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Alex Pov
"Esci prima tu, ti raggiungo tra poco." Dissi aprendo la porta del bagno.
"Aspetta." Sussurrai prendendola per i fianchi per darle un veloce bacio sulle labbra. Sorrise e io le feci l'occhiolino uscendo dalla parte opposta.
Dopo qualche minuto tornai al tavolo e mi sedetti al mio posto.
"Come mai ci avete messo tanto?" Chiese Jamie guardandoci sospettoso.
Bella stava bevendo dello champagne e quasi si strozzò e divenne subito tutta rossa... Molto antisgamo.
"Mia mamma non stava tanto bene e... Mi ha trattenuto."
"Molta fila." Rispose lei mordendosi le labbra. Nick che aveva capito bene cercò di mascherare una risata bevendo del vino, e Amanda e Matt si diedero un'occhiata divertita. Bella sembrava un peperone pronto a scoppiare e mi dovetti trattenere dal ridere anche io, era una situazione così divertente e imbarazzante allora stesso tempo.
"La prossima volta allaccia bene la cintura." Mi sussurrò il mio amico.
"Ups." Abbassai li sguardo e la chiusi bene mentre lui mise a ridere.

La serata proseguí tranquillamente, e una volta arrivati in hotel ognuno di noi inzió a fare i bagagli perché la mattina dopo avremmo avuto il check-out alle nove e mezza del mattino per poi partire per la Francia.
Sentii bussare e, sapendo perfettamente chi fosse, aprii la porta nonostante avessi solo i jeans addosso.
"Che bel fusto!" Esclamò Arabella ridendo.
Entrò in camera e si sedette sul letto mentre io finii di fare il borsone. Indossava dei pantaloncini neri, le calze del medesimo colore e la mia maglietta con la stampa della Triumph.
"Alex ma non si fa così!"
"In che senso?" Chiesi girandomi verso di lei.
"Stropicci tutto, devi piegarle bene le cose." Si avvicinò a me e tirò fuori tutto quello che avevo ammassato dentro.
"Oh beh... Grazie."
"Lascia fare a me."
"Ma no Bells, non ti preoccu-"
"Se Penny vedesse questo scempio svenirebbe sul colpo!"
Ci guardammo per qualche secondo e poi scoppiammo a ridere.

Arabella Pov
Svegliarsi presto fu traumatizzante, ma quello che lo fu ancora di più fu l'aeroporto, era pieno di paparazzi che non ci lasciavano fare nulla, Alex si arrabbiò con uno di loro e Matt dovette fermarlo prima che potesse alzare le mani ad uno di essi che mi aveva spinto per fargli delle domande.
Finalmente eravamo in Hotel, nonostante i ragazzi volessero prendere una villa per la nostra permanenza optammo per l'albergo, la villa l'avremmo presa in Italia.
Ero sdraiata sul letto, scrollavo la pagina di instagram quando mi imbattei in un post particolare. C'eravamo io ed Alex ripresi mentre ci baciavamo dietro il palco in Germania, il cuore iniziò a battermi dall'ansia, essere ripresa in un momento così intimo fu veramente imbarazzante. Aprii la sezione commenti. Pessima mossa. Era pieno di insulti, persone che giudicavano il mio fisico, il mio aspetto, chi mi comparava a le sue ex, e chi mi dava della poco di buono. Sentii le lacrime rigarmi il viso, era orrendo.
Non riuscivo a smettere di leggere le cattiverie delle persone fino a quando sentii bussare alla porta. Di fretta mi asciugai le lacrime e spensi il telefono, aprii la porta... Tempismo perfetto.
"Andiamo a bere qualcosa, vieni?"
"Dammi cinque minuti, entra..." Dissi evitando di guardarlo negli occhi. Mi preparai in bagno, misi una gonna nera e un top blu scuro, decisi di non portare una giacca perché ultimamente stava arrivando il caldo di metà maggio.
"Tutto okay Bells?" Si avvicinò a me e mi accarezzò la guancia sorridendo. Annuii con la testa e lui mi diede un bacio sulla fronte.
"Sai che se c'è qualcosa che non va puoi dirmelo vero?"
"Si lo so Al... Grazie." Lo abbracciai per nascondere il mio viso, sapevo che quando qualcosa non andava la mia espressione lo faceva capire.

Strasburgo era una bellissima città, tutte le sdrade erano piene di lucine, piane ovunque, e ogni bar emanava felicità, le persone ridevano e parlavano, anche i miei amici erano felici; io però non riuscivo a non pensare a quei commenti. E se avevano ragione? Forse Alex non mi merita, forse non sono abbastanza, insomma lui è perfetto, fisico, viso, sorriso, capelli, carattere... E io?
"Ci sei?" Chiese Katie passando una mano davanti ai miei occhi.
"Uhm si, scusate."
"Sembri triste. È successo qualcosa con Alex?"
"No va tutto bene, sono solo un po' stanca... Tutto qui." Risposi forzando un sorriso.
"Va bene..." Disse Amanda titubante.
Entrammo in un locale molto carino, era fatto tutto di legno scuro, le luci erano calde e soffuse.
Ordinammo da bere grazie alle competenze di Amanda nel parlare Francesce e ci sedemmo ad un tavolo.
Bevetti un drink, due drink, tre, fino a che persi il conto e la testa mi inziò a girare.

Do me a favour|| Alex TurnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora