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Alex Pov
"Che ci dici del nuovo tatuaggio? Cosa rappresenta?" Chiese la giornalista indicando il mio braccio scoperto.
"Oh beh... Ho deciso di tatuarmi la scritta Sheffield perché è lì che son cresciuto, ed è lì che sono racchiusi i miei ricordi migliori." Risposi sorridendo.
"E che ci dici invece di quel fiore nero posto sopra la scritta?" Non sapevo se mentire e dire la verità, ripensare a tutto quello che era successo faceva parecchio male, ma magari le sarebbe arrivata l'intervista... Perchè mentire?
"Ecco... È per una persona molto importante per me." Risposi agitato, non volevo mettere Bella in mezzo a tutto ciò, e men che meno pensarci.
"È la tua fidanzata?" Anche qui non sapevo come rispondere, non avevo ben chiaro cosa fossimo diventati...
"No." Risposi secco.
"Beh, di sicuro una ragazza fortunata!" Disse lei scherzando. Risposi con un sorriso tirato, e continuò con le domande.

Dopo l'intervista mi incontrai con dei vecchi amici, e andai a mangiare in un ristorante nella zona centrale della città. Uscii per fumare una sigaretta e mi sembro di sentire una voce femminile familiare, mi girai e trovai la persona che meno mi aspettavo di incontrare.
"Chi si rivede!" Esclamò lei facendo un tiro di sigaretta.
"Alexa? Wow quanto tempo!" Lei sorrise e buttò a terra la sigaretta.
"Come stai?"
"Bah bene, tu?" Risposi facendo un tiro.
"Alla grande! Ho visto che avete fatto uscire un nuovo album da poco, ho ascoltato alcuni brani, siete come al solito bravissimi." Disse lei sorridendo.
"Beh grazie." Risposi un pò in imbarazzo. Feci un ultimo tiro di sigaretta e la buttai a terra per poi schiacciarla con la suola della scarpa, "Come va con il lavoro?"
"Molto bene, sto lavorando per Vogue in questo periodo, un ambiente a dir poco magnifico!" Esclamò felice.
"Sono contento per te dai... Che ci fai qui a Washington?"
"Sono venuta a salutare dei miei amici... Anne e Tom, te li ricordi?"
"Ma certo! Fagli un saluto da parte mia!" Onestamente non mi ricordavo bene chi fossero, ma sarebbe stato imbarazzante dire la verità. La situazione iniziava ad essere troppo imbarazzante, e per fortuna il mio amico venne a chiamarmi.
"Arrivo, dammi due secondi." Risposi facendo un cenno a Rick.
"Ora vado che altrimenti senza di me sono persi." Lei si mise a ridere e mi abbracciò, un po' titubante ricambiai e rientrai nel ristorante.
"Fai conquiste eh."
"Ma che! È la mia ex." Risposi ridendo.
"Mica male però."
"Già, è una bella donna." Dissi sedendomi al tavolo.
Stavo per dire una cosa quando venni interrotto dalla suoneria del telefono, era Jamie.
"Dimmi."
"Abbiamo trovato il ritmo perfetto! Vieni!" Disse lui esaltato.
"Arrivo!" Esclamai attaccando il telefono.
"Scusatemi ma devo proprio andare... È stato un piacere rivedervi." Dissi ai miei amici alzandomi dal tavolo.

Dopo aver pagato mi diressi dai miei amici che erano tutti riuniti sul divano dello studio.
"Eccoti!" Disse Matt alzandosi.
"Fatemi sentire, sono curioso." Dissi io fremente di sapere. Si misero al loro posto e iniziò una melodia con un ritmo incalzante mentre Matt intonava alcune note.
"We've places to go"
"Let's put 'em on hold"
"E ora parti tu." Continuarono a suonare per un pò e quando smisero feci un applauso.
"Che dire, molto bella, grazie ragazzi!" Risposi sorridendo. Pensai al fatto che questa era solo una delle mille canzoni che avevo dedicato ad una ragazza che forse ora non mi amava più. Sospirai e provai a non pensarci, presi una birra e con i miei amici provammo ancora un pò.
"Se la registrassimo?" Chiese Nick mentre accordava il basso.
"Ora?" Chiesi titubante.
"Perché no!" Esclamò lui. Matt e Jamie annuirono, così iniziammo le registrazioni vere e proprie. Chiaramente era una demo, poi ci sarebbe stato un lungo processo di masterizzazione.
"Well, I know that getting you alone isn't easy to do, with the exception of you, I dislike everyone in the room..."
"Stop the world 'cause I wanna get off with you
Stop the world 'cause I wanna get off with you!"

"Cazzo, mai fatta una cosa così di fretta!" Disse Jamie sfinito.
"Hai ragione, però sembra essere venuta bene." Risposi sedendomi su uno sgabello.
"Vero." Annuì Matt.
"Che ore sono?" Chiesi tra me e me controllando l'orologio che avevo sul polso.
"Merda, sono già le 8!"
"Cazzo! Andiamo!" Matt sobbalzò e correndo ci dirigemmo all'United Center, il posto in cui dovevamo suonare. Per fortuna il gruppo spalla era ancora sul palco, e tempo che entrammo si era fatto il nostro turno.
"Alex!" Mi girai di colpo e beh, devo dire che Chicago era piena di sorprese.
"Miles?" Esclamai andando verso il mio amico.
"Che ci fai qui?"
"James mi ha detto di venire, e beh eccomi!" Rispose ridendo.
"Che bello!"
"Miles!" Dissero in coro Jamie e Nick."
"Ragazzi!"
Tutti si salutarono e parlammo un pò fino a quando salimmo sul palco.
Suonammo le solite canzoni, mancava solo 505. Mi venne in mente un cosa, andai a parlarne con i miei amici che acconsentirono, e dopo aver fatto aspettare al pubblico qualche minuto, il momento era arrivato.
"Grazie a tutti! Siete un pubblico fantastico!" Dissi scatenando una mare di urla.
"Per questa canzone vorrei invitare sul palco un mio grande amico... Miles? Ci sei? Mi senti?" Dissi ridendo. Mi girai e vidi il mio amico che non capiva.
"Andiamo vieni." Gli feci cenno con la testa e lui mi raggiunse.
"Gli accordi tanto li sai." Dissi staccandomi dal microfono.
"Tu sei pazzo!" Disse lui ridendo. Ci abbracciammo e il pubblicò sembrò impazzire.
"Calmi calmi, aspettate a scatenarvi!" Dissi ridendo.
"Pronti?" Chiesi al gruppo che annuì.
"I'm going back to 505... If it's a seven hour flight or a 45 minute drive..."

Do me a favour|| Alex TurnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora