IL NOME DELLA TALPA

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CAPITOLO 49

Ormai la giornata volgeva al termine il turno di lavoro serale era iniziato da un paio d'ore. Prima di andarsene Gautieri, che  continuava ad  arrovellarsi sulla gola profonda che aveva fatto uscire la notizia della intercettazione, sali' al piano di sotto e si recò' in archivio per scambiare due chiacchiere con l'appuntato Clerici.
Era uno dei pochi poliziotti nato nella cittadina lacustre. Sui quarant'anni di pochissime parole viveva praticamente dentro il suo archivio e usciva soltanto per recuperare qualche fascicolo dai colleghi operativi o per archiviare qualche documentazione.
Clerici era seduto alla sua scrivania affollata di cartelline gonfie di carte e di post it che spuntavano dai fascicoli.
Stava ascoltando alla radio una partita di calcio internazionale e fu molto meravigliato nel vedere sulla porta la figura di Gautieri.
Fece per alzarsi e disse " commissario come mai da queste parti? Se mi chiamava venivo io da lei"
" Stai comodo Clerici ribatte' Gautieri, come va la partita? " Eh il Real e' una brutta bestia, mi dica le serve qualcosa?"

L' ispettore in modo amichevole si avvicinò' e trovo' posto su un etagere sormontato da un  faldone straboccante di carte.
" Volevo chiederti la notte di tre giorni fa tu eri in servizio no? Hai notato movimenti di estranei nei corridoi?"
" No ispettore giù' il piantone  fa buona guardia."  " E qualcosa che ha attirato la tua attenzione?"
"  Mi faccia pensare, niente di particolare era la sera che Diberardino se l'è' presa con Scudieri, sentivo le voci. "
" Si Clerici proprio quella sera." Clerici guardò' davanti a se' fissando gli schedari e aggiunse " no credo proprio di non poterla aiutare." Gautieri fece per alzarsi e stava per allontanarsi quando senti' la voce di Clerici "ora che ci penso mentre andavo a fare delle fotocopie ho intravisto quel giovane agente assunto da poco, come si chiama? Ah si Curro' che stava scartabellando dei fogli. Me ne ricordo perché' lui non fa parte del nostro reparto e mi e' sembrato strano che girasse nella stanza delle intercettazioni."
" Curro' eh" , intervenne l'ispettore, e se ne andò',


La mattina seguente Gautieri  appena arrivato in ufficio si recò dal vicequestore Lepore per discutere del caso Curro' che, se confermato, poteva diventare una questione molto delicata e potenzialmente dirompente per l'interessato ma anche per lo stesso corpo di polizia.
Appena l'ispettore gli prospetto' la gravità della situazione, Lepore chiamo' immediatamente la responsabile del personale e si fece portare il fascicolo di Curro'. 
Il funzionario comincio' a scorrere velocemente il contenuto ,  " non c'è' poi molto, e' entrato in servizio da circa sei mesi ed è' stato inserito nel settore polizia amministrativa, e si occupa del rilascio di passaporti, e' alla sua prima assegnazione.  Ti consegno il tutto ma non perdere niente sai come è' fatta la dottoressa Pietrosanti".
"La conosco, la conosco dio ce ne scampi e liberi", lo rassicurò' l'ispettore e aggiunse " non è' che puoi sentire qualcuno al ministero se ne sanno qualcosa di più di questo Curro'? Sai cosa intendo."  " Ho capito, rispose Lepore, dove vuoi arrivare, ti farò' sapere."

Tornato in ufficio Gautieri si chiuse nella sua stanza insieme all'agente Bonafede, mettendolo a parte dei suoi sospetti su Curro' che poteva aver girato a Devita la trascrizione della telefonata tra Alimenti e Salimbeni.
" E' un fatto gravissimo e dobbiamo procedere con i piedi di piombo, tu intanto cerca di sapere qualcosa di più' su questo qua, senti in giro ma mi raccomando la massima prudenza", concluse l'ispettore. " Quel poco che so, disse Bonafede,  è' calabrese ed è' piuttosto riservato." Subito intervenne Gautieri " ora non è' che tutti i calabresi devono per forza essere ndranghetisti"
Le risposte che attendeva da Lepore arrivarono piuttosto velocemente. " Vieni da me dobbiamo parlare".
Gautieri non si era ancora seduto che il vicequestore comincio' a parlare " sto Curro' e' molto ben protetto, nella sua pratica personale al ministero risulta che sia stato raccomandato da un politico, mi sembra un sottosegretario e indovina di che collegio? "
Gautieri non gli fece finire la frase" ho capito c'entra Devita e tutto comincia ad essere perfettamente chiaro."
" Già', riprese Lepore, se sei sicuro di quello che mi dici procediamo e ne parliamo con il questore, ma rischiamo di farci molto male". " Non ho la certezza ma una forte probabilità che sto Curro' ha girato la intercettazione a Devita e da lì' e' partito il tiro al bersaglio contro Scopelliti," rispose in tono secco Gautieri.
" Qui l'affare è' grosso e ci andrebbe di mezzo anche il buon nome del nostro corpo e il ragazzo rischia di perdere il posto con conseguenze penali anche pesanti"
Gautieri lo guardò' di sbiego " e allora  facciamo finta di niente?" " Michele tu sei ancora giovane e hai una bella carriera davanti, corri il rischio di bruciarti anche tu, sai con che tipi abbiamo a che fare".
Gautieri aveva un groppo in gola, guardò per terra il tappeto finto persiano sul pavimento, il ficus all'angolo della stanza vicino alla scrivania.
Il silenzio fu improvvisamente interrotto da Lepore " gioca  la tua partita come sai fare, Curro' e' solo uno strumento, il vero bersaglio sai bene chi è'".
L' ispettore capo Michele Gautieri lo guardò' rinfrancato " ricevuto il messaggio capo, mi lavorerò' il ragazzo e ho già' una idea che mi frulla per la capa". " Non avevo dubbi, rispose Lepore, tienimi informato."

La trama invisibile dei coloriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora