"Beccati" (cap.30)

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POV SEUNGMIN
La mia relazione con Changbin andava benissimo.
Anche se lo sapevano soltanto i nostri sei amici, eravamo felici lo stesso.
Le nostre famiglie non sapevano niente, non sapeva che di eravamo rincontrati, immaginate del fidanzamento.
Ci vedevamo, moltissime volte, in un parco che si trovava non molto lontano dalle nostre case, senza  farci beccare. Oppure a casa l'uno dell'altro, ovviamente da soli e anche qui senza farci vedere da qualcuno.
Oggi fu uno di quei giorni, in cui non fummo solo io e lui ma anche i nostri amici, tutti a casa mia.
"Oi, sicuro che i tuoi genitori tornino stasera tardi?" chiese incerto Minho, che era seduto per terra con la schiena poggiata al divano.
"Si Hyung, tranquillo non torneranno prima" risposi sicuro, accarezzandogli dolcemente i capelli.
"Apposto, che film mettiamo?" domandò il piú grande.
Dalla bocca di tutti uscì un 'bohhh', o almeno, non tutti.
Felix esclamò "Vabbè se non sapete voi, ci rivedremo 'Barbie' e piangeremo di nuovo".
Il piú piccoletto del gruppo iniziò ad annuire freneticamente e a saltellare per tutta la stanza, quei due amavano 'Barbie'.
"Punto numero uno: l'abbiamo già visto al cinema.
Punto numero due: l'abbiamo visto trecento volte da quando è uscito.
Punto numero tre: piangete solo tu e Jeongin" disse serio il mio ragazzo, seduto accanto a me.
"Punto numero uno: non mi importa.
Punto numero due: non me ne frega nulla.
Punto numero tre: ha pianto anche il tuo fidanzato e Jisung." rispose il biondino assumendo la sua solita mossa slay.
"Eddai Hyung, ti prego, voglio vederlo tanto tanto" disse con voce bambinesca Jeongin e facendo il labbruccio (fun fact: Changbin ha un debole per il labbruccio di Jeongin, ovviamente in questa storia, non so nella vita reale).
"Tanto tu limonerai con il tuo ragazzo tutto il tempo" affermò Chan stando dalla parte del suo piccolo ma facendo arrossire me.
E vero, ogni volta che guardiamo un film tutti insieme, io e lui ci mettiamo da parte per baciarci e scambiarci affetto senza che nessuno se ne accorgesse ma ci hanno beccato piú di una volta.
Jisung puntò lo sguardo su di me, facendomi capire che dovevo fare qualcosa con Changbin.
Mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai: "Amore che te ne fotte, faglielo mettere tanto ha ragione Chan ci baceremo tutto il tempo, stasera sono tuo" calcando con forza le ultime parole.
"Mettetelo e basta" disse semplicemente.
Lo ringrazia e gli lasciai un bacio delicato sulla guancia.
Eravamo già al buio, da prima, così sistemo film e iniziamo a guardarlo.
Beh, non proprio.
Io e Changbin eravamo messi nell'angolo del divano e dall'altra parte c'era Chan con Jeongin, mentre per terra gli altri quattro.
Changbin se ne fregò del film e mi fece segno di sedersi a cavalcioni su di lui.
Appena mi sistemai bene, appoggiò le sue mani sui i miei fianchi e iniziò a baciarmi dolcemente.
Quel bacio si approfondì sempre di più, diventando un bacio casto e bagnato, dove le nostre lingue danzavano insieme un ballo che solo loro sapevano, dove erano espresse tutte l' emozioni che provavamo l'uno per l'altro.
Iniziai a muovere il bacino lentamente, provocandolo.
Portai involontariamente la testa all'indietro cosicché lui si spostò dalle mie labbra al collo, mordendolo e succhiandolo, lasciando segni violacei e rossastri in tutta la pelle.
Mi morsi il labbro per non iniziare ad ansimare davanti ai nostri amici.
Abbassai la testa, avvicinandomi al suo orecchio per fare sentire cosa mi stavano procurando lo scontro delle nostre erezioni e le sue labbra sul mio collo.
Mi aprì i due bottoncini della polo che indossavo.
Le sue mani si spostarono velocemente sul mio sedere, che strinse leggermente riprendendo a baciarmi.
Iniziò a lasciarmi dolci baci sul mio viso, fin quando...
Fin quando non sentimmo una voce femminile urlare il mio nome.
"SEUNGMIN" urlo mia madre infuriata, seguita da mio padre e mio fratello.
Ci girammo tutti insieme e quando misi a fuoco che era mia madre, scesi velocemente dalle gambe di Changbin, mettendomi su due piedi.
"Mamma" dissi accompagnato da una risata nervosa.
Ella sapeva che io avevo invitato i miei amici a guardare un film, ma non era questo il problema.
"CHI CAZZO È?" continuò ad urlare, indicando Changbin seduto dietro di me.
Ecco, questo.
Il silenzio regnava, si sentivano, semplicemente, ogni tanto le urla di mia madre e le mie risposte.
"Mamma, ti giuro, è solo un amico" mentì con gli occhi lucidi e  pentendomi di quella bugia così falsa.
"AMICO!? UN AMICO NON TI AVREBBE FATTO SEDERE SU DI LUI.
