capitolo 11

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Spencer's point of view

"Caro Spencer,

se stai leggendo questa lettera vuol dire che sono riuscita a salvare te e tutti gli altri.
Ti metto in cima alla lista perché credo sia giusto così, insomma sei la persona con cui ho legato di più. Anche se mi sembra impossibile che un ragazzo così fantastico possa avere qualcosa in comune proprio con me.Vorrei dirti che tutto andrà bene, e giuro che ho fatto il possibile per rimanere. Ma se non ci incontrassimo più e questo fosse un vero addio, so che ci rivedremo in un'altra vita. Anche se spero vivamente che riusciate a trovarmi. Ti sei occupato di me e mi hai tenuta al sicuro più di qualsiasi altra persona, mi hai salvata per ben due volte. Spero che nella prossima vita possa sdebitarmi in un qualche modo.La prima volta mi hai salvata dal soggetto ignoto e la seconda da me stessa e dai miei attacchi di panico.Ti chiedo scusa per essermi arresa, per essere andata dal soggetto ignoto di mia spontanea volontà. Ti chiedo scusa se ora ti sentirai in colpa, ma credimi se ti dico che non è colpa tua. Anzi, è stata una mia scelta e lo rifarei altre mille volte per salvare te e gli altri. Sei un ragazzo davvero intelligente e a dir poco fantastico, non lasciare che nessuno ti cambi. Ci rincontreremo dietro l'angolo, dove la nuova sicurezza sarà il complotto di tutto. Avrei voluto dire tante cose,ma mi tremano le mani,mi trema il cuore,mi gela l'anima,gli occhi cominciano a lacrimare e resta solo tanto silenzio.Ma ora...ora che Penelope sta dormendo..ora spengo il cervello,rimane solo tanto inchiostro nero su carta bianca,torno a lottare contro il mondo per la mia vita. È arrivata l'ora di andare.
Ti voglio bene
-Eve"

Tirai un pugno alla scrivania facendo indietreggiare Garcia per lo spavento, non ero mai stato un ragazzo violento e anzi per la mia struttura fisica molto magra spesso a prendere le botte ero io. Eppure quella fu la mia prima reazione. Forse perché mi ero trattenuto troppo o forse perché semplicemente mi ero affezionato a lei.

<<la troveremo>> JJ prese la mia mano guardandomi negli occhi, lei riusciva sempre a leggermi dentro e in quel momento sicuramente sarebbe riuscita a individuare solo tanta rabbia mista a lacrime. Che la avremmo trovata ne ero abbastanza sicuro, non ero sicuro però che saremmo riusciti a trovarla viva.

Non poteva essersene andata così, lei non era una che mollava quando le cose si complicavano. Era letteralmente impossibile che lo avesse fatto.

Ripresi la lettera in mano focalizzandomi sulla parte della nuova sicurezza.Ero riuscito a capire tutte le frasi, tutte tranne quella.

"Ci rincontreremo dietro l'angolo, dove la nuova sicurezza sarà il complotto di tutto"

ripetei la stessa frase per due volte cercando di capirne il significato nascosto. Tutti mi fissavano incuriositi, non avevano letto la lettera quindi sembravano piuttosto confusi.

<<Garcia hanno per caso assunto qualcuno di nuovo all'unità ultimamente? più in particolare da quando Eve è arrivata qui>> Penelope prese il tablet cercando tra i vari file, i suoi occhi si illuminarono dopo pochissimo tempo.

<<bingo>> esclamai a voce bassa non appena mi fornì un nome, casualmente si era licenziato proprio quel giorno. Proprio il giorno dopo la sua scomparsa.

<<mandaci indirizzo di casa, lui sa qualcosa e giuro su Dio che glielo tirerò fuori>> chiusi le mani a pugno iniziando a stringere, riuscivo a sentire le unghie conficcarsi nella pelle. Avrei trovato quel bastardo a tutti i costi e sicuramente per lui non sarebbe stata una bella giornata.

<<abbiamo un piano?>> chiese Morgan guardandomi con preoccupazione, lui per me era come un fratello e io per lui ero lo stesso. Era visibilmente preoccupato dalla mia possibile reazione nei confronti di quell'uomo.

<<intanto troviamolo, poi lo faremo parlare>> disse Emily prendendo la pistola con se, eravamo ancora in tempo per salvarla. Evelyn era troppo importante per il soggetto ignoto, non la avrebbe uccisa subito. Prima la avrebbe fatta soffrire.

Chiusi gli occhi iniziando a immaginare a tutto quello che l'SI avrebbe potuto farle, era sicuramente un soggetto organizzato quindi aveva progettato ogni singola cosa dal giorno in cui aveva deciso di farla scappare.

Noi eravamo partiti dal presupposto che il soggetto ignoto fosse un uomo ma non si poteva escludere una figura femminile, solo una donna sarebbe riuscita a covare così tanta rabbia repressa. Solo una donna poteva essere così tanto vendicativa, un uomo si sarebbe accontentato di stuprarla e di ucciderla dal primo giorno. Un uomo avrebbe fatto trapelare la rabbia immediatamente, una donna no.

<<l'SI che stiamo cercando è una donna>> Hotch mi fece un cenno con la testa e presi immediatamente il telefono, ripensai a quella strana ragazza davanti a casa di Evelyn. Sia io sia Derek ci eravamo resi conto che c'era qualcosa di strano in lei, qualcosa di fin troppo sospetto.

<<Garcia mi servono tutte le informazioni che trovi riguardante un nome>> la donna rispose immediatamente alla chiamata con il suo solito carattere esuberante, nonostante si sentisse che nella sua voce c'era qualcosa di cupo e spento. Anche lei si stava incolpando per l'accaduto.
<<dimmi tutto mio caro genietto>>

<<so che si chiama Alison e che dovrebbe essere la migliore amica di Eve, conosce i suoi genitori quindi probabilmente sono amiche da molto tempo. Oserei dire amiche d'infanzia>> se erano così tanto amiche che senso aveva farle del male?

Durante il periodo in cui avevo lavorato nell'FBI avevo capito davvero tante cose, tra qui quella di non fidarsi mai di nessuno. Infatti spesso i colpevoli dei crimini erano persone spesso molto vicine alle vittime.

<<ho un riscontro, vi inoltro ogni dettaglio della vita di Alison Forester>>

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