NUOVE TRACCE

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 CAPITOLO 38

Sandra era molto agitata.Lo scambio piuttosto veemente di battute con Aurelio -e soprattutto il fatto che non avesse reagito alle sue insinuazioni- la stavano convincendo che era arrivato il momento di agire. Si presento' al commissariato per cercare di parlare con l'ispettore Gautieri, le dissero di aspettare. Era già' rassegnata ad una lunga attesa quando dopo pochi minuti si aprì' la porta e il poliziotto la invito' ad entrare. Nella stanza fu assalita da un intenso odore di fumo appena attutito dalla finestra aperta, sulla scrivania, piena di carte, campeggiava un portacenere a forma di conchiglia, con una scritta LIDO LA SIRENELLA VASTO, pieno di mozziconi. Si guardò' intorno e subito incuriosita vide un cartellone con i nomi di Dario, Guendalina e Aurelio, collegati ad altri con frecce e qui è la' punti interrogativi.

Gautieri l'accolse sorridendo e bonariamente rivolse a lei indicando il cartellone, "quello è' il mio percorso investigativo ma sta segnando il passo" e aggiunse incuriosito, " non credo che questa sia una visita di cortesia no? è' venuta a portarmi nuove notizie?                                           Sandra era imbarazzata e anche sorpresa dalla amichevole accoglienza. Nonostante il suo intuito femminile le faceva capire che forse anche Gautieri, come il maresciallo Savatteri, sembrava non insensibile al suo fascino, tanto per rompere il ghiaccio indicando il portacenere  " vedo che lei frequenta la costa abruzzese" " Sono dell'entroterra e, quando scendo per le vacanze sono di casa sulla costa", rispose l'ispettore un po' meravigliato dalla piega della conversazione. " La madre del mio fidanzato è' delle parti di Teramo"" Siamo nella stessa regione ma loro sono quasi marchigiani e noi un po' pugliesi e napoletani". Dalle nostre parti sa come si dice? "arical da sa' piant de cic". Sandra lo guardò' con un'espressione divertita " e significa? " scendi da questa pianta di ceci e si dice di qualcuno che si è' montato la testa".

La donna esauriti i convenevoli, preferì' andare direttamente al punto. L'altro giorno quando lei è' passato nel mio ufficio, mi sono lasciata un po' andare istintivamente ho capito che potevo fidarmi di lei, ma le ho taciuto alcuni particolari." "Ogni particolare può' essere utile alle indagini, disse il poliziotto, la ascolto."                                                                                                              Sandra tergiversava cercando con difficoltà di rivelare a Gautieri che era presente la sera dell'omicidio e che quando era arrivata il guardiano stava nel piazzale a giocare con il suo cane. A Gautieri queste precisazioni non sembrarono particolarmente importanti ma non voleva deludere la donna. La guardava con interesse, ma se ci fosse stato un testimone difficilmente avrebbe valutato gli sguardi del poliziotto verso la donna come strettamente professionali.

 Era in attesa. Come un felino che aspetta il momento giusto per balzare sulla gazzella, valutando soprattutto se i suoi garretti gli consentiranno di raggiungere la preda. Sandra continuava a parlare ma Gautieri ascoltava distratto il suono delle parole. Ad un certo punto senti' che Sandra pronunciava il nome di Aurelio Scopelliti e si rianimo' in formato investigatore. " Mi sta dicendo che Scopelliti era presente in ditta quella sera? e se ne è' accorta dal suo profumo? e che lei crede di averne individuata la marca?

Sandra percepiva la sorpresa di Gautieri e sopratutto la sua incredulità'.                                                   " Dunque dovrei chiedere al magistrato un mandato di perquisizione della casa di Scopelliti per trovare sta bottiglietta di profumo?, interloquì' piuttosto sarcastico il poliziotto.                           Sandra era delusa e a disagio, si morsico' il labbro " e se le dicessi che il nostro uomo sta organizzando il sequestro del figlio di Rocco?"  Gautieri la guardò' dritta negli occhi che in quel momento erano quasi verde ambra per i riflessi di luce che penetrava nella stanza .Ma lui ora era preso dalla sua indagine. " Mi racconti tutto dall'inizio" e comincio' a prendere appunti sulla sua agenda dopo una affannosa ricerca sulla scrivania.                                                                                      Sandra si mise comoda sulla poltroncina di fronte alla scrivania dell'ispettore. Ora lo squadrava con un altro occhio. Vedeva in lui un alleato che poteva riuscire a dipanare il groviglio di fili che si erano incuneati nella vicenda. Si, la trama dei colori cominciava ad essere più' chiara.

La trama invisibile dei coloriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora