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Arabella Pov
Stancante. Era questa la parola con cui avrei descritto quest'esperienza. Stancante ma magica. Vedere le migliaia di persone felici per la musica dei miei amici era fantastico, in più erano sempre felici e di buon umore.
"Posso sapere cosa stai facendo?" Chiesi ad Alex che era seduto su una poltrona di fronte a me con un quaderno in mano da ormai venti minuti.
Eravamo in un grande giardino, era pieno di piante, fiori e alberi, io e lui eravamo seduti ad un tavolino mentre gli altri erano in hotel.
"Sto scrivendo."
"Questo l'avevo capito Al." Dissi ridendo.
Quando finalmente alzò la testa i nostri sguardi si incrociarono, ogni volta mi innamoravo sempre di più, lo amavo con tutta me stessa.
"Mi fai sentire qualcosa? Hai anche la chitarra!"
"Va bene, solo se mi dai un bacio."
"Volentieri." Mi alzai e mi piegai verso di lui, gli accarezzai la guancia e gli diedi un bacio sulle labbra, poi un altro, e un altro ancora.
"Contento?"
"Molto." Rispose lui sorridendo. Si alzò per prendere la chitarra appoggiata poco distante da noi e si risedette al suo posto.
Raddrizzò la postura e posizionò lo strumento sulle sue gambe, fece un grande respiro e iniziò a pizzicare le corde della chitarra.
"Been trying to think of something colorful for this season, pull the wool over the gullible for no reason..."
Erano note tranquille, calme, mettevano serenità.
"From the smoke in your hair to the blood in the bruise, and the bows on the shoes you kicked off, I'm joining the dots, I'm joining the dots..."
Finí di suonare e gli feci un piccolo applauso, e imbarazzato abbassò lo sguardo.
"Che bravo Al! Mi stupisci ogni volta!" Esclamai con un grande sorriso.
"Grazie Bells."
"Mi suoni qualcos'altro?"
"Cosa vorresti sentire?"
"Stupiscimi."
Mi cantò No.1 party anthem, Secret door e Do me a favour.
"Ti ricordi quando ti avevo proposto di cantare con me?" Chiese posando la chitarra sul tavolino, annuii con la testa e lui si levò gli occhiali da sole.
"Ti va di cantare Do me a favour... Solo quella parte!"
"Al ma non so cantare, poi chissà cosa penserà la gente..."
"Non devi pensare a quello che penserà la gente, ho sempre avuto questa paura ma col tempo ho capito che bisogna fregarsene, starai meglio con te stessa se te ne freghi... Non voglio obbligarti, però sarebbe una cosa carina." Disse sorridendo.
"E comunque te lo dico io, hai una voce fantastica, non te lo dico perché sei la mia ragazza ma perché è vero." Aggiuse alzandosi, venne verso di me e mi diede un bacio. Mi alzai e gli misi le braccia intorno al collo.
"Va bene, ma solo quel pezzo." Dissi sbuffando.
"Davvero? Che bello!" Esclamò abbracciandomi.
"Poi me ne scappo via però."
Fece una risata e mi baciò.
"Torniamo dentro così ci prepariamo con calma?" Chiesi sorridendo.
"Va bene Bells." Mi diede un veloce bacio prima di prendere le sue cose e tornare all'Hotel.
Mi preparai insieme ad Amanda e Katie ascoltando della musica.
"Sono indecisa, questo o questo?" Chiese Amy sventolando due vestiti, uno lungo rosso scuro con uno spacco laterale, e uno fino al ginocchio nero.
"Il secondo!" Esclamammo io e Katie nello stesso momento.
"Che nero sia!" Disse lei prendendo la seconda opzione.
Io decisi di indossare il vestito regalato da Penny, rosso scuro con le maniche lunghe che lasciavano le spalle scoperte. Mi arrivava poco sopra il ginocchio, e come al solito optai per gli anfibi neri.
Sentimmo bussare alla porta, andai ad aprire e tutti i ragazzi erano fuori ad aspettarci.
"Avete fatto?" Chiese Matt sorridente come sempre.
"Si!" Esclamò la sua ragazza uscendo, seguì Katie che andò da Jamie, e dopo aver preso la borsa li raggiunsi anche io.
"Sei bellissima." Disse Alex guardando ogni singolo centimetro di me.
"Anche tu... Come sempre!" Esclamai abbracciandolo. Amavo stare tra le sue braccia, amavo ricevere complimenti da lui, amavo ogni singola cosa di questo ragazzo.

Alex Pov
La cena stava procedendo abbastanza bene, ho passato la maggior parte del tempo a parlare con il nostro manager.
Non riuscivo a togliere gli occhi di dosso dalla mia ragazza. Era magnifica, il rosso le donava un sacco.
Era di fronte e me, e notai che mi fece un espressione come per chiedermi "Che c'è?"
E con la bocca le mimai "Sei bellissima".
Arrossì in viso e mi fece sorridere, si morse il labbro inferiore e cercò di guardare altrove ma il mio sguardò rimase su di lei. Quando ritornò su di me i nostri sguardi si incrociarono, sentivo di essere ipnotizzato da lei.
"Devo andare un attimo in bagno, scusate." Si alzò e mi fece capire con gli occhi di seguirla, e poco dopo feci finta di aver ricevuto un'importante chiamata dai miei.
"Bells?" Chiesi entrando nel bagno delle ragazze sperando di incontrare solo lei.
Sentii la porta chiudersi a chiave e quando mi girai si avventò sulle mie labbra e non mi resi nemmeno conto che le sue mani stavano già vagando sul mio corpo.
Delicatamente misi le mani sulle sue cosce e la alzai per farla appoggiare al lavandino.
Senza mai smettere di baciarci iniziò ad aprire la cintura e a sfilarla velocemente... Successe tutto così in fretta che non mi resi nemmeno conto di quello che effettivamente stavamo per fare.

Do me a favour|| Alex TurnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora