CAPITOLO 24L' ispettore Gautieri assegnato al caso del guardiano notturno era perplesso, rifletteva piuttosto sconsolato sui pochi elementi raccolti. Fino ad allora non gli era mai capitato di imbattersi in una palude di omertà' come quella. Più' tentava di collegare gli elementi che era riuscito a strappare alle persone in qualche modo informate dei fatti e meno riusciva ad elaborare una ipotesi plausibile su cui lavorare.
Solo labili indizi di una storia che coinvolgeva piuttosto chiaramente i proprietari e il loro factotum quel Dario Alimenti che certamente sapeva molto più' di quanto volesse ammettere.
C'era poi un altro soggetto che si riprometteva di sentire o che poteva essere il collegamento per allargare il campo di indagine ad una sfera più' ampia.
Ma curiosamente nel suo interrogatorio Dario Alimenti, pur citando un certo Aurelio tra il personale, alzo' una cortina di fumo sul personaggio avvalorando l'idea che non poteva essere utile alle indagini.
Da vecchio mestierante Gautieri aveva annusato, in questa forma di protezione che sconfinava in un vero e proprio tentativo di sviare la sua attenzione, un promettente indizio che poteva portarlo verso nuove direzioni di indagine. Chissà'. Ad ogni buon conto ne dispose un discreto pedinamento.
L'ispettore guardava il cartellone fissato al muro.
Era questo il suo metodo di indagine: avere sempre sotto controllo anche visivo la situazione, aggiornando il suo cartellone via via che emergevano novità nelle indagini.
Con un pennarello aveva segnato i nomi dei coniugi Alberti, di Dario Alimenti, di Aurelio Scoppeliti, disegnando tra i nomi diverse frecce di collegamento.
Una riguardava i rapporti stretti tra la donna e il suo factotum.
Il marito in un primo momento lo aveva cancellato e poi messo tra parentesi.
Un' altra freccia univa i nomi di Dario Alimenti e Aurelio Scoppeliti. E a quest'ultimo aveva affiancato una x e un punto interrogativo segnato tre volte. Era questo il punto di svolta della sua indagine, ne era convinto.
Chi fosse o fossero, sicuramente si trattava di più' di una persona, che si triangolava con Scoppeliti era al momento il quesito da risolvere e individuarne soprattutto le motivazioni
L'uccisione del guardiano secondo Gautieri era occasionale, aveva sorpreso qualcuno nel magazzino e aveva avuto la peggio.
Ma chi era così' interessato a far scomparire un testimone scomodo ma tutto sommato casuale? Qual'era la posta in gioco?
Tenuto conto del contesto poteva trattarsi di un importante giro di droga, o di merci rubate, utilizzando per il trasporto, in caso di controllo, bollette di prodotti effettivamente fatturati.
Seduto nella sua stanza rivolgeva lo sguardo verso la finestra. Fuori un tempo grigio, nuvole cariche di pioggia, che si muovevano velocemente spostate dal vento, formavano figure che scomparivano per poi riprodursi in altri modi.
Da ragazzo, guardando il cielo si divertiva a comporre figure immaginarie prodotte dalla sua fantasia, ora un orso che poi diventava un cane piuttosto che un fungo.
Gautieri decise che l'unica via di uscita per uscire dall' impasse, in cui si erano impantanate le indagini, poteva essere una autorizzazione a mettere sotto controllo le utenze telefoniche dei soggetti sotto indagine.
Sapeva che il magistrato era particolarmente rigoroso nel procedere e si prese ancora un po' di tempo.
Dei soggetti rimasti da interrogare ma dai quali poco si aspettava era rimasto il magazziniere che dal giorno del delitto era uscito di scena, era malato gli avevano riferito, e si riprometteva di interrogarlo al più' presto.
Probabilmente più' utile alle indagini poteva essere un'impiegata, ne sapeva solo il nome Sandra, che Gautieri aveva programmato di sentire prima di stilare un primo rapporto per il vice questore responsabile del commissariato.
Gautieri era convinto che un bravo investigatore per ottenere risultati doveva applicarsi nelle sue indagini a conoscere l' ambiente dove si era verificato un fatto delittuoso.
Dunque, in quei primi giorni di indagine, non era inconsueto incontrarlo negli ambienti della ditta Alberti. Si informava con il titolare sul tipo di attività, sulla movimentazione dei camion, sul numero degli autisti e cercava di farsi un'idea precisa del clima aziendale.
Nel suo ultimo accesso si affacciò alla porta della stanza di Sandra.
La donna era impegnata a fare delle fotocopie e non si accorse sul momento della presenza di Gautieri.
Il poliziotto la saluto' informandola che era l'ispettore assegnato al caso. Subito Sandra si affrettò a dire che la signora Alberti era fuori ufficio.
" Veramente mi trovavo a passare e sono venuto per farle alcune domande", esordi' il poliziotto.
Sandra rimase piuttosto sorpresa.
" Intanto le chiederei il suo cognome, tutte le persone con cui mi sono intrattenuto la citano solo con il suo nome, segno della sua popolarità tra i colleghi. "
Il tono amichevole e distaccato del suo interlocutore riuscì' a metterla a suo agio, pur rimanendo sulla difensiva.
" Mi chiamo Sandra Muscardin e sono ormai una veterana nell'azienda, poi, sa, di personale fisso siamo talmente pochi...
" A proposito, interloqui' Gautieri, oltre alla titolare e al sig. Alimenti mi indica il resto del personale?"
" E' presto detto c'è il magazziniere Mario Vitali, un paio di operai che vengono chiamati al bisogno," concluse. " Nessun altro ?" si informo' l' ispettore, Sandra lo guardò con un pizzico di meraviglia.
" Credo di aver citato tutti, come avrà' notato siamo una piccola azienda familiare"
" Non c'è anche un certo Aurelio Scopelliti?" chiese l'ispettore.
"Ah si Aurelio è' arrivato da noi da poco. Poco si vede e poco si sa del suo lavoro, credo che si occupi di pubbliche relazioni," a Sandra sfuggi' un sorrisetto molto eloquente, "per il resto non credo di poterle essere molto utile per le sue indagini."
Gautieri la guardo' divertito e sfoderando il suo tono più cortese " Questo lo lasci giudicare a me, finora lei è la persona più' disponibile che ho incontrato senza ritrosie o secondi fini in questa palude di cose non dette e di fraintendimenti di varia natura."
A Sandra sembro' che il suo interlocutore avesse le idee chiare e una tesi precisa sull'omicidio del guardiano. Una corrente di umana simpatia si stava instaurando tra i due.
" Ora non le chiederò' informazioni sul guardiano notturno, immagino che lo abbia conosciuto appena", continuo' l'ispettore.
"Tutto quello che le posso dire, lo interruppe Sandra, e che, a quanto si dice in giro, Garibaldi fosse coinvolto in qualche traffico poco pulito" tacque per un attimo. Si stava chiedendo se si stesse spingendo troppo avanti.
"Vada avanti", la sollecito' Gautieri," sembra con qualcuno che lavora qui, ma non mi chieda di più potrebbero essere le solite chiacchiere."
" Va bene, riprese Gautieri, vedrò' di fare indagini. Dunque mi pare di capire che sto guardiano avesse dei problemi con qualcuno di voi, giusto? Sandra glisso' la domanda facendo presente che lo conosceva appena.
Via via che il colloquio andava avanti si chiese inizialmente sommessamente e poi via via con maggiore convinzione se il poliziotto la potesse aiutare a venire a capo della scomparsa di Rocco, e, sopratutto, se ci fosse un qualche collegamento tra la trasferta e l'omicidio.
Ad un tratto senti' la sua voce che inconsapevolmente si rivolgeva all'ispettore raccontando che si' quella sera era casualmente presente in ditta e gli racconto' che verso le 20 il gabbiotto era vuoto, ma preferì tacere sul particolare che il guardiano era sul piazzale con il suo cane, e del colloquio tra Guendalina e Dario che lei aveva captato. Ne' accennò alla presenza che aveva intuito nella oscurità' del magazzino.
Gautieri annoto' sulla sua agenda, slabbrata e gonfia di foglietti volanti, le dichiarazioni di Sandra, un po' perplesso per la imprevista piega del colloquio, ma anche molto speranzoso dell'assist insperato per il proseguo dell'indagine.
Fece per allontanarsi quando la voce di Sandra lo fermo.' " Forse ho detto troppo ma non ho ancora detto tutto". Gautieri la scruto' interessato e si mise a sedere davanti alla scrivania. Sandra lo informo' sulla strana trasferta di Rocco e sulla sua improvvisa sparizione.
" Dunque, la incalzo', lei pensa che ci sia un collegamento tra il delitto e la vicenda di questo Rocco? a proposito ha un cognome"?
"Si certo, mi scusi, ma qui ci chiamiamo tutti per nome."
"L'ho notato".
" Si chiama Salimbeni. Rocco Salimbeni. Non è' un dipendente", riferi' la donna. Si senti' a disagio, comincio' con un gesto automatico a tormentarsi un ciuffo dei capelli e si mise a riordinare nervosamente le carte sulla scrivania.
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La trama invisibile dei colori
Misterio / SuspensoLa storia si svolge nel nord est tra il grande lago e le montagne. L'ispettore Gautieri si trova impigliato in una vicenda che inizia con la morte del guardiano notturno di una ditta di trasporti. Andando avanti con le indagini il detective, con l'a...