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Alex pov
La stanza era molto grande, era buia, l'unica fonte di luce veniva dalla piscina, che rifletteva la texture dell'acqua sul soffitto. Arabella non era ancora arrivata, tanto che pensai che non sarebbe più venuta. Mi trovavo seduto su una sdraio ad aspettarla, sperando venisse.
Sentii dei passi ed una ragazza a dir poco magnifica entrò, eccola. Aveva un costume argentato intero che le valorizzava il punto vita, i capelli erano sciolti e le ricadevano morbidi sulle spalle.
"Che bel posto." disse guardandosi intorno.
"Veramente bello." aggiunsi alzandomi per andare verso di lei.
"Bel costume." dissi indicandolo.
"Grazie Turner. Tu hai intenzione di fare il bagno vestito?" mi chiese indicando i vestiti che mi coprivano.
"Freni dalla voglia di vedermi senza vestiti?" gli chiesi con tono malizioso.
"Smettila idiota!" esclamò sbuffando.
Mentre Bella stava dando un'occhiata in giro mi slacciai la cintura per poi togliere i pantaloni, levai la maglietta, e quando Arabella si girò arrossì in viso.
"Entriamo?" disse facendo uno chignon alto.
Mi buttai in acqua e mi seguì anche lei.
"Cazzo che fredda." dissi remergendo.
"Nah." rispose galleggiando.
"Ci tocchi?"
"No." rispose ridendo.
"Neanche io a dire il vero." dissi mettendomi a ridere a mia volta.

Passammo un po' di tempo a nuotare e a chiacchierate.
"Sono stanca di stare in acqua." disse facendo per uscire.
"No dai un altro po'." dissi prendendola per i fianchi. La attirai a me e mise le gambe le gambe intorno alla mia vita.
"Così non ti stanchi." dissi sorridendo.
"Furbo." disse strizzando gli occhi.
Ci guardammo per un po' negli occhi, i suoi fanastici occhi.
"Arabella... Sai che Arabella è un nome latino?" dissi tutto d'un tratto.
"No, non mi sono mai informata sul mio nome."
"Vuol dire scura, oscura... Il che è buffo dato che il colore dei tuoi capelli e occhi è proprio così." dissi accarezzandole la guancia.
"Come mai sei andato a cercare queste cose?" mi chiese avvolgendo le braccia intorno al mio collo.
Cazzo, non sapevo cosa dire.
"Curiosità." dissi banalmente. Bella se la bevve e cominciò a raccontarmi di tutti i nomi che sua madre le avrebbe voluto dare.
"Trovo che Arabella ti si addica meglio."
"Credo anche io Al." disse sorridendo.
Mi guardò negli occhi e poi nelle labbra, e pian pianino si avvicinò, mi diede un bacio sulla guancia destra, poi sinistra, e poi per finire un bacio più lungo sulle labbra. Feci un risatina e lei sorrise e abbassò la testa verso il basso, ma la alzò subito quando si accorse di star guardando il mio petto.
"Sai che sei proprio bella... Arabella."
"Beh, lo so." disse pavoneggiandosi.
"È il mio ruolo quello dell'egocentrico." risposi con tono serio.
"Credo che si addica di più a me."

"Okay. Usciamo?" chiesi andando verso la scaletta.
La feci scendere e ora ci trovavamo sulle sdraio, entrambi fissavamo il soffitto in silenzio.
Mi girai verso i miei jeans, e dalla tasca posteriore estrassi il mio pacchetto di sigarette con l'accendino.
"Vuoi una?" chiesi porgendole il pacchetto.
"Mh... va bene." disse prendendo una sigaretta, e accendendola per poi ridarmi l'accendino.
Stavamo fumando quando ci accorgemmo del cartello "Vietato fumare".
Ci mettemmo a ridere, e dopo aver finito di fumare decidemmo di tornare nelle nostre camere.
"Non uscire così, ti potrebbe vedere qualcuno." dissi bloccandola.
"Metti questa." gli porsi la mia maglietta, e un po' controvoglia se la mise.
"E tu torni in camera a petto nudo?"
"Di tutto pur di non farti vedere dagli altri." dissi posandole una mano sulla schiena per incitarla ad uscire.

"Cazzo ho dimenticato la chiave dentro." dissi toccando la tasca vuota dei jeans.
"Vabbè, buonanotte Bells, io vado a chiedere alla receptionist di darmene un'altra." dissi facendole l'occhiolino.
"Aspetta Al, resta da me, sarà chiuso a quest'ora." disse aprendo la porta di camera sua.
"Sei sicura?" gli chiesi incredulo.
Lei annuii e mi chiusi la porta alle spalle.
"Dovrei farmi ma doccia ma la farò domani, sono troppo stanca." disse sciogliendosi i capelli.
"Ti dispiace se dormo con la tua maglia? È comodissima." mi chiese piegando la testa da un lato.
"Certo."

Ci mettemmo a letto e ad un certo punto sentii un rumore provenire dal muro.
"Lo senti anche tu?" chiesi girandomi verso Bella che si mise a ridere.
"Che c'è?" chiesi non capendo.
"È la camera di Amanda." disse ridendo.
"E quindi?" dissi poco prima di sentire un gemito.
"Oh merda!" dissi scoppiando a ridere.
"Zitto Al! Ci sentiranno." disse provando a soffocare le risate.
"Beh, Matt le avrà fatto un bel regalo di mesiversario." dissi continuando a ridere.
"Che scemo!" disse dandomi un colpetto sul braccio.

"Hanno finito." disse quando finalmente i rumori cessarono.
"Matt dura poco."
"Ma Alex!" disse ridendo.
"Io duro molto di più." dissi facendogli l'occhiolino.
"Mi fa piacere." disse girandosi dall'altra parte, dandomi le spalle. Feci una risatina, e ci addormentammo.

Do me a favour|| Alex TurnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora