Fortunatamente quella sera avevo già scontato la mia dose di incubi, quindi fu una nottata tranquilla.
Mi svegliai alle sette ed un quarto, dormendo poco più di tre ore, e mi preparai velocemente.
Presi uno zaino e ci infilai una felpa azzurra con una stampa circolare e bianca al centro, una borraccia termica, riempita fino all'orlo di acqua fresca, un panino, farcito con salame e maionese, che avevo preparato durante la notte, ed il mio telefono.
"Panino ed acqua?" Mi domandò il demone
"Ho intenzione di riposare un po' e starmene nascosto; sarei prevedibile se uscissi allo scoperto con gli altri, meglio fare un'entrata di scena. E nel mentre, mi terrò in forze nutrendomi per bene" risposi io fiero di me
"Ottima idea, buona fortuna. Conta sempre su di me." Mi disse lui
"Grazie" conclusi io seccamente
Ero parecchio nervoso.
Mancava solo un'ora alla partenza ed io, dopo essermi lavato e vestito a puntino, mi recai verso l'uscita, senza farmi notare da nessuno.
Stranamente, vidi Kyle. Cominciai ad andare nel panico, se mi avesse visto sarebbe andato tutto a rotoli; fortunatamente però, non accadde. Lo notai dirigersi verso il retro dell'edificio, così decisi di seguirlo; sicuramente mi avrebbe diretto alla mia meta.
Prima di arrivare alla fine del rifugio, che era molto, molto, molto lungo, Kyle entrò in una porta sulla parete, che attraversai anche io subito dopo qualche secondo, ed il suo interno fu sbalorditivo.
Un vero e proprio deposito di hovercraft, Jet, piccoli aerei, ed altri oggetti volanti a me sconosciuti, era sempre stato nascosto dietro quella porta senza che io me ne accorgessi.
Dopo quella missione, promisi a me stesso che avrei esplorato più a fondo quel posto, a costo di metterci anni.
Mi nascosi dietro un aereo mentre spiavo Kyle parlare con un uomo che indossava una divisa; probabilmente era uno degli addetti al reparto, o molto probabilmente una specie di "autista".
Passò qualche minuto prima che il mio istruttore entrò in un piccolo Jet, quelli dove ci possono entrare poche persone, probabilmente riservato a Russell, Bobby, Perer, Sarah, Alex, Kyle e Gabriel; ma ci sarei entrato anche io, nascosto nel bagagliaio, o qualcosa di simile.
Usai la super velocità per non farmi vedere da nessuno e mi nascosi per bene in una zona, separata dai posti a sedere da un pannello molto spesso, dove non vi era riposto nulla.
"A prova di suono e pronto per una bella dormita. Il viaggio sarà lungo" pensai.
Passarono almeno quindici minuti prima che tutti i passeggeri salissero suo veicolo e, dopo vari preparativi, arrivò l'ora del decollo.
Dormii si e no meno di mezz'ora; il pavimento, se così si poteva chiamare, era davvero scomodo e ghiacciato. Dovevo fare attenzione a non appoggiarci la pelle nuda, altrimenti sarei stato aggredito dai brividi, cosa che successe un paio di volte.
Mi guardai intorno, per analizzare un po' la zona, ma non ci riuscii bene; era tutto troppo buio quasi solo per raggiungere il mio zaino e quindi c'era ben poco da guardare.
Afferrai la borsa e ci frugai dentro, alla ricerca del mio panino, e, non appena afferrato il mio obiettivo, lo addentai voracemente.
Mi lasciai sfuggire uno strano verso, in senso di forte apprezzamento, mentre masticavo e ne presi un altro morso.
Passò davvero pochissimo tempo prima che finii il mio pasto, così decisi di bere un sorso d'acqua per rinfrescarmi e sciacquare la bocca.
Contro ogni mia aspettativa, in quel posto faceva davvero troppo caldo, e dovetti trattenermi dall'istinto di svestirmi, sapendo che il gelo della superficie sotto di me sarebbe stata peggiore.
Improvvisamente sentii delle voci, ovviamente erano i miei amici, o meglio non più amici, parlare, così mi avvicinai alla parete divisoria e ci appoggiai l'orecchio per ascoltare meglio.
La superficie era liscia e stranamente calda. Come poteva essere possibile? Sotto faceva freddo ma in mezzo caldo.
"Ci deve essere il riscaldamento nelle pareti idiota" mi riprese il demone
"Ah, giusto; che stupido che sono" risposi imbarazzato io.
A farmi riprendere dalla mia conversazione col demone fu uno a cambio di informazioni tra i passeggeri
- Cosa si fa adesso? - chiese Peter
Ovviamente ero in grado di distinguere alla perfezione tutte le voci.
- Stiamo per atterrare, siamo ancora molto distanti dal luogo desiderato, ma per motivi di sicurezza dobbiamo intraprendere il resto del percorso a piedi, va bene? - Spiegò Russell
- Capito - esclamarono tutti in coro
"Oh ma che bel coretto...di traditori" pensai infuriato
- Allacciate le cinture e tenetevi forte, l'atterraggio sarà molto movimentato - disse il comandante attraverso gli altoparlanti.
Accidenti, mi aspettavano grandi botte e capriole.
Durante l'atterraggio fui letteralmente sbattuto e scaraventato da ogni parte, e fu un miracolo che nessuno avesse sentito i tonfi, notando la mia presenza.
In quel momento capii come si sentiva il cibo nel frullatore.
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Into the darkness
FantasíaWill, un ragazzo diciottenne, rimasto senza famiglia, scopre di custodire un demone dentro di sé...ma non è il solo! Infatti esiste una speciale accademia, o come a tutti piace chiamare, il rifugio, dove vari ragazzi con questo dono si possono trova...