Jungkook mi aveva chiesto di lasciare a Jimin tutto il tempo e lo spazio necessario per metabolizzare il tutto.
Era meglio se per un po' non avessimo interagito per evitare che scoppiasse una guerra tra noi due dato che eravamo entrambe due irascibili teste calde in quei giorni.
Nonostante anche Jungkook fosse protagonista di quel "triangolo" non desiderato, era riuscito ad autoproclamarsi come il più maturo dei tre e di conseguenza a capire come provare a risolvere la situazione.
Aveva dimostrato di tenere veramente all'amicizia di Jimin dato che pur di non sollevare altri polveroni, lo aveva perdonato da subito nonostante avesse rivelato a chiunque senza farsi troppi scrupoli la nostra segreta relazione.
A differenza di Jungkook, io non ero ancora riuscito a perdonare le sue dure parole nei miei confronti.
E dato che sia io che Jimin non ci eravamo ancora calmati, semplicemente ci evitavamo.
Stavo seguendo il consiglio di Jungkook, quindi anche durante le lezioni mi sedevo da un'altra parte. E li osservavo chiacchierare tranquillamente, mentre io me ne stavo per i fatti miei imbronciato ed amareggiato.
Ovviamente mi dava fastidio il fatto che tra loro due le cose stavano man mano migliorando, al punto da vederli scherzare e ridere insieme. Mentre io ancora ero costretto a stare lontano da loro.
Jimin stava a poco a poco perdonando Jungkook, mentre di me non ne voleva sapere proprio nulla.
Che fosse un piano per avvicinarsi a Jungkook e a spingerlo ad allontanarsi da me?
Sarebbe infame da parte sua. Infatti conoscevo talmente bene Jimin che sapevo non sarebbe mai arrivato a tanto.
Nonostante ciò, i giorni.. anzi, le settimane passavano ed io continuavo a fluttuare in quel limbo all'interno del quale non riuscivo più a capire se quella sarebbe diventata la mia nuova normalità o se le cose si sarebbero sistemate prima o poi.
In quei giorni tra l'altro non facevo altro che pensare a quanto Jungkook mi mancasse: a parte a Università, che anche se avevamo fatto una specie di coming out come coppia Jungkook ancora non si sentiva abbastanza a suo agio da scambiare effusioni pubbliche con me, lui trascorreva tutto il suo tempo libero a casa con Jimin. Anche i fine settimana.
E mi mancava tantissimo.
Ero abituato a non sentire la mancanza fisica di un qualsiasi corpo dati i miei trascorsi, e questo gravava ancora di più sulla mia situazione attuale.
Non sarei di certo andato a finire a letto col primo che mi sarebbe capitato perché comunque io volevo sempre e solo Jungkook. Nonostante ciò, avrei gradito trascorrere anche solo un paio di ore a settimana con lui.
E dato che anche quel fine settimana Jungkook mi aveva detto che sarebbe rimasto a casa con Jimin, io ne approfittai per tornare a casa mia.
Mia madre era diventata ormai insopportabile perché voleva che trascorressi del tempo con la mia futura moglie, quindi quella sarebbe stata l'occasione perfetta sia per accontentarla che per evitare di passare l'ennesimo fine settimana da solo senza fare nulla.
Ma una volta arrivato di fronte al portone di casa mia, subito mi pentii di quella scelta.
Rimasi come paralizzato di fronte a quella familiare porta.
Erano trascorsi diversi mesi da quando mi ero trasferito a Seoul ed avevo lasciato quella casa, eppure non sembrava mai abbastanza il tempo che avrei voluto trascorrere lontano da quel luogo. Avrei voluto abbandonare casa mia per sempre. Quei mesi lontano da quel posto infernale erano stati come una boccata di aria pulita e sana per me.
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༄ؘ 𝗙𝗲𝗮𝗿𝗹𝗲𝘀𝘀 || 𝗧𝗮𝗲𝗸𝗼𝗼𝗸
Fanfiction-..Ma ho imparato a fingere bene, comunque. Ho sempre vissuto una doppia vita: a casa sono sempre stato il figlio perfetto agli occhi dei miei genitori, obbediente ed educato. Nei pub, o in giro per le feste invece mi trasformavo nel Taehyung che pr...