preferito conoscerlo di più e capire perché gli piacessero così tanto le cheesecake, il perché si riempisse le guance di cibo in quel modo o solo perché gli facesse quello strano effetto, ma forse era la cosa migliore, per lui, la sua famiglia e la sua ragazza.
A Jisung spuntarono delle lacrime agli occhi.
"Che bello, i nostri figli hanno fatto amicizia" disse il padre di Jisung guardando l'altro padre.
"Già, bella amicizia" disse Lia, notando e capendo la situazione.SPAZIO AUTRICE
Per scrivere questo capitolo è stato un parto, non sapevo come fare😭.
Ma ci sono riuscita anche se non è uscito come volessi io.
~Giggia🤍
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Enemies? || Minsung
Teen Fiction"Spero di non rincontrarti mai più" gli sussurrò all'orecchio il figlio della famiglia Lee. IN CORSO, NON VOGLIO SESSUALIZZARE NESSUN K-POP IDOL