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Alex pov
"Merda Alex, perchè ogni cosa che fai è così eccitante?" disse fissandomi negli occhi. Era ovviamente poco sobria, non si ubriacava mai, ed era strano vederla così.
"Beh, sono Alex Turner." risposi.
Lei non disse nulla e si avvicinò un pò a me. Con mano mi accarezzò il collo, mi fece rabbrividire, e il mio cuore iniziò a battere all'impazzata.
"Dolcetto o scherzetto? Turner." disse con voce provocante.
"Mh, non saprei." risposi stando al gioco. Lei prese i lembi del colletto della mia camicia e li tirò leggermente.
"Ti va un dolce?" disse guardandomi i pettorali che si intravedevano. Non mi diede tempo di rispondere che le sue lebbra erano sulle mie. In poco tempo intensificò il bacio ma la fermai.
"Bells, non sei nelle condizioni di prendere decisioni... non me la sento, non voglio approfittare della tua debolezza." la sua espressione si fece triste, ma non avevo intenzione di andare a letto con lei così. Se sarebbe dovuto succedere volevo che se lo ricordasse, ora ero sicuro di quello che volevo, e l'ultima cosa che desideravo era mandare tutto a puttane.
"Non... Alex, pensavo mi volessi!" disse buttandosi con la schiena sul divano.
"Bella... Non è questo, e lo sai. " risposi mettendomi in piedi di fronte a lei.
"Ora è meglio che tu risposa un pò." aggiunsi cercando di farla alzare.
"Dove, dove mi vuoi portare?" chiese balbettando.
"A letto." risposi alzandola. La sorreggevo per i fianchi e pian pianino riuscimmo ad arrivare alla camera.
"Bella questa camera!" disse esultando.
"L'hai già vista Bells." risposi ridendo.
Si buttò sul letto e io accesi la Abat-jour.
"Oddio Alex!" disse toccandosi il petto preoccupata.
"Che succede?" dissi preoccupato.
"La mia collana, non c'è più." disse guardandosi in torno cercandola.
"Quale?" chiesi sedendomi di fianco a lei.
"La tua, quella che mi avevi regalato!" disse coprendosi il viso con le mani.
"Stai tranquilla, ei, Bella, non ti preoccupare." dissi posandole una mano sulla spalla.
"No Alex, ci tengo molto!" disse con le lacrime agli occhi.

Flashback
Le porsi un pacchettino color blu scuro, con un fiocco nero.
"Al! Non dovevi!" disse sorridendo.
"Ma piantala! È il tuo compleanno!" risposi dandole il pacchettino.
Lo aprì e rimase a bocca aperta. Le avevo regalato una collana d'argento con un ciondolo del medesimo colore, una rosa che racchiudeva un diamante nero, come...
"La rosa che mi regalasti al ballo, quando mi lasciai con... Tom." disse abbassando lo sguardo. Due giorni prima del ballo scolastico venne lasciata, e allora la invitai al ballo come amici per tirarle su il morale, le regali una rosa nera, dato che era il suo colore preferito.
"Bells, questa collana è per ricordarti che le persone vanno e vengono, ma le quelle giuste rimangono, non ti abbattere mai Bella, sei la ragazza più forte che io abbia mai conosciuto"
Fine Flashback

"L'avrai persa al locale, stai tranquilla." le dissi per rassicurarla.
"Scusa, non so che mi prenda." disse asciugandosi le lacrime.
"Beh, sei un pò... sbronza, questo l'hai capito?" gli chiesi sorridendo.
"Non è vero!" si mise a ridere e si sdraiò.
"Vieni?" mi chiese battendo sul materasso vicino a lei.
Annuii e mi misi vicino a lei.
Dopo poco si addormentò, mi alzai e le levai le scarpe, la coprii e spensi la luce.

Arabella pov
Mi svegliai a causa di un rumore provenire dal piano di sotto, che capii dopo poco esser un rumore di padelle.
Mi trovavo nella stanza di Alex, nel suo letto, ricordavo poco e niente della sera prima.
Decisi di alzarmi e avevo un mal di testa assurdo.
Scesi le scale e un profumo di cioccolato mi avvolse.
Appena entrai in cucina vidi Alex alla presa con le padelle, e vidi che stava cucinando i pancake.
"Buongiorno" dissi ricevendo la sua attenzione.
"Buongiorno piccola frignona" disse ridendo.
"Eh?" gli chiesi non capendo a cosa si stesse riferendo.
"Non ti ricordi di ieri?" mi chiese appoggiandosi al muro vicino a me.
Mi sedetti sullo sgabello e feci cenno di no con la testa.
"Aspetta, io e te abbiamo..." dissi senza continuare la frase sperando che avesse capito cosa intendessi.
"No Bells, noi non abbiamo scopato." disse sorridendo.
"O almeno, te l'ho impedito." aggiunse con un sorrisino sul viso.
"Oddio!" esclamai coprendomi il viso per l'imbarazzo.
"Scusami!" dissi fissando il pavimento.
"Nah non ti preoccupare." disse tornando ai fornelli.
Dopo un po' mi servì un piatto pieno di pancake con lo sciroppo d'acero e una tazza di cioccolata calda.
"Non pensavo avessi queste doti culinarie Turner." dissi assaggiando la colazione.
"Ho molti talenti nascosti." disse con espressione maliziosa.
"Che scemo." sussurrai.
"Comunque... Prima mi riferivo al fatto che ieri sera ti sei accorta di aver perso la collana." disse indicando il mio petto, che dopo averlo toccato mi resi conto che era vuoto.
"Merda." dissi stortando la testa verso un lato.
"Tranquilla, oggi passo al Pub, magari ti è caduta lì, ieri notte ho controllato per casa ma nulla..." disse sorseggiando un bicchiere d'acqua.
Lo ringraziai e dopo aver finito la colazione si offrí di riportarmi a casa e accettai.
"Hai qualcosa per il mal di testa?" chiesi poco prima di uscire.
"Se vuoi ho un'aspirina." rispose porgendomi una bustina.
"Se vuoi far passare il mal di testa bevi molta acqua." aggiunse uscendo di casa.
"Grazie Al." dissi sorridendo.
Il viaggio fu abbastanza silenzioso, tornai a casa e parlai con mia madre di quello che avevo fatto la sera, tralasciando alcuni particolari.
Dopo aver fatto una lunga doccia, e aver asciugato i capelli mi misi il pigiama e mi buttai sul letto.

Do me a favour|| Alex TurnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora