Era il 21 settembre, a Wellington era il 9° giorno di scuola e Annabeth come sempre si era alzata, aveva messo la sua tuta scolastica e aveva appuntato sul petto la sua scintillante spilla da scout. Teneva moltissimo a quella spilla perché l'aveva guadagnata dopo tanto duro lavoro come miglior manutentrice biologica di Honolulu e con quella addosso si sentiva importante. Ok beh, anche perchè era stato suo padre ad aiutarla e a farle ottenere quel risultato.
L'anno prima il padre di Annabeth era morto in mare durante un giro di pesca e, dato che sua madre non lavorava, si erano ritrovate in seri problemi economici. Così si erano trasferite a Wellington, in Nuova Zelanda, dove nonna Rose si prendeva cura di loro mentre sua madre cercava un lavoro. Annabeth era perciò stata costretta ad allontanarsi dalla sua migliore amica Emma e ora a scuola tutti la consideravano "quella nuova", la straniera strampalata.
Dopo essersi guardata allo specchio ed aver fatto un respiro profondo, uscì dalla sua camera e scese al piano di sotto, in cucina, dove prese del mangime che portò all'allevamento di kiwi di sua nonna. Dopo averli nutriti, prese le uova fresche e si preparò un buon sandwich alle uova di kiwi da portare a scuola per merenda. Poi salutò sua mamma, seduta al tavolo della colazione:
- Makuahine, sto andando a scuola! - così dicendo le diede un bacio e uscì dalla porta con passo deciso.
Come sempre, all'istituto Camred tutti la ignoravano e la evitavano, passavano indifferenti senza neanche degnarla di uno sguardo e, quando lo facevano, la guardavano male e si giravano dall'altra parte facendo finta di niente o sparlandola. Così, rassegnata, Annabeth entrò in classe e si sedette nell'unico posto libero: all'angolo della stanza, isolata da tutti.
Nell'istituto Camred, all'ora della merenda, si usava uscire fuori all'aperto e mangiare nello spazioso cortile: dicevano che faceva bene mangiare in mezzo al verde, ma tutti sapevano che in realtà non riuscivano a pagare i collaboratori scolastici per la manutenzione. Annabeth si sedette all'ombra della solita yucca, dove nessuno di solito si avvicinava. O almeno, di solito: quel giorno un ragazzo alto e bruno, molto carino, guardò nella direzione di Annabeth e si diresse verso di lei, la quale pensò che finalmente qualcuno le volesse rivolgere la parola. Come sempre, si sbagliava:
-Aloha stronzoha! Guarda un po' chi abbiamo qua: Miss hawaian in persona! Dove sono il gonnellino di paglia e la collana di fiori? Ahahahah!- e imitò quello che lui credeva fosse un balletto hawaiano. "Santo cielo" pensò Annabeth "Certo che fa proprio pena a ballare!".
- Uhluhlu, uhlalha- continuava lui muovendo le mani a mo' di onda come un bambino di cinque anni. Ecco perché si dice non giudicare mai il libro dalla copertina. Quel ragazzo poteva essere affascinante ma era un vero e proprio cretino. Così Annabeth imitò un conato di vomito.
- Già hai ragione, di certo non sarò mai bravo come te. Perché non mi insegni tu stronzoha? Muoio dalla voglia di vederti ballare, scommetto che hai un talento naturale! Ahahahaha!- diceva mentre i suoi amici gli facevano spalla prendendola in giro per le sue tradizioni. Non avevano la più pallida idea di cosa significasse essere hawaiani.
Annabeth stava scoppiando, le tremavano le mani, era diventata una bestia. Serrando i pugni così forte da farsi bruciare le mani, disse a denti stretti:
- 'O Annabeth ko'u inoa ! - ma troppo tardi si rese conto di star facendo il suo gioco.
- Come dici? Annaloha? Che stupida! Avanti, non perdere tempo: dammi il tuo sandwich e tornatene da dove sei venuta!
A quel punto Annabeth scattò in piedi ma, per sbaglio, si impigliò nella spilla che si staccò e cadde nell'erba. Stava per riprendersela ma il ragazzo l'arraffò prima che potesse impedirlo:
- Oh, sei la sgualdrina di Honolulu? Che fai, te ne vai in giro a raccogliere spazzatura con i tuoi amichetti? Ahahaha! - il suo sguardo divenne serio - Se non mi dai subito quel panino questa la tengo io!
- No!
1. kiwi: uccello privo di ali simbolo della Nuova Zelanda
2. Makuahine: mamma (hawaiano)
3. yucca: pianta originaria delle regioni a clima tropicale secco
4. 'O Annabeth ko'u inoa: Mi chiamo Annabeth (hawaiano)

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Moyasamu
Teen Fiction"Più è profonda la ferita, più sarà grande il sollievo una volta guarita" Annabeth odia la sua vita. Vorrebbe prenderla e farla a pezzi, distruggerla. Da quando suo padre è morto, si è dovuta trasferire insieme alla madre in Nuova Zelanda per proble...