L U K E
Venni svegliato dalle urla incazzate di Theia. Bello svegliarsi così.
<<Porca troia sono le otto di mattina che cazzo urli?!>> Dico sbadigliando, scendo do le scale come uno zombie. Quando vedo chi c'è alla soglia della porta salto in aria manco avessi visto un morto che cammina, alla porta vedo Sophie con lo sguardo freddo come il ghiaccio mentre la figlia le urla con le lacrime agli occhi, se è arrivata Sophie è arrivata mia madre... Cazzo! Mi fermo nelle scale ascoltando la discussione fra madre e figlia.
<<Torni ora dopo due cazzo di settimane che tua figlia è morta, potevi non tornare, senza di te si sta benissimo, non abbiamo bisogno di rifiuti in casa!>> Urla con la voce rotta, conosco perfettamente i sentimenti di un figlio rifiutato dalla madre, ti senti uno scarto, ma dopo tutto non riesci ad odiarla perché è tua madre, ma lo vorresti con tutto il cuore. Vengo interrotto dai miei pensieri quando vedo Sophie tirarle uno schiaffo nella guancia.
<<Questa è casa mia, e tu non devi metterci più piede.>> Le urla. Scendo le scale e vado verso di loro.
<<Non toccarla mai più.>><<Altrimenti?>> Mi chiede minacciosa. Risposi sorridendo come un pazzo, lo sapeva già.
<<Oggi dormi da me, mia madre non c'è.>> Le sussurro, vedo sua madre andarsene, è come mia madre, si sono trovate.
<<Come stai?>> Le chiedo, le afferro il viso vedendo le lacrime scendere incontrollate sul viso rosso dalla rabbia e dal forte ceffone.
<<Grazie...>> Sussurra flebilmente.
<<Prendi le cose e andiamo, vado a svegliare Cloe.>> Le lascio un bacio sulla testa, essere stronzi con lei è impossibile cazzo.
<<Cloe andiamo a casa.>> Mi siedo nel letto e le accarezzo i capelli.
<<Non voglio stare con mamma.>> Piagnucola.
<<La mamma deve ripartire oggi, con il suo nuovo fidanzato, dopo pranzo, ma ora è arrivata Sophie e si è comportata male con Theia e l'ha cacciata di casa, la facciamo stare da noi va bene per te?>>
<<Lei ti piace... e piace anche a me, siete fatti l'uno per l'altra.>> Mi sorride teneramente.
<<A me non piace. Assolutamente no.>> Nego tutto, ma lei l'ha capito prima di me e Theia.
Si alza sorridendo come un' idiota. Odio il suo intuito.
<<Dai andiamo.>> Theia mi segue stando sempre in silenzio.
Entriamo in casa e fortunatamente mia madre è in bagno, saliamo le scale di corsa e Cloe entra nella sua camera e io e Theia nel mio caos.
<<Dove posso stare?>> Mi chiede in sussurro, è strano vederla così spenta.
<<Non abbia altri letti, quello di Cloe è a una piazza, il divano è scomodo, quindi dovrai dormire con me, altrimenti dormo io nel divano.>>
<<Non fa niente basta che non dormi nudo.>> Posa lo zaino a terra e si siede nel letto, la guardo e penso: come cazzo fa ed essere così bella con i capelli sfatti, le occhiaie e con una tuta vecchia da casa.
Scendo le scale e vedo mia madre e il suo fidanzato parlare tranquillamente. E soprattutto ridere.
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Like Scars (revisione)
ChickLit«ti renderò la vita un inferno»questo è quello che dice Theia a Luke dopo otto anni. Da bambini erano migliori amici e dopo un catastrofico evento Luke è stato costretto da sua madre ad andare via dalla California, dritto verso New York, lasciando...