capitolo 9

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Spencer's point of view

<<Garcia ti prego dimmi che hai trovato qualcosa>> mi sedetti di fianco a lei nella scrivania giocherellando con uno dei suoi tanti antistress presenti sulla scrivania <<Spencer sai che sei il mio genietto e che ti amo ma me lo hai chiesto letteralmente 2 minuti fa>> sbuffò la bionda lanciandomi un'occhiataccia quando le dissi che a dire il vero erano passati 3 minuti e 2 secondi.

<<so che sei preoccupato per Evelyn, lo siamo tutti e ti assicuro che se quel verme ha lasciato delle tracce le troverò>> queste parole mi rassicurarono, sapevo quanto Penelope potesse essere determinata e se toccavano qualcuno che le stava a cuore soprattutto. Evelyn era entrata nel cuore di tutti.

Decisi di lasciarla lavorare in silenzio e senza pressioni, dopotutto stava facendo il possibile per rintracciare l'indirizzo di provenienza e sapevo che sarebbe riuscita a trovarlo. Ci speravo.

<<non credo di averti mai visto così tanto preoccupato Spence>> JJ si avvicinò a me accarezzandomi la guancia, nonostante la mia germofobia avevo bisogno di contatto fisico e la mia migliore amica riusciva sempre a capire quando poteva e non poteva darmelo.

<<lo so è che quando sono con lei sento qualcosa di strano, come se fossimo legati in una qualche maniera. E so che può sembrare una cavolata perché dopotutto non ci conosciamo nemmeno così tanto bene ma sento una connessione mentale con lei>> mi misi le mani davanti alla faccia per nascondere l'imbarazzo, era la prima volta che dicevo ad alta voce quello che rappresentava la ragazza per me. Dirlo ad alta voce rendeva il tutto più concreto e reale.

Ero intimorito da quelle emozioni forti, ero intimorito perché sapevo che non sarei mai riuscito a piacere ad una donna così attraente e a dir poco perfetta.

<<hai pensato di parlarne con lei? a mia opinione credo che sia tutto ricambiato, insomma lo noterebbe pure un cieco che siete entrambi presi>> sorrisi leggermente cercando di allontanare il pensiero che potesse dirmi quelle cose solo perché non voleva vedermi soffrire

<<non credo che lo farò, non appena troveremo l'S.I probabilmente non la vedrò più e si dimenticherà di me. Ma io non mi dimenticherò e lo sappiamo entrambi>> il solo pensiero di non poterla vedere tutti i giorni mi creò un vuoto nel petto, un vuoto che da quando era arrivata lei era stato riempito.

<<e chi lo dice? Spence buttati, spegni quel cervello enorme che ti ritrovi e fai agire il cuore>> con una mente come la mia era davvero complicato non essere razionale, era davvero complicato mettere in disparte i pensieri per far agire gli impulsi più profondi.

<<sono riuscita a trovare qualcosa>> gridò Penelope dalla sua batcaverna <<qualcosa di mooolto interessante>> aggiunse poi dandosi il cinque da sola. Non c'era niente che non riuscisse a fare quella donna, era letteralmente una regina dell'informatica.

<<dicci tutto>> Hotch chiuse la porta della sala conferenze stando attento a non farsi sentire da Evelyn, Garcia aveva detto che sarebbe stato meglio che non assistesse. Solitamente lei non era una persona che escludeva gli altri e per di più era molto empatica quindi doveva aver trovato qualcosa di davvero importante.

<<il mittente del mazzo di fiori si è registrato con il nome di Matthew Collins, nonché fratello di Evelyn morto suicida due anni fa>> proiettò sullo schermo la foto del ragazzo e notai una met somiglianza con la sorella, erano una fotocopia.

<<esattamente quando?>> chiesi colto da un'illuminazione improvvisa, se la mia intuizione era giusta avrei potuto dare una svolta nel caso.

<<il 6 ottobre>> tutti mi guardarono quando iniziai a farneticare tra me e me calcolando i possibili collegamenti

<<esattamente un mese e undici giorni dal rapimento di Evelyn>> gli occhi di tutti si spalancarono, ogni cosa era collegata.

La stanza in cui era stata rinchiusa, il fatto che non fosse stata mai uccisa, il ritrovamento dei corpi dopo quel lasso di tempo. La persona che la aveva rapita aveva conosciuto bene Matthew e probabilmente conosceva anche Evelyn e la famiglia.

Non stavamo cercando un S.I che si era innamorato di lei ma uno che si voleva vendicare. Un soggetto ignoto che voleva farle del male fisico e psicologico.

<<dobbiamo tornare nella casa, sicuramente avrà lasciato indizi che prima pensavamo fossero inutili. Quei tre uomini, così come gli altri, erano coinvolti solo in parte. Catturando colui che stava muovendo i fili saremmo riusciti a dare un punto a quella storia>> Derek annuì trovandosi d'accordo con me, stavamo solo aspettando un cenno da parte di Hotch per partire con le indagini da capo ma con più consapevolezza.

<<JJ e Rossi voi andate dai genitori, Io, Prentiss, Morgan e Reid andremo nella casa alla ricerca di indizi. Penelope te starai con Evelyn; nel caso in cui qualcosa di strano dovesse accadere te chiama immediatamente un poliziotto o uno di noi. C'è bisogno di tutti sul campo per risolvere alla svelta questa faccenda e non possiamo lasciarla indifesa>> Hotch guardò l'orologio avviandosi verso l'uscita.

Giurai di notare un velo di preoccupazione sul suo viso ed era davvero difficile che Aaron facesse trasparire le sue emozioni. Era sempre stato un uomo forte e molto impassibile esternamente, chi lo conosceva bene sapeva che infondo era un uomo dal cuore grande ma bisognava portare pazienza prima di riuscire a vedere quel suo lato sensibile.

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