CAPITOLO38

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Dovetti spingere parecchio prima di riuscire ad aprire il portone da tanto era vecchio, inducendomi addirittura a pensare che fosse chiuso a chiave; in realtà era solo arrugginito.
Varcai la soglia e mi lanciai immediatamente al soccorso di Clara.
La ragazza era brutalmente sospesa nell'aria, legata per i polsi e le caviglie da delle vecchie catene arrugginite.
Fortunatamente notai che le chiavi erano appese proprio accanto su un piccolo chiodo fisso sulla parete.
"Che cosa crudele" mi informò il demone "Le fanno vedere costantemente le chiavi della sua libertà, facendole capire che non ci arriverà mai."
"È una tortura morale" sputai io
"oltre a quelle fisiche che le avranno fatto." Aggiunse lui
"Non...non voglio neanche pensarci"
- Clara - la chiamai io, agitandola per risvegliarla - Clara, ti prego dimmi che ci sei -
- Will...- mi rispose lei sussurrando - Will -
- Sono venuto a prenderti. Adesso ti libero, aspetta. - le dissi io poco prima di prendere le chiavi e liberarle la presa dai polsi, tenendola in braccio per non farla cadere.
Le prime cose che feci furono baciarla ed abbracciarla, restando in quella posizione per svariati secondi. Quell'abbraccio mi conferiva sicurezza e felicità ogni millesimo di secondo che passava; potevo restare così per giorni.
- Adesso dobbiamo andarcene da qua - le dissi io prendendola dolcemente per un braccio ed avviandomi alla porta. Sentii il suo polso scivolare via dalla mia mano e successivamente udii un tonfo.
"Bella mossa" mi rimproverai
Mi girai lentamente e notai Clara, con la pancia a terra, guardarmi in cagnesco, per poi scoppiare a ridere
- Tonto, ti sei dimenticato di liberarmi i piedi; grazie tante -
Subito mi scusai, per ridere anche io poi con lei. Le nostre risate combaciavano perfettamente e creavano una dolce armonia della quale non mi sarei mai stancato.
Mi accinsi ad dalle sue caviglie la serratura delle catene e ci dirigemmo
Velocemente fuori dal portone per recarci poi nel buio stanzino delle scope, tenendoci sempre per mano.
- Prendi questa - le dissi io porgendole la spilla ottagonale - Strano ma vero, questa spilla mimetizza le persone - continuai sghignazzando
- Ma che..? - scoppiammo ancora a ridere - comunque...mi sei mancato tanto. -
- Mi sei mancata tanto anche tu - ammisi io - Come stai? - le domandai incuriosito
- Oh bene, ancora un po' intontita è debole ma, sto bene - rispose
- Non ti hanno fatto del male vero? - andai subito dritto al punto
- Tranquillo, sto bene. Non facevano altro che iniettarmi sostanze ogni volta che mi ribellavo e tentavo di scappare dopo essere andata in bagno o dopo aver mangiato. Che poi, una mezza pagnotta al giorno ed un bicchiere d'acqua; nemmeno fossi in una sala di torture. Ci credo che poi sono in carenza di forze; Sono stata drogata e mal nutrita. - disse con una punta di ironia - Te piuttosto; come stai Will? -
- Ora che so che tu sei viva e che sei qua con me, sto molto meglio - risposi
"Oh ma per favore! Mi viene il diabete" mi prese in giro il demone
"Sai, quando sarà tutto finito è ora che ti trovi una signora" controbattei io.
Abbracciai Clara ancora una volta e poggiai le mie labbra sulla sua fronte, prima di uscire dalla stanza e cercare i nostri amici.
- Will guarda - mi disse la giovane - C'è una stradina che porta in cima ad una collina - disse indicandomi un'uscita secondaria - Ci scommetto il cervello che lassù c'è qualcosa -
- Hai ragione, andiamo! -
Dissi dirigendomi verso la porta ed uscendoci. Una volta fuori ci aspettò una sorpresa; ci ritrovammo davanti Jeremy e Lukas, pronti all'azione, che ci fissavano con uno sguardo intimidatorio.
Chissà come mai loro erano sempre vestiti nella stessa maniera, ogni volta che li incontravo.
Giacca lunga scura, occhiali da sole neri e scarpe del medesimo colore, e tutti con i capelli tirati indietro con il gel.
Iniziai a sospettare che fossero degli Emo senza ciuffo.
- I due piccioncini finalmente si sono riuniti - mi schernì Lukas
- Ti devo dei meriti Alcott - ammise Jeremy - Sei più furbo di tutti i tuoi amichetti. Gli altri stanno ancora cercando la ragazza; mentre tu...l'hai già trovata e ti stai dirigendo alla postazione di controllo. Complimenti - continuò lui
- Troppo gentile - dissi io - ma spiegami una cosa; se la torre di controllo è in cima alla collina, a cosa serve tutto l'edificio, ed anche l'altro al quale ci avevate portato la scorsa volta ? -
- Semplice - rispose Lukas - abbiamo tre nascondigli, ognuno destinato ala ricerca di qualche dominatore ed evocatore; alcuni vengono privati del demone altri invece vengono reclutati. Questo è il principale, e tutti sono così grossi perché sono come il vostro; nascondono stanze con varie utilità ed alloggi. - spiegò
- Allocco! non stare qua a spiegargli tutto. È una perdita di tempo. - lo rimproverò Jeremy - Adesso fatevi sotto ragazzini, mi voglio divertire un po'-
- Clara, te la senti? - chiesi io
- Si! Non ti lascio da solo questa volta. -
"Che le danze abbiano inizio" esclamò il demone.

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