UN AMICO NON TI AVREBBE TOCCATO IL CULO.
UN AMICO NON TI AVREBBE BACIATO"
urlò ancora piú forte infastidendo sia me che Jeongin.
"QUESTO -disse prendendo il colletto della polo aperto- NON È ESSERE AMICI" finì.
"Mamma, riparliamone quando siamo da soli, ti prego" iniziai a piangere e sentì Changbin alzarsi per provare a consolarmi.
"Marie (nome della mamma di Seungmin), smettila di fare così. Alla sua età eri peggio" affermò mio padre cercando di calmare la sua rabbia.
"NON MI BACIAVO LE DONNE E NEANCHE ME LE FACEVO" rispose urlandogli contro.
"Beh se per questo neanche suo figlio si bacia o/e si fa le donne" pensò a voce alta Changbin dietro di me, mentre mi accarezzava la schiena per farmi smettere di piangere.
Uno sorriso nacque sul mio viso e anche su quello degli altri, che si erano riuniti uno accanto all'altro, vicini alla porta.
"QUESTO È IL PROBLEMA" gli urlo addosso.
"Aspetta un momento" disse come se si fosse calmata del tutto all'improvviso " tu BRUTTISSIMO PEZZO DI MERDA, SEI LO STESSO CHE HAI FATTO DUBITARE MIO FIGLIO DELLA SUA SESSUALITÀ ALLE MEDIE". continuò, riniziando ad urlare.
"Si, tesoro mio, sono vivo" rispose lui a tono.
"Ovvio che sei vivo, abbiamo fatto una bella sceneggiatura io e tua madre" rispose ghignando.
"Non voglio sentire più nominare il nome di mia madre nella tua bocca sporca" iniziò lui " e neanche quello del mio fidanzato" concluse guardandomi e avvicinandosi a me.
Sapevo già cosa avrebbe fatto ed ero piú che pronto.
Mi baciò.
Un bacio d'addio, ma che continuava a mostrare il suo amore per me.
Un bacio triste, come di una donna alla stazione che bacia suo marito militare, non sapendo se torna.
Ci staccammo quando Hyunjin iniziò a parlare.
"Sa, deve essere fiera di suo figlio, lui è il migliore.
Riesce a risolvere ogni situazione dove c'è un problema, riesce ad occuparsi di tutti, riesce ad essere il migliore in ogni materia anche in quelle che gli piacciono di meno, riesce ad essere la persona che lui vuole senza problemi, riesce ad amare ma lei continua a mettere i bastoni tra le ruote, dividendoli e addirittura fingendo la morte del suo primo e unico amore.
Non si sente una cattiva madre? Non si sente crudele a separare una coppia così bella? Non si sente una merda dopo questa figuraccia che ha fatto davanti a noi? Non si sente una merda ad odiare suo figlio, sangue del suo sangue, soltanto perché ama una persona del suo stesso sesso? Non si sente una merda ad odiare suo figlio?".
Rimanemmo scioccati dalle sue parole.
Mia madre iniziò ad applaudire lentamente, ridendo come una psicopatica.
"Mi fate ridere, voi, ragazzini di questi tempi che avete ancora la boccuccia che vi fa puzza del latte materno a paragonare me ad una merda.
No, amore mio, non mi sento una merda.
L'unica merda qua dentro, siete voi persone gay.- ci scioccammo tutti quanti e vidi Chan trattenersi dal picchiarla-.
E si potrei odiare mio figlio 'sangue del mio sangue '- disse copiando la voce di Hyunjin- per essere una merda contro natura".
Piansi, ancora piú forte, ancora di più.
Le sue parole mi fecero male al cuore come se, mi avessero sparato una pallottola.
Sentirsi dire queste cose dalla propria madre fa male.
"Beh, fa male ad odiare Seungmin, ma tanto il suo amore lo coprirà lui- indicò Changbin- anzi lo copriremo noi.
Non abbiamo bisogno di lei" concluse Jisung.
"Perfetto, mettete le scarpe e uscite" obbligò mia madre ai miei amici.
Changbin andò pure, solo dopo essersi assicurato che poteva da me.
"Sai Changbin, ho sperato che tu morissi davvero e ancora lo spero, mi hai rovinato una famiglia" esclamò Marie.
"MAMMA" "MARIE" urlammo tutti e tre maschi della famiglia contemporaneamente.
Non ci vidi piú dalla rabbia, così mi avvicinai, ma qualcuno mi tirò prima.
"Tranquilli" mi bloccò Changbin " sa che cose le auguro io? Che tutti e due dei suoi figli siano gay.
Con uno ci siamo, aspetto l'altro" concluse sorridendole, baciandomi dolcemente sulla guancia, salutando come se nulla fosse successo e lasciando la casa con gli altri.
"Sali in camera, prima che oggi muori sotto mani mie" sussurrò stringendo i pugni.
Così feci, salì due/tre scalini alla volta.
Arrivato in camera, mi chiusi a chiave e mi buttai sul letto.
Piansi per tanto tempo e poi mi abbandonai alle braccia di Morfeo, con ancora quei vestiti addosso.

SPAZIO AUTRICE
Pianti e lacrime spesi per questo capitolo.
È il mio trentesimo capitolo e volevo farlo un po' piú lungo, per ringraziarvi.
Lungo ma triste 😀👍
We don't care.
~Giggia🤍

Enemies? || MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora