IL CARICO MISTERIOSO

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CAPITOLO 23

Faceva un gran caldo quando Rocco scese dabbasso. Il locale, data l'ora, era deserto, solo un rumore di stoviglie proveniente dalla cucina rivelava la presenza di qualcuno.
Subito lo misero in contatto con Morabito che, con tono mellifluo, lo rassicurò che avrebbe mandato qualcuno ad accompagnarlo in cantiere e, prima di chiudere la comunicazione, gli ricordò di portare i suoi saluti alla signora Guendalina.
" Non mancherò" rispose a mezza bocca e, dentro di se', realizzò   quanto fossero fondate le  sue ipotesi e a quali rischi sarebbe andato incontro se non avesse stipulato l'accordo con Dario.
Certamente essere a conoscenza di essere stato scelto come "vittima" inconsapevole non lo rendeva più' tranquillo, ma quantomeno  avrebbe potuto disimpegnarsi  da una situazione molto insidiosa con le contromosse previste nel piano.
Il suo camion era seminascosto dentro un capannone in lamiera. Un guardiano lo stava aspettando. Rocco controllo' sommariamente che il mezzo fosse in ordine,  salì in cabina  avviandosi lentamente verso l'uscita del cantiere.
Attraverso lo specchietto laterale lancio' un ultimo sguardo al gruppetto di uomini che parlottavano tra loro. Eh si il gioco si stava rivelando piuttosto pesante.
Subito si mise in contatto con Dario. " Lo so che sono stato un po' troppo vago con te, ma non ero ancora sicuro di coinvolgerti in questa vicenda. "  Rocco lo ascoltava e annuiva senza parlare. Non sapeva ancora con chiarezza cosa stesse trasportando ma era certo che non si trattava  di una delle solite attività  gestite da Dario, con cui portava avanti gli affari in nero della ditta.
Questa volta sentiva che si trattava di altro e di grosso.  Si stava convincendo che il suo camion era stato scelto per  confezionare qualcosa di diverso dalle solite operazioni poco pulite di cui si vociferava in ditta.
La lunga trasferta che gli era stata commissionata- dalla Calabria fino a Cesenatico, passando per l'entroterra salernitano era soltanto un lungo giro predisposto per confondere le acque.
Ciò che lo metteva in apprensione era cosa stesse trasportando: droga o merce altrettanto pericolosa.
Dario interruppe le sue illazioni. " ti chiederai cosa stai portando vero?, non attese la risposta di Rocco.
" Sei seduto sopra una montagna di soldi. Più' o meno un paio di milioncini". Rocco trasali'.
" Ora viene il difficile, continuo', certamente gli uomini di Morabito ti terranno d'occhio, vedi se ti riesce di seminarli. Hai bisogno di una pausa per mettere in piedi il nostro piano," concluse.
" Una berlina con due persone a bordo mi sta seguendo da un pezzo," gli fece notare Rocco.
"Adesso provo a capire quanto siano interessati a me" e chiuse la comunicazione
La macchina lo tampinava, tenendosi a breve distanza ma senza sorpassarlo. Rocco cominciò a rallentare la velocità di crociera mettendosi dietro un autocarro adibito al trasporto di animali che procedeva piuttosto lentamente.
Gli vennero in mente quelle giornate di nebbia fitta della sua zona quando si formava una carovana di tir, uno dietro l'altro per cercare di tenersi alla larga da pericolosi sorpassi. La macchina continuava a seguirlo a breve distanza.  Rocco diminuì ulteriormente la velocità, l' auto non accenno' a sorpassarlo.
Vide che si stava avvicinando un'area di parcheggio  e decise che era giunto il momento di tentare un'azione improvvisa per liberarsi del pedinamento.
Approfittando di  un lungo autoarticolato con targa straniera si infilò con destrezza nello spazio creatosi tra il mezzo che lo precedeva e quello molto più veloce in corsia di sorpasso. Tale mossa costrinse il mezzo  che lo precedeva ad allargarsi verso la corsia di emergenza creando così' uno spazio in cui Rocco si infilò prontamente.
Con il camion vuoto Rocco accelero' improvvisamente la velocità e, coperto dal tir in corsia di sorpasso, riuscì' a liberarsi dal controllo dell'auto che lo inseguiva.
Superato  velocemente il mezzo che aveva davanti che protesto' con un lungo suono di clacson, si infilò sterzando rapidamente verso l' area di parcheggio mentre l'auto "civetta" proseguiva la sua corsa.
Era riuscito a nascondersi dall'auto dei compari di Morabito e a liberarsi dal pedinamento. Ma non aveva tanto tempo prima che arrivasse un'altra auto.
Rapidamente scese e si infilò nel rimorchio. Ora ebbe la certezza  di essere "il mulo " della Ndrangheta con un malloppo che sarebbe dovuto arrivare al nord.
La voglia di vedere i soldi era tanta. Si mise a svitare i dadi che reggevano la paratia  tra la cabina e il rimorchio.
Era sudato, la luce assolata del pomeriggio stava lasciando spazio alle prime ombre della sera, e di buona lena lavorava per aprire il vano. Con un colpo secco liberò la paratia che cadde sul fondo del rimorchio, infilo' una mano e sentì il peso di un involucro piuttosto ingombrante.
Era  eccitato, ansimava nel buio. Provo' a lacerare la busta di plastica chiara chiusa da diversi giri di scotch pesante.
Riuscì a crearsi un varco  con le dita e una parte del pavimento del rimorchio si riempì di biglietti da 50 e 100 euro, e in un pacchetto chiuso ancora più accuratamente Rocco sbirciò banconote da 500. Insomma c'era una montagna di soldi.

Si rimise alla guida e cominciò a realizzare il piano che aveva elaborato insieme a Dario.
" Allora ti e' tutto chiaro?"
La voce roca di Dario riempi' la cabina, lo sentiva ansimare e dal suo tono di voce si capiva che fosse in preda ad un'ansia incontrollata. Rocco invece era vigile e attento, rispondeva a monosillabi con una serie di " certo" " non preoccuparti". 
" Tra poco mi fermerò'  e aspetterò qualcuno dei tuoi, con la scusa che ho il mio mezzo con qualche problema."
In  Rocco si stava facendo strada l' idea giusta per uscire dalla situazione in cui si trovava.
" Lasciami fare poi ti spiego, fidati siamo sulla stessa barca no? Piuttosto hai idea di cosa fare del malloppo? Non vorrai passare il resto della vita a scappare."
Dario rimase per un attimo in silenzio, era indeciso se condividere con Rocco anche questa parte del piano.
Poi si decise " Aurelio ha studiato questo affare perché' vuole fottere Devita e dimostrare a Morabito che lui ha saputo recuperare il malloppo perso."
"E noi che ci guadagniamo? " interloqui' Rocco.
" Aurelio vuole il potere e stai tranquillo che il malloppo ce lo spartiremo equamente. Lui è' la nostra garanzia. Non vorrai passare il resto della vita a guardarti le spalle ogni volta che esci no? ridacchio' Dario, ripetendo la frase di Rocco.
Rocco chiuse la telefonata senza altre parole e si mise ad ascoltare la sua play list di successi evergreen anni 80
Erano ormai le 21 quando  nei pressi di Castrovillari decise di fermarsi nella stazione di servizio con annesso punto di ristoro.
Lo richiamo' Dario  e Rocco gli comunico' le sue coordinate." Non abbandonare il mezzo neanche per pisciare, continuò, ho recuperato un uomo, ti raggiungerà' al più' tardi  nel giro di un' oretta al massimo , sai quello che devi fare.
Rocco rimase piacevolmente sorpreso dalla sollecitudine di Dario  si distese nella cuccetta e comincio' mentalmente    a  ripercorrere le diverse fasi del piano.

La trama invisibile dei coloriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora