❥ Left And Right

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"Sai, Tae.. pensavo che a me non era mai capitato".

"Che cosa?".

"Di venire senza che mi toccassi o senza che qualcuno mi toccasse".

"Eh?".

Avevo proposto a Jungkook di trascorrere del tempo nella mia "stanza delle meraviglie", quella sommersa da vinili. Eravamo sdraiati sul pavimento di quella stanza. Avevo convinto Jungkook ad ascoltare assieme uno dei miei dischi preferiti. Perciò, dopo aver fatto la doccia e cenato, ci sdraiammo per terra e ci lasciammo cullare dalle note di ciò che io definivo perfezione. Ogni tanto mi capitava di canticchiare e ogni volta che succedeva Jungkook affermava di amare il mio tono di voce profondo ed armonioso.

..Ed ogni volta, poi, di conseguenza, mi bloccavo a causa della timidezza.

"Che vuol dire "eh"?".

"Che se non mi tocca nessuno io non vengo".

"Taehyung". Mi guardò serio. "Hai visto cosa c'era sul mio petto, e di certo non era latte condensato".

"Credevo mi avessi toccato tu".

"No. Hai fatto tutto da solo".

"Ah..".

"Non ti era mai successo prima?".

"No, per questo continuo ad avere i miei dubbi a riguardo".

"E va bene. Non credermi. Te ne renderai conto tu stesso la prossima volta che lo faremo".

"Affare fatto".

"Comunque.. Questa musica è noiosa".

Mi offesi immediatamente non appena sentii quelle parole.

"Lo sai che se insulti questo disco è come se insultassi me stesso?".

Jungkook si sporse verso me ed appoggiò la testa sul mio petto.

"Non prendertela sul personale. È solo che a me non piace".

"Allora dovremmo lasciarci".

Sbuffò.

"Va bene. Ci lasceremo. Ma solo dopo questo weekend". Terminata la frase si alzò e si mosse verso il salone. Io lo seguii. "Perché questo fine settimana siamo impegnati".

"Ah, davvero? Hai deciso tutto tu?".

"Già". Infilò la giacca e si spostò verso la porta d'ingresso. "Andremo a Busan, prenderemo la mia moto e ti porterò in giro. Saremo di ritorno Domenica sera".

"Jungkook.. Non so se è il caso..".

L'idea mi entusiasmava tantissimo. Il pensiero di trascorrere due giornate interamente a contatto con lui mi piaceva da morire, ma, punto primo: Jimin sarebbe rimasto da solo e avremmo dovuto inventarci delle scuse. Punto due: mia madre. Voleva a tutti costi che spendessi delle giornate con Rosé, quindi sicuramente sarebbe tornata alla carica proprio per quel fine settimana dato che ero stato impegnato col progetto le ultime giornate.

"Tranquillo. So a cosa stai pensando. Jimin starà bene. Mi ha detto che torna a casa sua, quindi siamo liberi di fare quello che vogliamo".

"È da meschini vedere Jimin come un ostacolo di cui liberarsi, lo sai?".

"Eddai, Tae..". Tornò ad avvicinarsi al mio viso facendo il labbruccio. Odiavo quando utilizzava quella strategia. Sapeva che non riuscivo a resistergli.

"Non farlo, Jungkook.. Non funzionerà questa volta".

"Eddaiii...". Aveva anche preso a darmi piccoli baci sulle labbra, ma io ero irremovibile. "E va bene". Si ricompose tutto d'un tratto. "Ti prometto che il giorno dopo che torneremo dalla nostra gita gliene parlo".

༄ؘ  𝗙𝗲𝗮𝗿𝗹𝗲𝘀𝘀  ||  𝗧𝗮𝗲𝗸𝗼𝗼𝗸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora