L U C A S

<<Quindi qual è il piano?>> Chiede Madison mordicchiandosi le labbra.
<< Luke localizza il telefono di Theia, la cerchiamo e la troviamo.>> Riassume Travis mentre si tortura le mani sotto le maniche della felpa. Will gli accarezza la schiena in modo rassicurante fallendo perché per lui in questo momento esiste solo nostra sorella.
<<Fiona dammi il portatile.>> Ordina Luke, Fiona esce dallo zaino il computer e lo poggia sulla scrivania della stanza sua e delle altre ragazze.
<<Ci potranno volere ore, ma entro domani mattina ho fatto, portatemi ogni ora tre bicchieri di caffè e vi prometto che alle cinque di domani mattina avrete la posizione precisa. Ah portatemi anche una canna.>> Dice Luke fottendosene di essere difronte un poliziotto, in questo momento me lo farei anch'io uno spinello, di quelli enormi che mi facevo da ragazzo.
<<Forza, andate in camera tutti, domani alle sette meno venti ci vediamo nella Hall, vi voglio precisi!>> Batto le mani autoritario. Usciamo tutti tranne le ragazze insieme a Will, mio fratello e Blake che fà da supporto morale mentre gli altri si guardavano "365 giorni"  cercando di svagarsi insieme a un po' di erba e qualche birra. Restai nel balconcino della mia stanza a fumarmi un sigaro, la luna questa notte era così splendente da farmi ricordare una frase di Theia dopo il suo primo rapimento, era in un lettino di ospedale con una gamba rotta, mi disse: " se mai mi risuccedesse qualcosa, tu guarda la luna e osserva la sua luce, se splenderà più del solito saprai che sto bene, se non splende come la notte prima sto male o malissimo e se la luna ti sembrerà vuota, quasi spenta saprai che starò morendo o che sarò già morta." e oggi la luna splendeva perché lei stava bene e sapeva di potercela fare, la luna era sempre stata la sfera di cristallo per Theia, lei la vedeva come un avvertimento, ci credeva così tanto da avermi convinto e ora mi ritrovavo a osservare l'intensità della luna. Lei mi ha sempre detto di non guardare il sole, che fosse un gran bugiardo, diceva di affidarmi solamente alla luna. Butto il mozzicone nel posacenere e entro nella stanza e mi sdraio nel letto per addormentarmi e fermare quei pensieri che mi mangiano vivo, almeno per qualche ora.

B L A K E

Seduto nello sgabello accanto a Luke lo incoraggio e gli porto caffè e una sigaretta a ogni ora, dai sono un bravo assistente. Chi non mi desidererebbe? Ah si, il ragazzo al mio fianco che mi sta insultando perché non so stare zitto un minuto.
<<Cazzo però il sonno sta venendo a me.>> Sbadiglio prendendo un sorso del suo caffè, in stanza siamo io, Luke e le ragazze che qualche volta mi danno il cambio e mi tirano uno schiaffo se mi sto addormentando,  ovviamente fanno turni per supervisionare me che supervisiono Luke che cerca di localizzare il telefono di Theia da tre fottutissime ore. 
<<Quanto cazzo ci metti?>> Mi lamento fumandomi la terza sigaretta in venti minuti. Dovrò pur consolarmi in qualche modo.
<<Ho quasi finito non rompere i coglioni!>> Mi rimprovera rubandomi la sigaretta e bevendo gli ultimi sorsi di caffè. <<Che sonno porca vacca.>> Sbadiglia facendomi sbadigliare a mia volta. 
Smanetta al computer per qualche minuto finché non esulta: <<Fatto! Cazzo c'è l'ho fatta!>> Fiona che stava mi supervisionando salta giù dal letto e ci dà il cinque.
<<Dov'è?>> Chiede immediatamente.
<<Merda è lontana tre ore da qua! E non c'è un cazzo di indirizzo, è un palazzo abbandonato dal 1980, un vecchio Hotel. Cerca sul tuo telefono " Hotel abbandonati Engelwood Ovest di Chicago">> Prendo il telefono dalla tasca entro su Safari e faccio come richiesto. Case abbandonate, crimini violenti... Merda!
<<Saresti felice se ti dicessi che è uno dei luoghi più pericolosi maggiormente di notte e che ha più luoghi abbandonati che abitati? Se vuoi non te lo dico.>> Poso il telefono e comincio a percepire la sua paura.
<<Stai scherzando?>> Butta il capo all'indietro preoccupato.
<<Ma buona notizia? I vostri genitori sono nei giornali e sono temuti anche dai peggiori criminali, sarete al sicuro.>> Rido nervosamente. Siamo nella merda. In un cesso pieno di merda.
<<Rassicurante, grazie veramente.>> Luke si butta nel divano letto e si mette le mani in testa in un gesto disperato invece Fiona si siede e sbuffa un po' impaurita da questa situazione per niente piacevole.
<<Andiamo a dormire, penseremo a tutto domani.>> Usciamo dalla stanza con i nostri zaini in spalla e andiamo nella stanza che condividiamo io, Luke e i miei fratelli. Guardo il soffitto incapace di dormire, un po' perché penso a quello che starà passando la mia piccola cuginetta e un po' perché Luke fa un cazzo di rumare girandosi nel letto disturbato dalla sua immaginazione. 
<<Luke che succede?>> Mi siedo sul suo letto e gli afferro il braccio.
<<Niente solo incubi.>> Mi rassicura ma è ovvio che non ci riesce.
<<Sta bene, Lucas ha un metodo per saperlo, ora lo chiamo.>> Compongo il suo numero di telefono e al terzo squillo risponde.

Like Scars (revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora