THEIA
Quel giorno ci fu il funerale di Angel, la gente piangeva, come se il giorno prima non gioivano della sua scomparsa, ma
poi spuntò su tutti i giornali"RAGAZZA UCCISA IL GIORNO DI HALLOWEEN"
Cosa sarà mai successo
alla povera Angel Jones?
Tutti fecero finta di essere tristi, si presentavano a casa mia con delle rose in mano e con dei lacrimoni finti, identici ai miei dopo aver tagliato della cipolla, si presentavano e mi dicevano: "condoglianze" o" era una brava ragazza" oppure "come le volevo bene" scoppiando tutti in lacrime, lacrime che odio, tutto il disprezzo per mia sorella, le lacrime finte, avrei preferito che non si presentassero a casa mia, avrei preferito la verità dove mi dicessero che erano felici della sua morte.
Il giorno del suo funerale fu terribile, veramente terribile. Non piangevo più difronte la bara di mia sorella, avevo versato troppe lacrime, ero prosciugata, avevo pregato, supplicato fino allo svenimento di fare mettere insieme a lei l'anello di Tom e tre peluche regalati da me, Trav e Lù e così fecero, esausti delle mie suppliche. Tutti mi guardavano con pena, io non volevo la loro compassione, non volevo girare per strada e sentire bisbigliare: "poverina si vede che è a lutto, guarda com'è conciata male" e io puntualmente gli facevo il medio e mi giravo e continuavo a fare quello che stavo facendo sussurrando insulti vari, non che fosse una novità, ma in questo periodo particolarmente. Inutile dire che sono stata tutto il giorno a letto a deprimermi, ma almeno avevo la musica dei miei amati The Neighbourhood . Non feci niente tutto il giorno, a parte incavolarmi con tutti, anche con i mobili, con cui andavo a sbattere distratta dai miei pensieri o dal cellulare, insultai tutti, letteralmente, mio fratello gemello perché non ha bussato prima di entrare, Lucas perché si è accorto che non prendo più i farmaci, Blake perché non ha apparecchiato e l'ho dovuto fare io, Cole e Jason perché avevano il volume della TV troppo alto, Luke perché respira, Cloe perché mi ha dato una patata fritta in meno di mio fratello, Claire perché esiste. Motivi molto validi direi no? Lato positivo? Non ho toccato ne sigarette, ne canne e attenzione neanche alcol! Fino a questo momento.Presa dal senso di colpa per non essere stata con mia sorella nel momento del bisogno, sento il dovere di dovermi punire in qualche modo, me lo merito. Prendo un temperino a cui levo la lametta e abbassai gli shorts appoggiando la lama argentata sulla coscia, già piena di cicatrici, appoggio la lama e comincio ad affondarla sempre più profondità, sentì il petto allegerirsi, anche se il dolore era lancinante, anche se ne sarei ricaduta, perché una volta che cominci non ti fermi più, non guarisci più, è più forte di una droga e ne senti il bisogno ogni giorno. La porta si aprì, solo in quel momento mi ricordai di non aver chiuso a chiave la porta, la figura di Travis mi fece levare la lametta dalla gamba, il sangue colava, non me ne curai alzai i pantaloncini. Travis rimase davanti la porta, bianco come un lenzuolo, si mise a piangere, un po' per me, un po' perché si sentiva di aver fallito e per lui sarebbe stato nuovamente, almeno così le aveva fatto credere nostra madre. A grandi passi si avvicinò a me, ancora in piedi con il pantaloncino sporco di rosso, mi buttò le braccia al collo tristemente.
<<Dimmi che me lo sono immaginato, dimmi che è un incubo, dimmi che non è vero…>> rimasi in silenzio con un nodo in gola, incapace di parlare e incapace di piangere rimasi ferma e zitta come una statua.
Chiusi gli occhi mentre si china all'altezza del taglio coperto a mala pena, alzo di poco il pantaloncino, per scoprire la ferita.
<<Siediti nel letto, vado a prendere il kit per disinfettarlo!>> Corse impanicato, non riuscivo ancora a parlare, avevo la sensazione che se avessi cominciato a parlare avrei cominciato a frignare come una bambina.
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Like Scars (revisione)
ChickLit«ti renderò la vita un inferno»questo è quello che dice Theia a Luke dopo otto anni. Da bambini erano migliori amici e dopo un catastrofico evento Luke è stato costretto da sua madre ad andare via dalla California, dritto verso New York, lasciando...