La trama invisibile dei colori

PROLOGO

Sono in attesa. Di giorno in giorno si restringe lo spazio intorno a me. Non vedo vie di fuga. Il redde rationem e' vicino, lo sento. Mi trascino da settimane in preda ad una ansia fredda. La situazione è' precipitata quando l'affare e' andato a puttane, con la perdita secca dell'investimento. E ai finanziatori non piace rimetterci. Non ci sono abituati. Ho cercato di trovare soluzioni credibili per coloro che a breve saranno i nuovi padroni. Mi sento nell'occhio del ciclone, mentre i veri proprietari- ma ancora per quanto?- sembrano vivere in una bolla, rassegnati a perdere tutto. Forse il male minore. Da giorni mi muovo tra finanziarie sotto copertura e faccendieri vari. Bravi a proporre soluzioni piu' o meno impercorribili, come uccelli rapaci che puntano da lontano la vittima designata con gli artigli pronti ad arpionarla. Nelle rare occasioni, ormai, di contatto ho sempre assicurato la mia buona fede alla famiglia, mi sono sempre comportato correttamente, rispettando i patti e portando a casa il risultato. Ma ai loro occhi non ho più' alcuna credibilità. Tutto inutile. Ormai sono bruciato.
Poi improvvisamente il momento tanto temuto è arrivato. Da un numero sconosciuto una voce controllata e senza particolari inflessioni, puntuale nella sua freddezza. " Ti cercano, per un chiarimento. Avrai istruzioni più' tardi" Clic.
Per un momento mi sono pentito di aver risposto, poi mi sono detto che la situazione andava risolta in un modo o in un altro. Non ho più' niente in mano. Nessuna merce di scambio. Ho accettato la sfida con un coraggio che confina con l'incoscienza, ora mi stanno presentando il conto.
Questo è' il mio memorandum a futura memoria che le invio con questa mail. Non è' neppure necessario fare nomi sono già' tutti nella sua agenda. Non è' la mia verità'. E' la pura sequenza dei fatti. Con lo sguardo fisso sullo schermo del portatile ho premuto il tasto dell'invio.

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