capitolo 38

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Evelyn's point of view

Dopo essere rimasta sola mi recai verso la banca per depositare i soldi ottenuti dalla morte di mia nonna. Decisi di andare nella banca centrale, sperando di trovare poca gente nonostante fosse sabato e molte persone erano a casa da lavoro.

Da quello che avevo capito da Spencer una banca era stata derubata, perciò decisi di andare in quella più lontana possibile. Eppure questa decisione non mi salvò dal pericolo imminente.

Infatti dopo poco che entrai, tre uomini armati chiusero immediatamente le porte. Ci fecero riporre i cellulari dentro una scatola ricattandoci di sparare.

<<non voglio sentire fiatare>> l'uomo più grosso si dispose al centro della stanza seguito dagli altri due, probabilmente lui era il capo. Spencer mi aveva sempre detto che in una situazione del genere bisognava mantenere la calma e passare inosservati. Ma soprattutto bisognava empatizzare con loro e proporsi di collaborare.

Si era assicurato di spiegarmi tutti i possibili scenari e come affrontarli per rimanere in vita. Le sue lezioni, che inizialmente reputai insensate, mi tornarono utili.

Mi guardai attorno e notai moltissimi bambini accompagnati dai propri genitori,affrontare un trauma del genere era difficile per un adulto ma per un bambino era praticamente impossibile. Ne sarebbe stato segnato a vita.

<<dov'è il caveau?>> uno dei tre si dispose davanti al direttore puntandogli la pistola alla tempia, solo lui sapeva il codice d'accesso quindi solo lui era in grado di poter rispondere ad ogni domanda relativa ad esso <<non ne abbiamo uno>> era impossibile che non ci fosse, anche il sequestratore lo sapeva perciò gli tirò un calcio allo stomaco per fargli capire che non aveva intenzione di scherzare

<<non te lo chiederò nuovamente, dov'è il caveau?>> il direttore non rispose ma fortunatamente venne salvato dal telefono della banca che iniziò a squillare.

Il capo si fiondò a rispondere con un sorriso in faccia, lui stava aspettando quel momento. Sapeva che la polizia avrebbe chiamato, lui voleva attirare attenzione e fare scalpore.

Dopotutto rapinare 2 banche a distanza di poche ore era un lavoro che richiedeva molta fatica e furbizia. Era possibile che il lavoro fosse stato svolto solo da tre uomini diversi, doveva essere qualcosa di più grande dietro.

<<pronto>> con uno sguardo ci intimò di stare in silenzio, in modo che riuscisse a sentire quello che dicevano dall'altro lato del telefono.

Giusto per trarre divertimento dalle sue azioni impostò il vivavoce, in modo che tutti potessimo ascoltare.Riconobbi subito la voce di JJ, lei era abile a contrattare con i criminali perciò era una fortuna che avesse chiamato proprio lei.

<<vogliamo che lasciate andare gli ostaggi>> la sua voce apparve sicura e ferma, avevo imparato a conoscerla e sapevo che sotto sotto era spaventata. Spaventata perché in quella banca non c'ero solo io, c'erano anche bambini dell'età di Henry <<diteci qualcosa che volete in cambio, se possibile la otterrete>> l'uomo rise immediatamente. Lo divertiva che l'FBI lo stesse "pregando" di lasciarci andare, nonostante sapesse che non lo avrebbe fatto così facilmente.
O perlomeno non tutti.

<<se non hai niente di allettante da dire possiamo chiuderla qui>> il suo tono tornò ad essere serio, se non voleva ottenere nulla allora perché ci stava tenendo lì dentro?

doveva essere un fatto personale.

La mia mente ormai si era abituata a ragionare come una profiler, Spencer mi raccontava ogni caso al suo ritorno e io ne ero diventata affascinata.

<<aspetta>> JJ deglutii sonoramente e continuò a parlare <<lascia andare i bambini e le donne>> un sorriso tornò a farsi spazio sul suo viso <<in cambio cosa ottengo?>>.

<<ti manderemo due agenti dell'FBI all'interno>> dovevano avere un piano.

L'uomo aveva sparato alle videocamere presenti, probabilmente avevano bisogno di infiltrare qualcuno all'interno per poter tenere sotto controllo la situazione. Eppure era un'idea stupida a mio parere. Non potevano mandare due agenti a rischiare la vita.

<<adesso si ragiona>> uno degli altri due uomini si avvicinò al capo sussurrandogli qualcosa all'orecchio <<vogliamo anche dei rifornimenti di cibo, di acqua, di medicinali e un medico>>

i miei occhi si illuminarono. Per rimanere in vita dovevo risultare importante ai suoi occhi, perciò dovevo essere io il medico di cui avevano bisogno.

<<all'interno c'è già un medico>> JJ sembrava avermi letto nel pensiero <<Evelyn Collins>>

L'uomo ci squadrò uno ad uno e poi disse il mio nome, in modo che mi facessi avanti. Lo feci.

<<vogliamo due poliziotti senza armi, i rifornimenti e poi solo dopo lasceremo andare  i bambini>>  nessuno poteva garantire che lui mantenesse il compromesso ma bisognava sperarci.

<<d'accordo. Li facciamo venire dalla porta>> fare entrare due poliziotti nom armati era come mandarli a morte certa e loro lo sapevano.

Mi venne da piangere quando notai coloro che furono "sacrificati"

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