Spencer's point of view
Era la prima volta che dormivo nello stesso letto di una donna, probabilmente era la prima volta che condividessi il letto con qualsiasi altra persona al di fuori di mia madre.
Evelyn respirava profondamente nel sonno,
mi teneva la mano come se non volesse lasciarmi andare.Io, al contrario, non riuscivo a prendere sonno. Sebbene mi trovassi in una condizione di calma e tranquillità i miei occhi non avevano intenzione di riposare.Forse per la paura incessante di riaprirli e rendermi conto che era stato tutto un sogno, che Evelyn era partita e che non ero riuscita a dichiararle i miei sentimenti.
Non osavo liberare la mano dalla sua stretta per paura di svegliarla, nonostante stesse iniziando a farmi male con molta cautela mi voltai su un fianco per poterla osservare meglio.
La guardavo e faticavo a capire quello era accaduto.Ripensai al momento in cui ci eravamo baciati e lei mi aveva detto che sarebbe tornata a casa con me, mi sembrava che da quei momenti si effondesse il profumo di una qualche sconosciuta felicità. Una felicità che non avevo mai assaporato in tutta la mia vita.
Non sapevo se chiederle di trasferirsi da me, forse era troppo presto per convivere.Per di più era una responsabilità enorme da dover gestire. Temevo che lei si sarebbe stancata dopo un paio di giorni, non sapevo come avrei retto una situazione del genere.
Cercavo una risposta nel suo viso riposato.
Guardavo il suo viso e mi rendevo conto che non sapevo minimamente cosa fosse quel sentimento che provassi nei suoi confronti, amore o semplicemente infatuazione passeggera.
Mi sentii frustato da quella situazione, un vero uomo( come Derek, Rossi, Hotch)avrebbe saputo come agire, io invece esitavo. Esitavo perché non ero abituato a dover pensare alla mia vita con affianco qualcuno. Esitando però stavo privando me stesso del periodo più bello della mia vita. Mi stavo privando di quello che saremmo potuti diventare io ed Evelyn se io fossi stato più sicuro di me.
Me la presi con me stesso, ma alla fine capii che era normale non sapere come comportarsi. Era normale perché io ero fatto così e a lei piacevo per quell'esatto motivo.
Dopotutto non si può mai sapere che cosa si deve volere perché si vive una vita soltanto e non si può né confrontarla con le proprie vite precedenti, né correggerla nelle vite future.
Era meglio rimanere nello stato di incertezza o convivere con lei?
Non esisteva alcun modo di stabilire quale decisione fosse la migliore, perché non esisteva alcun termine di paragone.
Mi trovai a vivere quella situazione per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza aver mai provato.
E forse era questo che rendeva le cose belle tra noi, la consapevolezza che sarebbe stata una cosa nuova a cui ci saremmo dovuti abituare entrambi. Io volevo abituarmi ad una vita con lei.
Avevo passato anni a studiare il comportamento di tantissime persone, persino di donne con tratti caratteriali simili a quelli di Evelyn.Eppure ogni lato di lei mi stupiva ancora, mi stupiva vedere come lei potesse essere presa da un ragazzo come me. Come lei fosse diversa da altre ragazze e come lei avesse notato proprio me in mezzo ad una folla di uomini più belli e meno paranoici.
Mi sentivo come un liceale durante la sua prima relazione, con la differenza che io ero ormai trentenne e avevo l'età per sposarmi e diventare padre.
Nel frattempo il mio telefono vibrò, era Garcia e avevamo un nuovo caso. Sembrava abbastanza urgente considerando i due punti esclamativi alla fine del messaggio.
Nuovamente non sapevo come comportarmi, se avessi dovuto svegliarla per dirle qualcosa, se avessi dovuto lasciare un messaggio o semplicemente andarmene come ero solito fare.
Decisi di lasciarla dormire, sfilai la mia mano delicatamente dandole un bacio in fronte. Fu un gesto naturale e sperai di poter ripetere ogni singola mattina fino al giorno della mia morte.
Presi un foglio di carta lasciandole un piccolo messaggio, giusto per non farla preoccupare ma anche per non farle pensare che me ne fossi andato di mia spontanea volontà.
"ci è arrivato un nuovo caso, mi dispiace lasciarti da sola ma spero che al tuo risveglio te possa capirmi.Buona fortuna per il tuo ritorno a lavoro!
Ps. sei bellissima mentre dormi"Sapevo di non poter intervenire sul campo, ero ancora in "ferie" ma se Garcia aveva inoltrato il messaggio anche a me era per un motivo. Lei non si sbagliava mai, era sempre attenta al minimo dettaglio perciò aveva bisogno del mio aiuto. Nonostante facessi ancora un po' fatica a camminare velocemente tentai di arrivare il prima possibile alla macchina, si trattava di vite da salvare.
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nightmare |criminal minds|
FanfictionCOMPLETA ⚠️fanfiction su Spencer Reid, dalla serie criminal minds prenderò solo i personaggi. Ogni altra cosa è frutto della mia immaginazione. Amore platonico è un modo usuale di definire una forma di amore priva della dimensione passionale Platone...