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Alex Pov
Entrammo nel mio camerino, mi faceva strano averla qui con me dopo un sacco di tempo. Mi sentivo più leggero, come se mi fossi liberato di un enorme peso, mi faceva sentire libero.
"Siediti qui." Dissi battendo la mano sul tavolo. Si sedette sopra e mi misi di fronte a lei. Delicatamente le presi la mano ed aprii la boccetta di disinfettante e ne misi un po' sul del cotone e poi lo tamponai sulla sua ferita. Fece una smorfia di dolore e allora lo allontanai.
"Ti ho fatto male?" Le chiesi preoccupato.
"No, tranquillo." Rispose mordendosi il labbro inferiore.
Finii di medicarle il taglio e misi una garza intorno.
"È abbastanza profondo, ci metterà un po' a guarire..." Sospirai e gli diedi un bacio sulla mano. Lei sorrise e arrossì in viso.
"Grazie Al..."
"Di nulla Bells." Notai che aveva la pelle d'oca, "Hai freddo?" le chiesi sorridendo.
"Un po'." Ammise lei. Presi la mia giacca e gliela porsi.
"E tu?" chiese gentilmente.
"Sto bene, prendila tu."
Lei annuii e se la mise e naturalmente le stava larga, come tutti i miei vestiti.
"Beh meglio di nulla." Disse lei facendo penzolare la manica lunga in confronto alle sue braccia. Ci mettemmo a ridere entrambi e mi guardò dritto negli occhi per qualche secondo.
"Sei stupenda, lo sai vero?" Le chiesi accarezzandole la guancia con il pollice.
"Smettila!" Disse lei coprendosi il viso.
"Dico davvero." Esclamai ridendo. Ci furono degli attimi di silenzio in cui ci guardammo, il suo viso era alla mia altezza dato che era seduta ancora sul tavolo.
Inaspettatamente piegò il busto verso di me e prese il mio viso tra le mani e mi scoccò un bacio veloce sulle labbra. Mi accarezzò la guancia e sorrise. Il suo sguardo calò sul mio petto e poi tornò sul mio. La baciai nuovamente e posizionai le mie mani sui suoi fianchi. Allargò le gambe e mi avvicinai a lei e il baciò iniziò a farsi più intenso, sentii le sue mani vagare sui miei capelli, e alcune gocce di pioggia mi caddero sulla schiena facendomi rabbrividire.
"Al..."
"Mhm?" Dissi riprendendo a baciarla. Mise una mano sul mio petto e si staccò.
"Non possiamo qui." Disse lei sorridendo.
"Si che possiamo." La baciai e la sentii ridere sulle mie labbra.
"Dico sul serio caro mio."
La guardai contrariato e scese dal tavolo e tornò alla sua statura normale.
Decidemmo allora di andare nel mio hotel, ci sarebbe stato tempo dopo di avvisare gli altri, ora il nostro pensiero era un'altro.

Eravamo nei posti dietro del taxi, Bella aveva appoggiato le gambe sopra le mie, e il suo corpo era vicino al mio petto. Misi la mia mano sulla sua coscia scoperta dai pantaloncini corti e la accarezzai. Lei sussultò e mi guardò maliziosamente e io le fissai le labbra. Avevo voglia di baciarla, avevo bisogno di baciarla.
"Non vedo l'ora di arrivare." Mi sussurrò all'orecchio, sapeva cosa stava facendo, mi stava facendo andare fuori di testa. Mi diede un bacio sulla mascella e sentii il suo respiro sul collo.
Strinsi la presa sulla sua gamba e lei sospirò nervosamente e io mi trattenni dal sorridere.
"Eccoci arrivati." disse il tassista girandosi, ci guardò male per la nostra posizione e lo fulminammo entrambi con lo sguardo.
"Ecco a lei, tenga il resto." dissi dandogli 30 dollari.
Una volta scesi dalla macchina corremmo dentro l'hotel per non bagnarci nuovamente e salimmo di fretta le scale.
Cercai di aprire la porta più veloce possibile, "Sbrigati Al."
"Come mai?" dissi per provocala fermando di girare la chiave. Lei alzò la mano e la posò sul mio petto, la fece salire fino alla scollatura e mi accarezzò il collo, mi guardò e si leccò il labbro inferiore.
Aprii la porta e mi fiondai dentro seguito da lei. Chiusi la porta a chiave e quando mi girai mi ritrovai Bella attaccata alle mie labbra. Mi baciò con foga e le e sue mani vagavano sul mio corpo, sbottonò di poco la camicia, io feci qualche passo avanti e si levò di fretta la mia giacca e la lanciò per terra.
"Sai che ci tengo?" dissi ironicamente fermando il bacio.
"Oh ma stai zitto." Disse lei avventandosi su di me, risi sulle sue labbra, e senza mai smettere di baciarci la feci stendere sul letto e mi trovavo sopra di lei. Iniziai a baciarle il collo, il suo respiro era irregolare, ed ero così vicino al suo cuore da poterne sentire il battito accelerato.
"Cazzo quanto mi sono mancate le tue labbra." Disse tra un respiro e l'altro. La guardai negli occhi e poi le fissai le labbra.
"Anche a me, non sai quanto." La baciai e tornai al suo collo. Scesi pian piano, non volevo arrivare subito al punto. Le baciai il seno sopra la maglietta e lei sussultò. Passai una mano sul suo fianco e un'altra sul collo e la baciai nuovamente.
Le sollevai leggermente il busto con una mano e le levai la maglietta con un gesto veloce. Slacciai il reggiseno di pizzo nero e iniziai a baciare i suoi punti sensibili.
"Merda Alex..." Sussurro lei.
Io le sorrisi e lei agganciò le gambe alla mia schiena e ribaltò la posizione. Mi trovavo sotto di lei e delicatamente mi baciò. Scese sul collo e mi diede dei piccoli umidi baci che mi facevano impazzire.
"Sai quanto cazzo amo quando metti questa camicia." Disse lei euforica. Aprì gli ultimi bottoni e me la sfilò facendo un po' di fatica. Era molto più impacciata di me, ed era proprio questo che mi faceva impazzire di lei. Scese ancora più giù fino alla cintura e delicatamente la aprii, mi trovai solo con i boxer, e lei risalì verso di me.
Ribaltai nuovamente la posizione e lentamente le sbottonai i pantaloncini e senza toglierli sfiorai l'intimo sottostante.
"Mi fai impazzire." Disse lei respirando a fatica.
"Mai quanto te." Risposi baciandola.

Do me a favour|| Alex TurnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora