CAPITOLO30

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Poco prima che arrivasse un'altra orda di nemici, pronti ad ucciderci, ci lanciammo dalla finestra ed io creai una corrente di vento che ci avvolse completamente, facendoci atterrare dolcemente e senza fare alcun rumore.
Presi Clara in spalle e, con il potere della velocità, corsi più veloce che mai al rifugio, impiegandoci meno di cinque secondi, anziché le eventuali tre ore a piedi.
Quando ne vidi l'interno ne rimasi scioccato; solo nell'ingresso principale, molti dei muri erano crepati e molti oggetti stavano venendo buttati perché completamente distrutti.
Appena entrammo feci scendere Clara dalla mia schiena e venimmo immediatamente assaliti dai nostri compagni.
- Grazie al cielo - disse commosso Bobby - Per fortuna siete vivi -
- Già, non avremmo retto un'altra morte - aggiunse Alex abbassando la testa.
Me ne ero completamente dimenticato.
Lui, Bobby e Sam erano legatissimi, nonostante la differenza d'età.
- Mi dispiace Alex, so che...-
- È successo di tutto da quando tu e quel TUO amico siete arrivati qua. Prima stavamo tutti bene! Ora Peter, quello incattivito col mondo, è depresso, Sam è morto, il rifugio è stato attaccato e cade a pezzi e Clara non sembra avere una salute di ferro. Perché...non te ne vai? Tanto loro vogliono te, non noi. - Mi sputò in faccia Alex, infuriato marcio.
- Alexander - lo ammonì Russell - Tu non pensi davvero questo. Sei solo devastato per la morte di Sam -
- No, no e no. Secondo me lo pensiamo tutti. Solo che nessuno ha mai avuto il coraggio o l'occasione per dirgli nulla. Beh, io si, e mi sono davvero stancato di questa situazione - urlò Alex prima di correre in camera sua, trattenendo le lacrime.
Io rimasi sbigottito ed in silenzio, come tutti, per svariati minuti, prima che il silenzio venisse interrotto dalle scuse di Bobby
- Will, mi dispiace. Non è assolutamente vero. Alex è accecato dalla rabbia e si è dovuto aggrappare a qualcosa per giustificare la morte di Sam. Non ha reagito benissimo. Nessuno di noi pensa quello che ha detto, e nemmeno lui, anzi, ha sempre parlato così bene di te, e noi siamo migliori amici, non ci mentiamo mai. -
- Nessun problema. Ma spiegami una cosa, anche tu e Sam eravate molto uniti, perché tu non hai reagito come Alex? - Chiesi io
- Io consideravo Sam come un grande amico, davvero. Era molto sveglio per avere la sua età; ragionava come uno di noi, non con la mente di un bambino, quindi lo consideravo come uno ai miei livelli, mai inferiore. Alex invece l'ha sempre considerato come un fratello minore, allo stesso livello di quello che aveva quando era più piccolo, quindi lo riteneva bisognoso di attenzioni e protezione. - Mi spiegò Bobby
- Come aveva? - notai immediatamente io
- Alex ha perso il fratello quando era piccolo. È stato attaccato dai ricercatori e gli hanno ucciso il fratello che tenevano come ostaggio in cambio del demone. Alex ha dovuto scegliere tra la sua vita e quella del fratello. Immagina il rimorso che prova tutt'ora; lui è convinto di averlo ucciso personalmente, ed a volte ne sente ancora la voce. - mi raccontò Bobby
- Mi dispiace così tanto per lui - aggiunsi io
- Si riprenderà - mi informò lui - È forte, è sempre andato oltre a tutto. -
Che ottima cosa.
- Will - mi chiamò Clara - Prendimi -
Non feci in tempo a girarmi che Clara già aveva perso i sensi e stava cadendo al suolo. Feci un grande scatto e la afferrai prima che sbattesse la testa a terra e la presi in braccio, passando le braccia sotto le ginocchia e sulla schiena.

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