"Incubo?" (cap.31)

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POV JEONGIN

Da quando Changbin e Seungmin sono stati beccati l'altra volte dalla mamma di quest'ultimo, i due iniziarono ad incontrarsi e scambiare le loro smancerie nelle nostre case, cosicché Seungmin potesse inventare di essere a casa mia con me quando era invece con il suo fidanzato.
Bene, in questo momento, sono seduti sul mio divanetto del salone  mentre si baciano e si dicono belle parole.
Io sono seduto sul pavimento, mentre gioco ai miei videogiochi fingendo di non essere il terzo incomodo a casa mia.
Ad un tratto mi venne in mente di chiamare il mio fidanzato, così che io non facessi la candela.
Presi il telefono, che non squilla neanche, ma stacca direttamente.
Nessuna risposta? Strano.
Riprovo per la seconda volta.
Stessa cosa.
Riprovai per la terza e la quarta, ma nessuno mi rispose.
Strano, però perché dovrebbe rispondermi alle dieci di sera, quel vecchio starà dormendo.
Anche se mi avrebbe mandato la buonanotte.
Seungmin si alzò dal divano e si avvicinò a me:" Innie, tutto okay? Sei pallido come un vampiro" chiese preoccupato.
Non risposi, riguardai il telefono, aprì la chat con Chan.

남편*🤍🔒

ci sentiamo dopo amore mio, ti amo🤍
17:34  ✓✓

ti amo anch'io, a dopo
17:34 ✓✓

perché non rispondi al telefono
22:03 ✓

dove sei?
22:05 ✓

non ti arrivano neanche i messaggi
22:06 ✓

ti amo Bang Christopher, ti prego accendi il telefono
22:08 ✓

Vidi la situazione, era tutto inutile, non gli arrivavano i messaggi come avrebbe potuto rispondere ad essi o alle mie chiamate.
Seungmin nel frattempo lesse tutto e all' improvviso mi abbracciò forte e scappò dall' altra parte della stanza, dove si trova il suo fidanzato.
Gli sussurrò qualcosa all'orecchio, qualcosa che gli fece alzare gli occhi su di me e poco dopo tutto il corpo per camminare verso il mio.
"Conosco un posto dove lui di solito va per rilassarsi e uscire, ti ci porto?" chiese senza neanche dire altro o il nome di egli.
Lo capì lo stesso e risposi:" Metto le scarpe e andiamo".
Così feci, presi le scarpe più comode, le misi e le allacciai il piú veloce possibile con mille domande che mi frullavano per la testa.
Magari sto sbagliando?
Sono un ragazzo cattivo e geloso.
Non me lo merito. Oppure e lui a non meritare me?
Non trovai un sola risposta, ma sapevo già che quello che avrei visto avrebbe potuto risolvere la confusione dentro il mio cervello, ma anche semplicemente crearne di piú.
Uscimmo ed entrammo dentro la macchina del piú grande, che si sedette subito nel posto del giudatore, uscì dal posteggio e posizionò la sua mano sulla coscia del suo ragazzo, seduto al suo fianco.
Io, nei posti posteriori, piansi interamente pensando a lui e facendomi i peggior film mentali su un possibile tradimento, ma tanto Chan non è capace.
Mi cercai di riassicurare con le voci positive e scacciando quelle negative.
"Andrà tutto bene" sussurrò Seungmin, girando la testa verso il mio posto, posizionato prima del guidatore.
Dentro di me, l'ansia mi mangiava e trattenevo per poco le lacrime.
Arrivano in un locale tipico nostro, dove ci andavamo quando uscivamo.
La scritta neon che indicava il nome del posto: "STAY", ribatteva potente sulla strada e adesso sulle nostre facce.
Entrammo dentro il locale e iniziai a cercare Chan, come un bimbo cerca i suo genitori.
A

ndai nei corridoi per arrivare al bagno, dove già si sentivano gemiti e urla sia femminili che maschili.
Ero seguito dalla coppia che cercava di mantenere il mio passo svelto, mi ritrovai dentro il bagno maschile che ormai sembrava unisex.
La sento pensai è la sua voce la riconoscerei tra mille.
Aprì frettolosamente e brutalmente la porta del terzo bagno a destra.
Il cuore mi si spezzò, le gambe cedettero e sentii le ginocchia toccare il pavimento freddo, le lacrime ormai tenute da troppo tempo fuoriuscirono, la mia vista si focalizzò sulla scena difronte a me e iniziai a sentire sempre peggio, solo voci offuscate, in secondo piano.
Davanti a me, c'era lui, l'amore della mia vita, il ragazzo a cui avevo donato il cuore, a cui avrei utilizzato il mio stesso corpo per proteggerlo, a cui avevo donato la nostra intimità, che godeva della bocca di una ragazza ancora del tutto vestita.
Piansi e urlai, così tanto che la femmina se ne accorse e uscì di corsa dal bagno.
Seungmin si avvicinò a me, così tanto che sentii le mani calde di qualcuno cercare di raccogliere i pezzi di vetro ovunque, ne sentii altre due che mi asciugavano dolcemente le mie lacrime.
"Ma sei cretino, era il miglior pompino che mia avevano mai fatto" disse Christopher alzandosi i pantaloni e le mutande, allacciandosi di nuovo la cintura.
"Christopher, io dovrei essere l'unico per te, io sono il tuo fidanzato tu dovresti amare me" sussurrai tra le lacrime.
"O mio Dio, Jeongin sei stato solo una notte, ero addirittura ubriaco lasciami stare non ti amo" sbuffò mentre si avvicinò al lavandino per lavarsi le mani.
"Ci avrei scommesso tutti i pochi soldi che ho nel portafoglio che non ti avrebbe voluto" mi girai verso il mio amico che parlava e che adesso era lontano "chi vorrebbe uno come te" concluse il settembrino.
Non ci credo.
"Non sarai mai abbastanza Jeongin" aggiunse il suo fidanzato.
"Già Jeongin" Chan.
"Jeongin" Changbin.
"Jeongin" Seungmin.
"Jeongin, Jeongin, Jeongin" ripeté Seungmin più volte.
Alzai la testa di scatto, asciugai il poco sudore che scendeva dalla faccia e provai a recuperare il respiro.
"Amore mio, tutto okay?" chiese quello schifoso.
Se ci sei tu qui dentro no.
"Come osi chiamarmi amore mio dopo quello che hai fatto allo Stay". risposi nervosamente.
"Non capisco di che parli Jeongin" disse avvicinandosi al letto per sedersi.
"Quella ragazza, anche Seungmin e Changbin te lo posso dire, anzi siete stati cattivi anche voi con me, continuavate a ripetere che non ero abbastanza per Chan" dissi sull'orlo delle lacrime.
"Innie, ma noi non siamo andati in nessun posto, siamo stati qui a casa, tu hai chiamato Chan perché ti sentivi solo e poi abbiamo ordinato il cibo .
Sei salito per riposarti e preparati per il tuo fidanzato, l'hai detto tu" la voce dolce e calma di Changbin mi fece sciogliere e riflette.
"Tesoro, non è che hai avuto un incubo?"
fece la sua ennesima domanda il ragazzo seduto accanto a me.
Probabile.
Controllai il telefono, i famosissimi messaggi non c'erano.
"Ci lasciate da soli, per favore" chiesi all' altra coppia.
I due lasciarono la stanza silenziosamente.
Era solo un incubo cretino e io che ho pensato al peggio.
Appena sentii la porta sbattere, mi buttai tra le braccia del ragazzo muscoloso, che mi accolse felicemente.
"Scusa" sussurrai mentre gli baciavo la guancia.
"Ti amo Jeongin, vuoi raccontarmi dell'incubo?".
Si distese sul mio letto per fare distendere poi me su di lui, mi rinchiuse tra le sue braccia e io iniziai a raccontare.
Mentre parlai mi lasciò dei baci che esprimevano sicurezza.
Finito il racconto, scendemmo e mangiammo il cibo ordinato, per poi aspettare che gli altri due se ne andassero e avere del tempo solo per noi.
Ci coccolammo nel letto e poco dopo ci addormentammo.
Non ebbi più paura di fare incubi su di lui.

SPAZIO AUTRICE
Scusate un botto se manco per tanto tempo, ma molto casino anche perché sta ricominciando la scuola e devo ancora prendere il ritmo scolastico.
Vi sono piaciuti le ultime uscite degli skz? Fatemi sapere
* marito
~Giggia🤍

Enemies? || MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora