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Alex Pov
La vidi seduta da sola, con il fumo intono. Mi avvicinai, e dopo essere stato qualche minuto a guardarla decisi di farmi notare.
"Posso?" le chiesi sedendomi vicino a lei. Lei fece di si con la testa, fece un tiro, e mi passò la sigaretta.
"Come stai?" sussurrai porgendogliela.
"Bene..." disse sospirando.
"Tu?" aggiunse con voce insicura.
"Abbastanza bene." sospirai, non ci dicemmo nulla, in poco tempo la sigaretta finí, e ci furono minuti ,che sembravano ore, di silenzio e imbarazzo.
"Siete stati molto bravi." disse di colpo.
Le sorrisi e la guardai, dopo poco ricambiò lo sguardo, mi erano mancati i suoi occhi, le scintille che nonostante tutto erano sempre accese.
"Hai ascoltato il nuovo album?"
"Si." rispose fredda.
"Ti è piaciuto?"
"Si."
"Bella..." dissi sconfortato.
"So di aver fatto una cavolata ma..."
"Una cavolata? Una cazzata." mi interruppe e girò il viso dall'altra parte. Scesi dal muretto e mi misi di fronte a lei.
"Guardami." sussurrai avvicinandomi, non si girò, allora le misi due dita sulla guancia e la feci girare verso di me.
"Non avrei mai dovuto lasciare che quella ragazza posasse le labbra sulle mie, ma ti giuro che per me quel bacio non ha significato. Le uniche labbra che voglio baciare sono le tue. Non c'è stato giorno in cui io non abbia pensato a quella sera, e a quanto sono stato stupido... Non c'è stato giorno in cui io non abbia pensato a te Arabella." La sua espressione si rilassò, stava per dire qualcosa quando il suo sguardo calò sul mio braccio.
"Cos'hai fatto?" chiese indicando la manica della camicia sporca di inchiostro. Non volevo che lo venisse a scoprire così, volevo dirglielo in un altro momento.
"Non ha importanza ora, quello che voglio dirti è più importante..." sussurrai cambiando argomento.
"Voglio che tu sappia che sei l'unica ragazza che amo, e che mai amerò. Ormai sei entrata in me, mi ha fottuto la mente, qualsiasi cosa sceglierai di fare, se vorrai lasciarmi, vorrai stare con me, o avrai bisogno di tempo io sarò qui, sarò qui ad aspettarti Arabella, ti aspetterò per sempre."

Arabella Pov
Una lacrima mi scese, l'asciugai subito con il palmo della mano e, devo ammettere che ero a tanto così da saltargli addosso, volevo dirgli quanto lo amavo, quanto mi era mancato. Il cuore batteva a mille però non dissi nulla, rimasi in silenzio a guardarlo, riuscivo a vedere la sua sofferenza attraverso i suoi occhi, eppure non riuscivo a dire nulla. Abbassò lo sguardo e scosse la testa.
"Vado dagli altri." disse girandosi e andando verso i nostri amici che erano molto distanti da noi.
Sbuffai e scesi dal muretto con un rapido salto, andai dietro ad un albero e mi sedetti per terra, non sapevo cosa fare, mi fidavo ciecamente di Alex, eppure una parte di me aveva paura di ridargli il cuore in mano.
"Cosa devo fare?" sussurrai a me stessa, strinsi le gambe al petto e scorsi la luna tra le grandi chiome degli alberi. Era quasi piena, illuminava tutto il cielo, era stupenda, mi metteva serenità, così restai a guardarla per un bel pò.
"Sei qui?" chiese una voce maschile, mi girai e annuii al mio amico che si sedette vicino a me.
"Vieni qui." disse Matt abbracciandomi. Le lacrime che avevo provato a trattenere prima uscirono di colpo, lui mi strinse ancora più forte e dopo qualche minuto di sfogo appoggiai la testa sulla sua spalla.
"Bella, non fare così..." disse accarezzandomi la spalla.
"Scusami, è che non so cosa fare Matt, io lo amo, lo amo davvero, ma ho paura che possa farmi del male come ha già fatto..." sussurrai asciugandomi le lacrime con la manica della giacca.
"Male emotivo, non fisico ovviamente, so che Alex non mi alzerebbe mai le mani." puntualizzai.
"Certo Bella, tiene a te più di ogni altra cosa, non posso garantirti che non rifaccia una cosa del genere, sai com'è fatto, il suo orgoglio vincerà sempre su tutto, però posso garantirti che è stato malissimo per tutto quello che è successo." disse abbassando lo sguardo. Mi sorrise e io ricambiai. "Pensavo di essere pronta a rivederlo, e a perdonarlo, ma non riesco, ho bisogno di altro tempo per pensare."
"Puoi prenderti tutto il tempo che vuoi, lui sarà qui ad aspettarti."
"Certo..." dissi alzandomi. Gli porsi una mano e sorridendo la afferrò e si alzò anche lui.
"Ora basta con questa tristezza, siamo a New York, andiamo a divertirci!" esclamai cercando di mascherare la mia tristezza.
"Andiamo!" disse lui sorridendo.
Mi mise un braccio intorno alla spalla e ci dirigemmo verso i nostri amici.
"Aspetta Matt, si vede che ho pianto?" chiesi fermandomi a pochi metri da loro.
Lui senza rispondere passò un dito vicino al mio occhio, suppongo per togliere dei residui di mascara colato.
"Ora no." disse lui ricominciando a camminare.
"Eccoti!" esclamò Katie abbracciandomi.
"Che ne dite di andare in un pub qui vicino? Fa i migliori cocktail che io abbia mai bevuto." propose Jamie.
"Offri tu?" chiese Nick ridendo.
"Nei tuoi sogni." rispose fulminandolo con lo sguardo.
"Andiamo dai." disse Amanda avvicinandosi al suo ragazzo.

Do me a favour|| Alex TurnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora