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Alex Pov
Un dolce bacio. Fu quello che aspettavo da tutta la notte. Non facevo altro che pensare a lei.
"Ripagata?" gli chiesi staccandomi. Ci pensò un pò, e sorridendo annuì.
Gli diedi un pizzicotto sulla guancia e fece il broncio.
"Dai andiamo che sennò chissà cosa pensano" dissi prendendo la mia giacca di pelle.
"Cosa dovrebbero pensare?" chiese innocentemente.
"Che ci stiamo dando dentro." risposi mettendo gli occhiali da sole.
"Alexander!" disse diventando tutta rossa.
"Arabella" risposi ridendo.
Entrambi uscimmo dalla stanza e raggiungemmo gli altri, che appena ci videro si diedero un occhiata da complici. Fulminai i miei amici con lo sguardo, e Bella fece lo stesso con la sua amica.
"Si, ci siamo baciati, ora la volete smettere?" sussurrai ai miei amici che esultarono. Bella e Amanda si girarono.
"Molto antisgamo." dissi ai miei amici, che si misero a ridere.
"Bene, siamo qui per goderci anche questa città giusto?" disse Bella con un enorme sorriso.
"Giusto!" esclamò la ragazza di Matt.

Facemmo un giro per alcuni monumenti, anche se non era la prima volta che venivamo qui, dato che non distava molto da Sheffield. Purtroppo le ragazze trovarono un negozio di vestiti, e quindi eccoci qui ad aspettarle.
"Che palle quanto ci mettono?" dissi guardando l'orario.
"Eccoci!" dissero le ragazze in coro uscendo con una sacchetto ciascuna.
"Bene, andiamo a mangiare?" chiese Jamie affamato come sempre.
"Non volete sapere cosa abbiamo preso?" chiese Amanda rivolgendosi principalmente al suo ragazzo. Rispondemmo tutti e quattro di no.
"Maschi!" esclamò Bella iniziando a camminare.

Arabella Pov
"Si mamma, va tutto bene qui." risposi alla settima domanda di mia madre, che mi aveva chiamato appena rientrai in camera dopo pranzo.
"Con Alex?" mi chiese ridacchiando.
"Ci siamo baciati." risposi senza vergogna.
"Ma è fantastico! Io te l'ho sempre detto che c'era qualcosa tra voi due." disse fiera di se.
"Mh, non so però se voglia avere una relazione, voglio dire, è gentilissimo e tutto, ma ho paura che io sia solo un passatempo, non so come spiegare." dissi un pò sconfortata.
"Ma allora sei proprio stupida cara mia. Ara, quel ragazzo è perso di te, credi che io e Penny non ci siamo mai parlate in tutti questi anni? Vi siete sempre piaciuti, ma entrambi paura di ammetterlo, parlate, e chiarite le cose, fatelo prima che sia troppo tardi." non risposi, riflettei sulle parole di mia madre, aveva ragione, io e Alex, se non avremmo ammesso quello che effettivamente provavamo l'uno per l'altro ci saremmo persi.
Avevo voglia di vederlo, era in camera sua a comporre qualcosa, come aveva detto lui "era ispirato".
Scesi al bar, che si trovava al primo piano e presi una birra per lui, e una coca cola per me. Misero sul conto e mi diressi nella sua camera e bussai.
"Avanti."
"Bella!" disse quando entrai.
"Al! Volevo vedere come andava, mi è permesso entrare?" dissi ridendo.
"Solo perchè vedo che mi hai portato da bere." rispose indicando la bottiglia che gli passai.
Gli feci un sorriso che era più una smorfia e mi sedetti su una poltroncina davanti a lui.
"So you're on the prowl wondering whether, she left already or not." lessi la frase scritta su un foglio accompagnato da alcune note. Lui arrossì e si morse il labbro.
"Che scrivi?" gli chiesi bevendo un sorso di coca cola.
"Una canzone. È la terzultima, poi ne mancheranno solo due, e l'album sarà completo." disse sistemando i fogli che lo circondavano.
"Posso sapere a cosa ti ispiri quando scrivi?" gli chiesi, e lui alzò lo sguardo verso di me.
"Beh, dipende, spesso mi ispiro ad esperienze vissute, a persona a cui tengo, sentimenti..." disse un po' imbarazzato.
"Scrivi dei testi fantastici" lui sorrise e mi sedetti vicino a lui.
"Non è difficile?"
"Dipende, se sei ispirato ti escono le cose in automatico." rispose con un tono intellettuale.
"Deve essere bellissimo avere delle persone che apprezzano la tua arte."
"Molto." rispose con il sorriso.
"Mi suoni qualcosa?" gli chiesi speranzosa. Sentirlo cantare mi faceva sentire spensierata, e poi amavo la musica.
"Certo, cosa?" rispose prendendo la sua chitarra.
"Conosci Wicked game?"
"Certo, te la suono?" mi chiese sorridendo, io annuii e iniziò a muovere le corde della chitarra.
"World was on fire and no one can save me but you..." cantò con una voce angelica, una voce che ti avvolge, una voce unica.
"And I never dreamed that I'd lose somebody like you..." cantammo insieme, e fece una faccia sorpresa seguita da un gran sorriso, mi imbarazzai un pò ma poi iniziai a cantare con lui. Era un momento magico, non smettevamo di guardarci, di sorridere e di cantare.

Passammo così il pomeriggio, suonò molte cover di band che gli piacevano, la sua ossessione per gli Strokes non era sparita, anzi.
"Ragazzi?" chiese una voce, che riconobbi subito, Matt.
"Entra pure." esclamai.
"Eccovi! Volevo dirvi che io e Amanda stiamo uscendo, andiamo a cena fuori."
"Che romanticone!" dissi al mio amico dandogli una pacca sulla spalla.
"Già, è il nostro mesiversario." disse sorridendo.
"Che sdolcinato." disse Alex facendo un smorfia. Io e Matt alzammo gli occhi al cielo, e dopo averlo salutato mi rimisi vicino a lui.
"Mi sa che vado a farmi una doccia." dissi alzandomi.
"Va bene Bells, per cena andiamo al ristorante dell'hotel con gli altri? Non ho voglia di uscire." mi chiese piegando la testa da un lato.
"Va bene... pigrone." dissi uscendo.

Avevamo finito di cenare, ora mi trovavo sul letto a leggere un libro, erano le undici precise quando sentii bussare alla porta. Sperando non fosse un malintenzionato aprii la porta e mi ritrovai Alex appoggiato al muro.
"Vieni in piscina?"
"Ciao anche a te Turner." dissi ridendo, lui accennò un sorriso e andò via... che piscina sia...

Do me a favour|| Alex TurnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora