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"Alex stai bene?" mi chiese Bella preoccupata.
"Non lo so, non so che mi stia succedendo." risposi appoggiandomi al tavolo.
"Alex non essere in ansia, là fuori ci sono un sacco di persone che ti amano." disse indicando il palco. Si avvicinò e prese il mio viso tra le mani. E mi diede un veloce bacio sulle labbra. Quando si stacco sorridemmo entrambi.
"Vai Alex, vai e spacca tutto." disse facendo un grande sorriso. Vederla sorridere mi fece tranquillizzare, e dopo aver bevuto mi diressi verso il palco.
Vidi Amanda venire nella nostra direzione e mi fece un sorriso malizioso e io mi trattenni dal ridere.
"Grazie per essere qui!" dissi al microfono.
"Come ben sapete questa e la penultima esibizione in piccolo prima di tornare con il grande tour di AM, e in occasione vi faremo sentire questa canzone." il pubblico gridò e Matt iniziò a suonare, seguito da Jamie e Nick.
"Have you got colour in your cheeks?"

Suonammo Do i wanna know, e alcuni classici, ogni tanto mi giravo verso Arabella che ballava e cantava. E quando tornai nel backstage mi saltò addosso. La abbracciai forte e si complimentò con me.
"Hai un talento unico." disse accarezzandomi i capelli.
"Smettila." dissi sorridendo. Mi diede un bacio sulla guancia e andammo al bancone con gli altri.
"Un margarita" chiesi gentilmente ad un ragazzo che ci stava servendo.
"Per lei dolcezza?" disse rivolgendosi ad Arabella in un modo, a parer mio, troppo invadente.
"Un martini." rispose sorridendo.
"Ci sta provando." gli sussurrai all'orecchio.
"Ma piantala." disse dandomi un colpetto sul fianco. Sbuffai e mi girai verso Matt che se la rideva.
"Devi smetterla di essere così geloso." disse guardando Nick che annuì.
"Ho solo fatto un'osservazione." ribattei.

Arabella Pov
"Ecco a te." disse il ragazzo porgendomi il drink.
"Grazie mille." risposi sorridendo. Alex mi fulminò con lo sguardo, e io alzai gli occhi al cielo tornando a parlare con Amanda.

Passammo circa un ora a parlare di musica, moda e ragazzi.
"Posso darti dell'altro?"
"No grazie sono a posto così." risposi al ragazzo.
"Puoi anche smetterla di guardagli le tette non trovi?" rimasi scioccata dalla frase di Alex, che ormai aveva bevuto qualche drink di troppo.
"Al!" disse rimproverandolo.
"È vero, questo stronzo non fa altro che fissarti." aggiunse indicandolo.
"Scusami tanto, veramente." dissi al ragazzo che sembrando a disagio andò da altri clienti.
"Si vai a guardare altre ragazze!" gli urlò Alex.
"Okay, direi che è ora di andare." disse Jamie.
Annuimmo e dopo aver preso la giacca e la borsa ci venne a prendere la limouisine.
Dopo poco arrivammo in Hotel e ognuno entrò nella propria camera tranne Alex.
"Vai a dormire Al." gli dissi aprendo la porta della mia camera. Entrò anche lui e si sedette sul letto.
"Oh ma con comodo!" esclamai levando la giacca e le scarpe posandole in un punto a caso della camera.
"Si può sapere cosa ti è preso poco fa?" gli chiesi sedendomi vicino a lui.
"Quello stronzo non ti levava gli occhi di dosso." disse biascicando alcune parole.
"E sei geloso?" gli chiesi sussurrando, quasi per paura che mi sentisse.
"Cazzo se sono geloso Arabella, non voglio che altri ragazzi ti guardino." disse guardandomi dritto negli occhi. Il mio cuore iniziò a battere forte e d'istinto lo baciai, il bacio dopo poco si intensificò e le nostre lingue si unirono.
"Bene Turner, è ora di dormire." gli dissi staccandomi dal bacio.
"Qui?" mi chiese indicando il letto.
"Assolutamente no!" escamai arricciando il naso.
"Guasta feste." disse alzandosi.
"Beh, ci vediamo domani piccoletta." disse dandomi un veloce bacio.
Aprì la porta e uscì. Wow.
"Cazzo se bacia bene." sussurrai toccandomi le labbra.

Mi svegliai abbastanza presto, quindi decisi di alzarmi e prepararmi con tutta calma. Mi feci una doccia calda e diedi una sistemata ai miei cpelli che avevano una vita propria.
Optai per dei jeans e un maglione nero. Il mio solito rossetto, il trucco semplice ed ero pronta.
Andai nel punto di ritrovo ma la stanza era vuota, probabilmente nessuno era ancora pronto.
Mi misi a guardare il telefono e controllai insagram, non ero una persona molto social, infatti avevo un profilo che nessuno conosceva, di tanto in tanto postavo alcune foto come palazzi, tramonti e dettagli. Non mi piaceva espormi troppo.
"Buongiorno." disse Matt entrando affiancato da Jamie.
"Buongiorno ragazzi, dormito bene?" chiesi alzandomi.
"Molto." rispose Cook sbadigliando.
"Al e Amy?"
"Amanda è quasi pronta, Alex non saprei." rispose Matt.
"Vai a controllare?" mi propose il mio amico. Anuii e mentre me ne andai sentii una risata. Mi girai e non appena mi notarono smisero di ridere. Sbuffai e andai a cercare Alex, perfetto, ecco la stanza!
"Alex, posso entrare?" chiesi bussando. Non sentii risposta quindi, pensando stesse ancora dormendo, dato che la porta non era chiusa a chiave, entrai. Vidi Alex con indosso solo i boxer, i capelli bagnati intento a cercare qualcosa nel cassetto.
"Oddio! Scusami, io non, non volevo" esclamai girandomi per uscire. Mi fermò prendendomi per il polso.
"Aspetta." disse con tono dolce. Rimasi girata e sentii che si stava vestendo.
"Fatto." mi girai e non riusicvo a togliermi dalla testa l'immagine del suo fisico.
"Non era la prima volta che mi vedevi in questo modo." disse sorridendo.
"Al! Sono venuta a chiamarti." dissi alzando la testa per guardarlo meglio negli occhi.
"Avevo intuito. Devo asciugarmi i capelli, aspetti due secondi?" mi chiese indicando il bagno. Anuii e lo seguii.
Accese il phon e si asciugò i capelli. Lo osservai per tutto il tempo, avevo una voglia matta di baciarlo. Non ho fatto altro che pensare a quel bacio stanotte.
"Sono così attraente?" mi chiese Alex.
"Eh?" chiesi confusa.
"Mi stai fissando da un pò." disse sorridendo.
"Oh bhe... Non è vero." risposi boccheggiando. Lui annuì in modo ironico e si mise del gel sui capelli.
"Non dovresti metterne così tanto."
"Scusami parrucchiera, vuoi fare tu?" mi chiese posando il barattolo del prodotto.
"Con piacere." Mi avvicinai e gli sistemai i capelli, lasciai aluni ciuffi morbidi ricadere sul suo viso.
"Così!" dissi ridendo.
"Dovresti pagarmi sai?" aggiunsi guardandolo.
Eravamo a pochi centimetrei di distanza e il suo sguardò cadde più volte sulle mie labbra, sentivo il suo respiro sul viso, e finalmente azzerò la distanza che si trovava tra di noi.

Do me a favour|| Alex TurnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora